In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Platinum End in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme anche in Italia, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
La ricerca dei candidati ancora sconosciuti prosegue. A quanto pare i dati della polizia sono accurati, perché Mirai e Saki riescono a trovarli con facilità. Le loro personalità sono molto diverse, ma bisogna ricordare che si tratta pur sempre di persone che hanno deciso ad un certo punto della loro vita di lasciare questo mondo, per un motivo o per l’altro.
Il primo angelo a rivelarsi è Ogaro, l’angelo dell’oscurità, che ha scelto un ragazzino molto interessante. La sua interpretazione della freccia rossa non riguarda il controllo mentale o i sentimenti positivi, ma è improntata a realizzare il desiderio di morte di chi lo circonda. Ha sperimentato i poteri della freccia sulla sua famiglia, rimanendo solo con il fratello.
Se Mirai ha utilizzato i suoi doni per raggiungere la felicità, questo nuovo personaggio ha realizzato di non poterla ottenere, preferendo quindi aiutare altre persone a sentirsi come lui.
Reclutato per un malinteso, Minamikawa non è un candidato, ma riesce a fare la sua parte. L’amico di Kanade prova a far ragionare Shuji, il nuovo arrivato, portandolo a riflettere sulle sue azioni.
Attualmente la corsa per la nomina di dio del nuovo mondo è ristretta a un piccolo gruppo di persone. Da un lato abbiamo Saki, Mirai e Shuji, dall’altro Yuito, che dopo il suo annuncio si è rintanato nella vecchia base di Kanade. A questi si aggiunge Yuri, le ragazza che abbiamo visto oziare in riva al mare e poi in custodia presso la polizia.
All’appello manca soltanto un candidato, probabilmente il più pericoloso. Il suo angelo è Muni, appartenente alla cerchia dei più potenti, dotato quindi probabilmente di una freccia bianca.
Intanto il mondo continua a essere sconvolto dale recenti rivelazioni. Ormai la gente si sta abituando alla novità, mentre i governi sono comprensibilmente allarmati dalla presenza di superuomini in grado di volare e uccidere le persone.
Al momento la situazione non è delle peggiori. Con modalità e motivazioni differenti, tutti i candidati noti agli spettatori sostengono Mirai come prossima divinità, a parte forse Yuri, che non abbiamo ancora conosciuto a fondo. L’unica variabile risiede quindi nell’ultimo misterioso avversario.
Per farlo uscire allo scoperto, la tattica è semplice, quanto sincera. Indire un momento di dibattito tra tutti i candidati, in modo da venire a capo della situazione. E non far soffrire più nessuno.
Questo episodio si pone l’obiettivo di affrontare il tema del suicidio e dell’importanza della vita umana attraverso il personaggio di Shuji. Lo fa inizialmente con un approccio un po’ semplicistico e leggero, ma poi prova ad andare un po’ a fondo, trovando argomentazioni convincenti ma non eccessivamente pesanti per un pubblico fatto prevalentemente di giovani.
Si torna ad un ritmo più dinamico, con il quale portare avanti una trama che sta per arrivare al suo ciclo conclusivo. Mancano pochi episodi, siamo molto vicini al confronto finale.