In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Platinum End in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme anche in Italia, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
La situazione si scalda immediatamente. Il primo ministro giapponese ha colto con velocità sorprendente l’occasione di circondare i candidati rimasti con le forze nazionali di autodifesa. Nonostante le evidenze empiriche, come un gruppo di persone che sfida le leggi della fisica, volando e manipolando le persone, è sempre difficile pensare di assistere in prima persona a un atto divino, o comunque qualcosa che ci si avvicini.
Il nostro professore, l’ultimo tra i soggetti coinvolti che abbiamo conosciuto nello scorso episodio, ha il privilegio di poter dialogare direttamente con il primo ministro e prova a convincerlo a non interferire. Avrà 24 ore per provare che non sono degli impostori. Una giornata molto impegnativa per lui anche a livello mentale, perché la posta in gioco comprende anche il lavoro e gli studi di tutta la sua vita.
Una cosa che a noi viene naturale pensare, ma che per i normali abitanti della Terra è ancora difficile immaginare, è che qualunque arma sia inefficace contro esseri dotati di ali supersoniche. Evitato quindi il rischio di un conflitto, i cinque candidati procedono ad illustrare i loro obiettivi, come richiesto da Yoneda. Come prevedibile, la maggior parte delle aspettative riguarda argomenti di attualità, senza una vera prospettiva.
Yoneda sembra invece avere idee molto più chiare. Non tanto su cosa fare una volta diventato un dio, quanto sul fatto che tutta questa situazione sia fasulla, frutto di una falsa divinità.
L’ingresso di un uomo di scienza porta nuova linfa alla narrazione, introducendo un’infarinatura filosofica. In questo caso, un po’ di riflessioni sulla natura del divino, sulla sua origine e sulla legittimazione data dagli umani stessi. Il mito della creazione viene messo alla prova dall’evoluzione scientifica, due idee in continua contrapposizione nel corso della storia.
Il concetto di religione occidentale e quello orientale si mischiano in questo episodio, dando una chiave di lettura particolare.
Con una certa sicurezza, Yoneda introduce il concetto di un falso dio creato dai desideri degli esseri umani, che attraverso questo processo di selezione sta cercando una nuova legittimazione. L’obiettivo del professore è viceversa affossare questa tattica, voltando le spalle al divino e dando al genere umano tutte le sue responsabilità.
Ognuno ha una sua interpretazione della situazione, ma siamo ancora lontani dal trovare una soluzione definitiva, soddisfacente per tutti. E ora è sorto un nuovo problema.