Anche l’Intelligenza Artificiale ha la sua sensibilità
L’ intelligenza artificiale, di anno in anno, diventa sempre più “viva”, nonostante si parli di un qualcosa che è frutto della mente e del lavoro dell’uomo. Google ne è la conferma! Infatti, l’IA della piattaforma riesce addirittura a valutare se una foto o un’immagine immortalata sia qualitativamente alta. I risultati sono ancora parziali, ma i lavori in corso lasciano ben sperare.
Il programma ha il nome di Nima (Neural Image Assessment) ed è dotato di una rete neurale, sempre artificiale ovviamente, in grado di captare se una rappresentazione possa o meno attirare l’attenzione dell’utente che la osserva. Grazie ad un sistema di punteggio, ad ogni foto va attribuito un numero in base all’impatto che questa può avere sulla mente umana.
Google ha intenzione di utilizzare un tale programma ad ampio raggio. Ad esempio, per scegliere quale, tra i tanti scatti effettuati, sia il migliore secondo determinate caratteristiche o ancora per modificare dei parametri che non sono stati rispettati e rendono la foto non perfetta.
Cosa ne pensate?