In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Platinum End in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme anche in Italia, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Dopo gli ultimi avvenimenti, il rapporto tra Saki e Mirai è arrivato a un punto di rottura.
I due ragazzi, insieme a Mukaido, hanno rischiato la vita per affrontare Metropoliman, ma a quanto pare è stato proprio Mirai ad avere la peggio, almeno dal punto di vista psicologico. La sua incapacità di gestire una situazione ad alto rischio ha generato inizialmente alcune difficoltà nell’affrontare il problema, fino ad arrivare all’insorgenza di vede e proprie crepe all’interno del gruppo.
Nonostante questo i due adolescenti frequentano ancora la stessa scuola, quindi risulta inevitabile passare del tempo nello stesso luogo.
Una breve scena che ha come protagonisti gli angeli custodi, rimasti in disparte per non attirare l’attenzione sui propri candidati, ci permette di scoprire qualcosa di più su Saki. La ragazza ha tentato di uccidersi entrando nel gelido mare invernale, ma non sono ancora note le motivazioni di questo gesto.
Dopotutto le cose non vanno particolarmente bene per lei. Anche dopo aver visto il rinnovato bisogno di felicità di Mirai, le risulta comunque difficile andare avanti giorno dopo giorno. Tutti si stanno impegnando fino ai loro limiti, o anche oltre. Soltanto lei sembra essere un peso morto, una vittima da proteggere, senza nessuna abilità.
Nel frattempo, in un altro istituto scolastico, qualcuno inizia a porsi delle domande sull’identità di Metropoliman. Kanade si presenta infatti con una ferita alla testa, compatibile con quella ricevuta dal supereroe mascherato in diretta televisiva. Questo particolare, unito a precedenti conversazioni, riportano alla mente possibili collegamenti.
Mirai riesce in qualche modo a riportare sulla retta via Saki, facendole superare dubbi e incertezze sulla propria condizione, anche se con metodi un po’ estremi.
La ricerca di colui che si cela dietro alla maschera di Metropoliman riprende più forte che mai, anche grazie agli indizi raccolti durante il precedente scontro.
La guerra non è ancora finita, basterà una scintilla per scatenare una battaglia mortale.