In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Platinum End in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme anche in Italia, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Una situazione disperata viene risolta da una volontà superiore. Quello che si è dimostrata l’ennesima occasione di immobilismo da parte di Mirai forza Nasse a intervenire. L’unico angelo in grado di toccare i candidati e interferire con il mondo mette a frutto la sua capacità e salva il suo protetto da un vano sacrificio. Ma questo gesto avrà grandi conseguenze.
Tutto quello che abbiamo visto nell’ultimo episodio non è altro che la realizzazione del piano di Yoneda per ridurre l’unico suo svantaggio. Nasse era un angelo troppo potente, di grado speciale e con particolari capacità. Ora non è altro che una creatura di secondo livello, incapace di fornire adeguato supporto.
In più, la minaccia dell’uccisione di Saki rimane presente. Ma in questa situazione disperata, proprio il versante più compromesso potrebbe dare segnali di speranza.
Il trio formato da Yuki, Saki e Yumiki è tenuto in ostaggio da Shuji, ma riesce inaspettatamente a trovare un modo di mettere pressione al carceriere. Shuji si è sempre schierato dalla parte di chi decide di non voler più restare su questo mondo, ma non ha mai di sua iniziativa ucciso nessuno. La scommessa, o per meglio dire la certezza di Yumiki risiede nel fatto che il giovane è incapace di nuocere al prossimo, nonostante sia sotto il controllo di una freccia rossa.
Siamo quindi nella stessa situazione iniziale, con una freccia bianca che vola verso Mirai. Questa volta, a salvarlo, interverrà Saki.
Lo scenario è cambiato notevolmente, tutti si ritrovano nell’arena, con Yuki che, con ottimo tempismo, attenta alla vita del professore.
Mirai non può fare altro che avvertirlo, ma ancora più sconvolgente è l’azione di Nasse, che salva Yoneda da morte certa. Un atto di generosità premiato immediatamente con il ripristino delle sue capacità di angelo speciale.
Questa esperienza sembra aver lasciato il segno su Yoneda, che improvvisamente si rende conto dei propri limiti.
Con un discorso quantomeno discutibile, basato sul comunicare la verità a una sola persona e non su idee relative a come gestire l’esistenza umana, viene raggiunta l’unanimità sulla scelta della nuova divinità, che comunque la si guardi diventerà responsabile di tutti gli angeli e del mondo terreno.
Il cielo si imbianca, il tempo si ferma per tutti tranne i candidati. La selezione è compiuta, l’essenza divina ha preso il sopravvento. Con un riferimento ad un altro universo narrativo, potremmo dire che Dio è nel suo paradiso, tutto va bene sulla Terra.
In attesa dell’ultima freccia.