In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Platinum End in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme anche in Italia, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Platinum End ha generato molte aspettative soprattutto negli appassionati non giovanissimi, grazie al ritorno del binomio Tsugumi Ohba – Takeshi Obata, che nel 2003 avevano lavorato insieme su Death Note. Tutti i dubbi della vigilia sull’adattamento animato si sono dissolti dopo la trasmissione del primo episodio.
Ma facciamo un passo indietro.
Tutti siamo nati per essere felici. Tutti vivono per trovare la felicità. E’ questo il mantra che viene recitato in apertura della serie. Una frase che invoca speranza e ottimismo, in forte contrasto con Mirai Kakehashi, il protagonista della serie.
Il ragazzo ha appena concluso il suo ultimo giorno alle scuole superiori, con la cerimonia di diploma. Il suo sguardo è vuoto, come se non avesse più niente per cui vivere.
E in effetti è così. Una delle prime azioni che gli vediamo compiere è proprio quella di buttarsi dal tetto di un palazzo. Per sua fortuna, a salvarlo ci penserà un angelo, il suo angelo custode personale.
Nell’incredulità del giovane, l’angelo è deciso a riportare l’ottimismo nel cuore di Mirai. La sua vita è stata piena di dolore, per questo gli potrà essere garantito un desiderio, sia esso quello di conquistare la libertà, o l’amore.
Questo angelo di classe speciale sembra avere le idee molto chiare. E’ disposto a donargli un paio d’ali, che possano garantire libertà. E una freccia simile a quella di Cupido, per creare l’amore nel cuore di un’altra persona.
L’esperimento sembra funzionare. Mirai apprezza i nuovi doni, ma rimane incerto sul come utilizzarli.
Questo è il punto di svolta dell’episodio e l’inizio vero e proprio della serie. Finalmente riconosciamo l’impronta di Tsugumi Ohba.
L’angelo custode non corrisponde esattamente al nostro immaginario, fatto di purezza e di un bene assoluto. Questo ci spiega che attraverso i doni ricevuti sarà possibile sopravvivere nel migliore dei modi, ricorrendo anche al furto e all’inganno. Dopotutto, rivela, i demoni non esistono, se non quelli nel cuore delle persone. Come quelli nel cuore della sua famiglia adottiva, che anni fa aveva complottato per uccidere i suoi genitori.
La rivelazione cambia completamente la prospettiva di Mirai, che cercherà la verità e scoprirà i suoi veri poteri.
C’è un’ultima cosa da sapere, in questa assurda situazione. Ci sono altre persone nella stessa situazione. Individui speciali, guidati da altrettanti angeli. Candidati ad occupare la posizione più alta nella gerarchia divina. E dotati di una terza arma, una freccia capace di uccidere.
Non tutti i concorrenti sembrano ingenui come Mirai. Ha così inizio una nuova avventura, una competizione per il dominio dei cieli.
Questo primo episodio introduttivo di Platinum end ci permette di fare qualche previsione sull’evoluzione della trama. Ritroviamo un protagonista maschile stanco del mondo, anche se questa volta prova ribrezzo per la propria vita e non quella degli altri. Salutiamo una nuova entità sovrannaturale, con ampia libertà di manovra, tra cui quella, questa volta di poter guidare le azioni del suo protetto.
Le similitudini con Death Note non si fermano qui, perché Mirai viene equipaggiato di nuovi poteri, tra cui uno capace di uccidere senza possibilità di errore. E l’obiettivo del ragazzo, suo malgrado, sarà quello di diventare il dio del nuovo mondo. Non sappiamo ancora come, o se vorrà prendere parte alla gara.
Una struttura già vista insomma, ma non per questo poco efficace. La narrazione ha un ottimo ritmo e ci accompagna come una montagna russa attraverso gli stati d’animo di un protagonista che si ritrova all’interno di qualcosa più grande di lui. L’aspetto più interessante è sicuramente la presenza di altri esseri che hanno gli stessi poteri, che si trovano in una condizione di concorrenza, a volte spietata.
Ci sono tutte le premesse per uno sviluppo originale, pur all’interno di un inquadramento di genere, che ci possa tenere tutti col fiato sospeso per i mesi a venire.