Anime o visual novel?
“DRAMAtical Murder” è la trasposizione in anime della visual novel yaoi uscita nel 2012.
Il protagonista della serie anime è Aoba Seragaki, un ragazzo che all’apparenza sembra normale, con un lavoro in un negozio di pezzi di ricambio chiamato Mediocrity e intento a condurre la sua vita tranquilla con la nonna Tae e gli amici di sempre Kojaku e Mizuki sull’isola di Midorijima.
I Rhyme fanno parte della vita di tutti i giorni e sono un vero mezzo di combattimento in queste “guerre” tra bande rivali. Aoba è considerato un “senza marchio”, non vuole appartenere a nessun gruppo e non vuole combattere, proprio per questo è spesso preso di mira dai componenti delle gang.
L’isola è la sede della Platinum Jail, progetto della Toue Corporation, ovvero una zona chiamiamola di “lusso” dove la tecnologia è ancora più avanzata.
Ma qualcosa interrompe la vita tranquilla di Aoba, che viene sfidato a tradimento a un combattimento virtuale. Il protagonista avrà un improvviso cambiamento di personalità che lo farà diventare violento e aggressivo, permettendo al suo Allmate di vincere il duello. Si susseguiranno forti emicranie, l’incontro con altri personaggi come Clear e Noiz, messaggi strani sotto forma di videogiochi che lo faranno avvicinare sempre di più alla Platinum Jail e ai suoi segreti.
ATTENZIONE: SPOILER
Successivamente si scopre che Aoba è dotato di un potente potere mentale, chiamato Scrap, grazie al quale è in grado di manipolare la mente e i pensieri altrui, arrivando anche a distruggere la mente e la coscienza del malcapitato. All’inizio sembra che questa “entità” ,o “altra personalità” che rappresenta lo Scrap, venga fuori solo quando il ragazzo si trova in pericolo, dimostrandosi violento, sadico e manipolatore.
Alcuni fan del videogioco si sono lamentati dell’anime per l’assenza delle scene erotiche, per la velocità con cui la vicenda viene narrata (in effetti sono rimasta delusa per l’assenza di un seguito) tralasciando alcune cose rilevanti che nella visual novel sono presenti.
Puntualizzo che, nonostante ci sia una leggera atmosfera shonen-ai tra i vari personaggi, credo sia adatto a tutti, anche a chi si potrebbe sentire infastidito da scene di genere yaoi, qui sono assenti. Eccezione fa l’OVA “Data_xx_Transitory” delle scene censurate che è stato reso disponibile a parte, prese dalla continuazione del videogioco “DRAMAtical Murder re:connect”.
Penso che la mancanza di scene erotiche sia stata una scelta voluta per non banalizzare la trama, concentrarsi sui personaggi e sulla storia piuttosto che distogliere l’attenzione e non rendere il personaggio principale incoerente.
Seconda critica, nonostante l’anime mi sia piaciuto moltissimo e ne ho apprezzato la trama, credo che vi siano stati alcuni punti che non sono stati approfonditi e che rendono difficile la comprensione, tra cui il finale commuovente, ma che mi ha lasciato un magone terribile e piena di domande.
ATTENZIONE SPOILER.
Un esempio palese è la mancanza d’approfondimento del personaggio di Sei, che si presenta come fratello gemello di Aoba (anche se all’inizio è molto difficile crederlo). Si viene letteralmente investiti di informazioni sul suo conto e sulla sua esistenza, in più verso la fine si viene sconvolti da un colpo di scena che fa mettere in moto ulteriori domande, soprattutto sul personaggio di Ren.
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi, ognuno è particolare e ha un suo passato che viene approfondito in episodi dedicati, e ognuno di loro fa una sorta di “evoluzione” psicologica. Grazie ad Aoba riescono a risolvere i loro “tormenti”.
Uno dei personaggi secondari che mi ha colpito di più è Clear, ammetto che la sua vicenda è riuscita a commuovermi e strapparmi qualche lacrima. E’ un personaggio estremamente interessante, dolce e sincero, a tratti malinconico e profondo, tanto che durante lo svolgimento della storia, parlando con Aoba che l’avrà identificato ormai come suo Master, si lascerà andare a discorsi “filosofici”, ma che non risultano per nulla pesanti.
Ciò che mi ha appassionato di più in questo anime è l’ambientazione e la riflessione che porta, ahimé, a pensare ai giorni nostri: la presentazione di un luogo ritenuto perfetto, tutto rosa e fiori e con persone altolocate, dove non esiste la criminalità, che è rilegata nei “ghetti” (in questo caso nella parte vecchia dell’isola, dove risiede Aoba) ma che in realtà è solo la sede di un’altra realtà corrotta e criminale (gestita anche dalla Yakuza, la mafia Giapponese).
Oltre a questo vi è molto di più, azzardo a dire che mi ha persino inquietato su certi aspetti.
ATTENZIONE SPOILER.
La Toue Corporation, ha in serbo un progetto preciso, quello che porterà una serie di guai ad Aoba. Questo progetto è il controllo mentale sull’intera popolazione.
Sarò forse troppo fantasiosa, ma questo particolare mi ha ricordato il “famoso” progetto Monarch e MK Ultra della CIA.
Chissà, forse questo “futuro” presentato nell’anime non è poi così lontano come pensiamo o… è addirittura nel nostro presente.
Ciò che è giusto e ciò che è sbagliato… è qualcosa che decide il cuore. Ma allora… cos’è esattamente il cuore? Ciò che alcuni considerano luce, per altri può essere oscurità. Vivere nella luce senza conoscere l’oscurità… è qualcosa che non posso fare.