Bentornato in questa nuova recensione! Quest’oggi parleremo di una serie che abbiamo già trattato sul nostro sito: si tratta di RE-MAIN.
RE-MAIN è un anime originale di MAPPA e trasmessa tra il 4 luglio e il 3 ottobre 2021. La serie si compone in totale di 12 episodi, ognuno dei quali si compone di 23 minuti. La serie è anche disponibile con i sottotitoli di Yamato Video a partire da questo link.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di RE-MAIN
La storia dell’anime è incentrata su Minato, un fortissimo giocatore di pallanuoto che, dopo aver avuto un incidente con la madre mentre tornava a casa da una partita, è rimasto in coma per sei mesi, cosa che lo ha fortemente debilitato anche nella pallanuoto. Quando si risveglia, perde tutti i ricordi che aveva dei suoi anni delle medie, ma per provare a riacquistare la memoria, si impegna e viene ammesso in una scuola che non ha una vera e propria squadra di pallanuoto, ma il cui capitano prova a crearla.
A partecipare si troveranno così dei ragazzi alle prime armi, con tutti i relativi problemi che si vengono a creare.
I doppiatori di RE-MAIN
Tra i doppiatori, è possibile trovare:
- Yūto Uemura che interpreta il ruolo di Minato Kiyomizu, un ex giocatore di pallanuoto competitivo
- Kōtarō Nishiyama che interpreta il ruolo di Eitarō Oka, il più giovane amico di Minato della scuola media che lo ha seguito alla stessa scuola superiore
- Subaru Kimura che interpreta il ruolo di Jō Jōjima, il capitano della squadra di pallanuoto della scuola di Minato
- Lynn che interpreta il ruolo di Chinu Kawakubo, qualcuno che conosce il passato di Minato
- Sōma Saitō che interpreta il ruolo di Shūgo Amihama
- Makoto Furukawa che interpreta il ruolo di Takekazu Ejiri
- Tasuku Hatanaka che interpreta il ruolo di Yutaka Babayaro Inomata
- Daisuke Hirose che interpreta il ruolo di Yoshiharu Ushimado
- Taku Yashiro che interpreta il ruolo di Keita Kakihana, il protettore “materno” della squadra del liceo Shogakukan
- Yūma Uchida che interpreta il ruolo di Riku Momosaki, l’asso della squadra di pallanuoto di Shogakukan
- Shun Miyazato che interpreta il ruolo di Kōki Toguchi, il membro del team sempre allegro e sempre sorridente
- Hikaru Midorikawa che interpreta il ruolo di Akimitsu Bizen, il coach della scuola superiore Shogakukan
- Natsuki Hanae che interpreta il ruolo di Takeshi Toyama, un membro della squadra di pallanuoto della Rikka Academy
- Mahiro Takasugi che interpreta il ruolo di Akihisa Fukui, il capitano della squadra di pallanuoto della Rikka Academy
- Yoshitsugu Matsuoka che interpreta il ruolo di Norimichi Ishikawa, il vice-capitano della squadra di pallanuoto della Rikka Academy
Impressioni su RE-MAIN
Dal punto di vista grafico, l’anime è a dir poco spettacolare (cosa che si evince facilmente dalle immagini promozionali). I personaggi, inoltre, sono tutti caratterizzati da fisicità molto diverse, messe facilmente a nudo dal fatto che per lo sport indossino solo dei costumi.
L’anime è caratterizzato da una forte nota comica, nonostante le storie personali dei personaggi sono alquanto tristi e importanti.
La cosa che secondo me ha penalizzato fortemente la serie, è stata la gestione del protagonista.
[INIZIO SPOILER]
Minato si sveglia come un ragazzo solare, spensierato, che non ha alcun attaccamento particolare alla pallanuoto. Nonostante questo, prova a recuperare quella parte della sua vita. La sua paura più grande, come lui stesso afferma un po’ più in là nella serie, è il perdere la memoria del periodo che sta vivendo, cosa che si accentua quando scopre, dopo aver visto uno dei video che conservava per allenarsi a casa, che alle scuole medie era un vero e proprio str****.
Questa cosa in realtà è qualcosa che i medici ritengono impossibile, in quanto non è possibile perdere i ricordi dell’ultimo anno. Ad un certo punto, Minato recupera i suoi ricordi e va a parlare con qualcuno in un giorno di pioggia. La cosa non sembra avere alcun effetto sul suo comportamento, ma quando, dopo essersi accorto di aver superato casa sua, cade con la bicicletta, si risveglia in ospedale, dopo aver perso i ricordi del suo ultimo anno di vita e con il suo terribile comportamento.
[FINE SPOILER]
Questa gestione di condizioni mediche assolutamente improbabili che vengono messe a caso con la giustificazione di una microlesione celebrare del quale nessuno si era reso conto (come se non venissero fatti degli esami approfonditi per le persone che rimangono in coma per ben sei mesi), disarmonizza la trama e fa montare solo la rabbia nei confronti di Minato, che invece, per gran parte della serie, è un personaggio davvero piacevole.
Punto di forza, invece, è la rappresentazione dei legami di amicizia, in molto modi diversi: dagli ex compagni di squadra di Minato a quelli nuovi, c’è una grande varietà di spunti.