“Pokemon è per bambini!”…. Sì, finchè non leggi il manga!
Parto subito col ringraziare Daniel della J-POP che mi ha dato questo Box per poterlo recensire ❤
Ho ricevuto questo Box al Modena Nerd e ho impiegato molto tempo per poterlo leggere, perchè credetemi, è VERAMENTE UN MATTONE ENORME, ma nonostante le dimensioni è pieno di Contenuto e Avventura!
Dal 16 Novembre 2016 la J-POP ha iniziato la pubblicazione italiana di questi manga cominciando con il primo arco narrativo
Pokemon – La Grande Avventura esce per la prima volta in Giappone a Marzo del 1997 con il nome di Pokémon Special (e Pokémon Adventures). I testi del manga sono curati da Hidenori Kusaka, mentre i disegni Mato (volumi 1-9) e Satoshi Yamamoto. Pokémon Adventures è diviso in varie saghe: la Saga Red, Green & Blue, la Saga Yellow, la Saga Gold, Silver & Crystal, la Saga Ruby & Sapphire, la Saga FireRed & LeafGreen, la Saga Emerald, la Saga Diamond & Pearl, la Saga Platinum, la Saga HeartGold & SoulSilver, la Saga Black & White, la Saga Black 2 & White 2, la Saga X & Y, la Saga OmegaRuby & AlphaSapphire e la Saga Sun & Moon.
I nomi dei personaggi sono ispirati alla serie di videogiochi per Game Boy
I manga di questa serie prendono spunto dalle avventure vissute nella saga vide-ludica, anche se separata e diversa da quella dei videogiochi, ma se fino a qualche tempo fa questo manga era abbastanza sconosciuto ed era per un gruppo di nicchia, adesso tutti hanno la possibilità di poter leggere e recuperare queste storie. Ogni arco narrativo include più personaggi e le storie non si fermano su un singolo personaggio, ma seguono tutti i personaggi, con flashback e intrecci di trama. Per essere ancora più precisi, questo manga è destinato a un pubblico più cresciuto, al contrario della serie animata e dei videogiochi che sono alla portata di chiunque.
Molte delle critiche che riguardano questo manga sono per lo più per l’eccessiva violenza gratuita
ATTENZIONE:
parto subito col dire che questa è una recensione SPOILER-FREE (ovvero senza spoiler) e che questa recensione parlerà solo del primo Box.
La storia parte dalla regione di Kanto, nel paese di Biancavilla, con il primo dei protagonisti Rosso (Red nella versione originale), che a differenza della sua contro parte silenziosa nei giochi Pokemon, è molto più loquace e sorridente, anche se immaturo. Il secondo protagonista che ci viene presentato è Blu (o Green nella versione originale), controparte di Gary della serie animata e video-ludica, ed anche egli nipote del Professor Oak. A differenza delle sue controparti, che sono spocchiose e sbeffeggianti dei protagonisti, lui è un’abile stratega e con le idee ben chiare, anche se con una mentalità un po’ chiusa. Successivamente ci viene presentata Verde (Blue nella versione originale e si hanno invertito i nomi dei personaggi), personaggio dal quale hanno preso spunto per creare la protagonista femminile nei giochi Verde Foglia e Rosso Fuoco. Ella è determinata e con una forte personalità, ed anche se all’inizio aveva delle intenzioni tutt’altro che pacifiche riceve il suo riconoscimento come protagonista. In fine Giallo (Yellow nella versione originale). Lei (perchè si, è femmina) è molto gentile e buona d’animo, odia che i pokemon si feriscano, che siano i suoi o quelli dell’avversario. Nonostante incroci gli altri protagonisti nella sua parte di storia, lei va avanti per la sua strada.
Una delle più grandi differenze con le sue controparti è che il manga fa leva su ogni singola decisione presa dai protagonisti, facendo subire le conseguenze agli stessi anche in modo pesante
Ogni scelta intrapresa porta a dei risultati o a delle conseguenze e nell’arco di tutti i volumi i personaggi crescono e imparano dai propri errori, diventando sempre più maturi e puntando sulle storie dei personaggi piuttosto che alla semplice conquista delle medaglie. E parlando di medaglie, i Capi Palestra hanno una caratterizzazione più forte (anche troppo a volte!) e un ruolo maggiore al solo stare fermo in una palestra e conferire medaglie. I capi palestra sono entità autorevoli, che molto spesso non puntano al solo battere i propri avversari, ma a testare la loro forza, legame coi Pokemon e a volte all’umiliazione dell’avversario stesso. Spesso i capi palestra causano anche dolore fisico agli allenatori durante le prove o le battaglie, ma questo conferisce importanza agli stessi, dà importanza al loro ruolo e alla loro autorità. Per poter sfidare un capo palestra, come per la lega pokemon, prima devi scontrarti con altri allenatori molto forti per poi arrivare a scontrarti con loro. Anche le medaglie non sono semplici ornamenti, ma conferiscono poteri speciali a pokemon e allenatore. Ogni personaggio appare più e più volte, in contesti diversi e in modalità diverse. Le figure autorevoli sono tali non solo per il fatto di essere capi palestra ma anche per il loro coraggio, decisioni, forza o per loro volontà di proteggere.
Il Pokedex ha le funzioni di un game boy, ovvero impedisce le evoluzioni con un tasto, controlla i punti vita rimanenti e ha molte più informazioni
Nonostante tutto, anche se questo manga è molto più pesante rispetto a qualsiasi altra trasposizione Pokemon, ammetto che abbia il suo perchè. Ovviamente quando dicevo che sono tre mattoni un po’ scherzavo, perchè è solo un raggruppamento di molti capitoli in 3 manga più grandi del normale (per farvi capire, tutto il box è grande quanto i primi 3 libri di Harry Potter, come grandezza, non come contenuto!). Credo che sia stato un bene che la J-POP abbia portato in Italia questo manga che mi è piaciuto molto leggere e che credo piacerà anche a molti altri.