In questi ultimi mesi si è parlato molto della serie animata Pokémon, sia per il ritardo che il COVID-19 ha portato alla serie spin-off Ali del crepuscolo, sia per il sequestro delle 85.000 action figures ma soprattutto per l’ennesimo festeggiamento degli eterni 10 anni di Ash Ketchum!
Come ormai molti fan hanno notato ed hanno fatto notare, il celebre allenatore di Pokémon è condannato a rimanere un ragazzino di dieci anni, nonostante di tempo ne sia passato parecchio dalla prima serie andata in onda in Giappone nel 1997.
Takeshi Shudō, sceneggiatore e creatore della famosa serie anime ispirata agli omonimi videogiochi della Nintendo però non era di quest’avviso. Nonostante infatti la rassegnazione da parte dei fan al fatto che non vedranno mai Ash crescere all’interno della serie (non fisicamente almeno), i piani originali erano ben altri per l’allenatore di Pokémon.
Prima della sua scomparsa nel 2010, Shudō aveva trascritto su un blog personale i suoi pensieri e le sue opinioni riguardo il lavoro svolto durante i primi cinque anni della serie animata. Nel corso del tempo, questi sono stati raccolti e tradotti dal Dr.Lava, il più famoso studioso di Pokémon del mondo, che ha reso noti a tutto il web i piani originali che lo sceneggiatore aveva pianificato per Ash.
Infatti, durante il periodo in cui Ash stava viaggiando verso le isole Orange, in concomitanza accadevano due cose: il completamento dei più recenti videogiochi del franchise Pokémon e la preoccupazione di Takeshi Shudō per la piega ridondante che l’anime stava via via prendendo.
Secondo quanto riportato sul suo blog infatti, lo sceneggiatore avrebbe notato che:
quanto tempo puoi continuare con la stessa formula “Appare un nuovo Pokémon. Ash lo prende. Combatte altri allenatori in palestra o al torneo della Lega. Il Team Rocket cerca di ostacolarlo. Supera l’ostacolo e vince” ?
Sento che tutto sta diventando una ripetizione di questa stessa formula.
In seguito a questo, Shudō notò anche che, effettivamente, non c’era un vero e proprio posto dove i personaggi potessero crescere e maturare nell’età. Per questo pensò anche ad una fine vera e propria per alcuni di loro. A causa però di alcune programmazioni e di altri problemi non specificati, il creatore dei Pokémon non riuscì mai a creare tutti gli episodi necessari a porre la parola fine alla loro storia.
“… Voglio che Ash mostri un po ‘di sviluppo come personaggio e che un giorno ripercorra con nostalgia questi ultimi “giorni di Pokémon”. Questo è il motivo per cui ho fatto interagire il Team Rocket, tutti i Pokémon, Ash e tutti i suoi amici. Stavo anche pianificando l’ultimo episodio, dove sarebbero finalmente arrivati ad una specie di conclusione “.
Tra le tante idee ed ipotesi che erano balenate per la mente di Shudō, spiccano sicuramente i piani che aveva organizzato per il protagonista principale, per la quale non era stato previsto solo un invecchiamento ma anche una vera e propria morte, nonostante non sia mai riuscito a metterla in atto.
Cosa possiamo dire in conclusione? Che probabilmente Ash avrà subito e subirà sempre un significativo cambiamento come allenatore di Pokémon… ma avrà la fortuna (o forse no?) di rimanere per sempre un ragazzo di dieci anni senza conoscere mai la parola vecchiaia e, ci auguriamo per lui, soprattutto la parola morte.
Al prossimo articolo!