Grandi novità per le protagoniste di Princess Maison, alle prese con questioni molto serie.
Il volume è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo e sullo shop digitale di Bao Publishing.
La trama di Princess Maison 5
Questa volta cominciamo all’interno dell’agenzia immobiliare, con Kaname che ragiona con la collega sulle future opportunità lavorative. A quanto pare sono tutti soddisfatti del proprio lavoro, anche per le soddisfazioni che comporta.
C’è anche la possibilità di fare amicizia con i clienti, come dimostra Numa-chan. Una ragazza che all’inizio si sentiva spaesata, ma poi, col tempo e anche grazie al contributo degli agenti, ha iniziato a considerare il nuovo quartiere come casa sua.
Il pettegolezzo non dura molto, perché Suetsumu ha deciso di cambiare lavoro. La seguiamo mentre visita alcune case, con il desiderio di condividere la sua vecchiaia con un uomo, il capo ufficio. Forse la relazione non è andata come si aspettava, ma questo ha giovato anche alla sua attività social: non è più ora di preoccuparsi delle apparenze.
Riko Kaname intanto torna alla sua città di origine per il funerale del nonno. I suoi parenti vorrebbero che tornasse nel nido materno e lei non è del tutto contraria. La zia peraltro lavora come consulente per gli omiai, gli incontri combinati tanto in voga in Giappone.
Kaname illustra i suoi dubbi ad Atsuku e Numa-chan, che la supporta, ma le fa presente che tutti abbiamo un vuoto dentro di noi, ma questo non potrà essere riempito da una persona a caso, solo per il gusto di mettere in ordine alcuni pezzi della propria vita. Per fortuna l’incontro combinato sembra andare bene.
Se questa volta non vediamo molto Numagoe, riusciamo a scorgere uno spaccato della vita della sua dirimpettaia del palazzo di fronte. Una commessa di prodotto estetici, tanto sveglia quanto esageratamente onesta.
Un piccolo extra ci regala un aggiornamento sulla signorina Onna, alle prese col freddo di Sapporo.
L’opera
Il tema di questo volume è la scelta, una decisione riguardo alle priorità della propria vita.
A volte si tratta di una questione di carattere, come per Saya, che ha deciso di divorziare e di disfarsi di casa sua, mantenendo quella sincerità disarmante che spesso le provoca problemi.
In altre occasioni si tratta di avere o meno il coraggio di esporsi per realizzare i propri sogni, come per Kiyo, la vicina di casa di Numa-chan, rimasta nell’ombra mentre la sua amata era incastrata in un matrimonio con un altro uomo.
Molto più spesso, almeno in questo volume, la scelta riguarda il momento che si sta vivendo, il percorso fatto fino a quel momento, il futuro che si immagina.
Numagoe ha perso i genitori, ma è riuscita com la sua caparbietà a conquistare un lavoro, una casa di proprietà, anche alcune amicizie, nonostante il pochissimo tempo a disposizione.
Kaname ha sempre messo al primo posto il suo lavoro e i suoi concerti dal vivo e ha quindi avuto difficoltà a trovare un uomo con cui condividere la vita, nonostante questo desiderio fosse sempre presente. Forse questa volta è riuscita a incontrare qualcuno che possa supportarla in questo percorso. Forse l’unico problema è la sua voce flebile, soprattutto dopo una serie di concerti (vedi volume precedente).
C’è poi chi vive tenendo sempre a mente le decisioni più tradizionali, come la zia di Kaname, il cui lavoro è letteralmente formare delle coppie.
La spinta al rispetto dei ruoli tradizionali è sempre molto presente, così come è pressante la spinta di quasi tutti i personaggi maschili della serie. Sembra abbastanza chiaro che nella società nipponica sia ancora molto pressante il percorso più ovvio, la scelta della famiglia, anche e soprattutto per colpa di una cultura del lavoro totalizzante, che assorbe larga parte della vita. Lo stesso aspirante acquirente della casa di Saya, che rileva come un nuovo appartamento necessiti dell’approvazione della moglie, visto che lui sarà pochissimo a casa.
Siamo ormai vicini alla fine, vedremo col prossimo numero come si concluderanno tutte le trame.
Scheda Tecnica
Formato: 12×18 cm, bianco e nero
Pagine: 208
Sceneggiatura: Aoi Ikebe
Disegni: Aoi Ikebe
Traduzione: Christine Minutoli