Dopo averli parlato dell’opera Roba da Gatti, nell’Otakult di oggi parleremo di Piccoli Problemi di Cuore, adattamento di un manga shōjo, in cui viene raccontata la storia di Miki e Yuri, appartenente ai generi racconti di vita e scolastico, considerato tra gli anime più censurati in Italia degli anni ’90, in cui sono state eliminate scene di fanservice, nudi parziali e argomenti ritenuti inadatti per i bambini.
Sul web troviamo delle discussioni riguardo al fatto che non si tratti di un anime censurato, ma di una riedizione italiana, creata in collaborazione con l’autrice e la casa produttrice giapponese, per ottenere un cartone animato che potesse essere trasmesso in Italia. A sostegno di tale tesi si porta come argomentazione il fatto che sia totalmente diverso da Marmalade Boy, da cui è liberamente tratto, e che con il titolo A Little Love Story questa versione italiana sia stata rivenduta in altri 12 Paesi. Personalmente resto comunque dell’opinione che si tratti di un escamotage per poter evitare la censura e portare in Italia quest’anime.
Prima di entrare nel dettaglio di Piccoli Problemi di Cuore, sono d’obbligo alcune informazioni di carattere generale, riguardanti il manga da cui è tratto, l’anime giapponese, le light novel, la live action e il suo sequel.
“Sai, Yuu, tu assomigli alla marmellata d’arancia. Dentro sei amaro, ma nessuno ci fa caso perché viene ingannato dalla tua apparenza. Ti chiamerò Marmalade Boy! Ti sta a pennello, non credi?”
Marmalade boy (Mamarēdo Bōi) è un manga shōjo, una commedia romantica, di Wataru Yoshizumi, pubblicata sul mensile Ribon della Shūeisha nel 1992, uscito in 8 Tankōbon in Giappone e in 8 volumi in Italia per la Panini Comics e in ristampa per la Planet Manga.
La serie TV giapponese, Marmalade Boy vede alla regia Akinori Yabe, la composizione della serie è di Aya Matsui, come character designer Yoshiko Umakoshi, per la direzione artistica Kunihiro Senda, le musiche sono affidate a Keiichi Oku, lo studio di produzione è la Toei Animation, ed è andata per la prima volta in onda nel 1994 per un totale di 76 episodi della durata di 24 minuti.
Nel 1995 è andato in onda un mediometraggio d’animazione, conosciuto anche come “Capitolo 0”, un prequel che introduce la trama della storia, questa volta però narrata dal punto di vista di Yū. Racconta della prima volta che vede Miki, prima della famosa cena, e delle sue impressioni su di lei. Ha delle scene molto divertenti.
Sono state pubblicate una serie di Light novel dalla Cobalt Bunko della Shūeisha, nel 1994, scritte da Yumi Kageyama e illustrate da Wataru Yoshizumi, disponibili in 10 volumi.
Sono stati pubblicati due art book, Marmalade Boy Yoshizumi Wataru Illust-shū, edito da SG Comics Special, e Marmalade Boy Koi no STYLE BOOK, edito dalla Shūeisha, del 1995. Il primo, che contiene gli schizzi preparatori dell’autrice, è stato portato in Italia dalla Planet Manga nel 2003.
Nel 1995 è stato inoltre pubblicato Marmalade Boy Best Collection dalla Tokyo Ongaku Shoin.
Jú zǐ jiāng nán hái è il titolo del dorama taiwanese (live action) prodotto nel 2001 di 30 puntate da 60 minuti ciascuna in cinese mandarino.
Nel 2018 è uscito il film live action della Warner Bros. Japan LLC, diretto da Ryūichi Hiroki e sceneggiato da Taeko Asano, interpretato da Hinako Sakurai e Ryo Yoshizawa nella parte dei due protagonisti principali.
Tra il 1994 e il 2003 sono stati pubblicati diversi CD, VHS, LD e DVD sia di image song che di OST ed è possibile trovare molte canzoni in CD non legati alla serie.
Bene, dopo queste informazioni generali possiamo parlare finalmente di quello che più ci sta a cuore, ossia la serie televisiva Piccoli Problemi di Cuore, andata in onda nel 1997 inizialmente su Canale 5, all’interno di Bim Bum Bam, per un totale di 63 episodi della durata di circa 20 minuti, poi su Italia1 a seguito di una riorganizzazione dei palinsesti Mediaset, successivamente trasmessa su Rete4 durante Game Boat e ritrasmessa nel 2010 su La5, sfortunatamente subito interrotta a causa dei diritti scaduti. A gennaio 2019 è tornata in Latte e Cartoni, di mattina, su Italia1.
CURIOSITA’
Trama
Miki Koishikawa è una liceale allegra e spontanea che trascorre una vita normale, che però viene sconvolta dall’annuncio dell’improvviso divorzio dei suoi genitori, che intendono scambiare i rispettivi partner con una coppia incontrata alle Hawaii. Durante la cena organizzata per conoscere l’altra coppia, incontra e s’innamora a prima vista del loro figlio Yuri Matsuura. Inizialmente Miki è decisamente contraria e la convivenza con Yuri, che la prende spesso in giro, è difficile, però col tempo diventano amici e finiscono per innamorarsi.
Il legame tra Miki e Yuri si fa più complicato a causa di Ginta, compagno di classe di Miki che ha con lui in comune la passione per il tennis, di cui in precedenza lei era innamorata ed ora è lui a provare dei sentimenti nei suoi confronti, e dell’ex fidanzata di Yuri, Arimi. Inoltre, la migliore amica di Miki, Mary, ha dei problemi in famiglia e a scuola per il suo rapporto con uno degli insegnanti, Nick. Durante i vari episodi, il rapporto tra Miki e Yuri si sviluppa e viene messo alla prova dagli altri personaggi e dalle situazioni che si vengono a creare.
La sigla
La sigla italiana, scritta da Alessandra Valeri Manera con la musica di Franco Fasano e cantata dalla bravissima Cristina D’Avena, è completamente diversa dalle originali e viene utilizzata sia come sigla iniziale che finale. Nelle prime trasmissioni aveva una durata di due minuti, dal 2005 viene accorciata ad un minuto, comprendendo solo il ritornello. Nel 2017 è stata inclusa nell’album di duetti Duets – Tutti cantano Cristina, con un nuovo arrangiamento e cantata insieme ad Ermal Meta.
Allerta Spoiler: Finale diverso Piccoli problemi di cuore e Marmelade Boy
Piccoli problemi di cuore ha un finale diverso dalla storia originale, con i vari tagli copre comunque sino all’episodio 71 giapponese, il cui titolo originale è “Una notte di stelle e di luna «Anche se è vicino… mi sento sola»”, mentre il titolo italiano è “Per sempre io e te”.
Yuri e Miki iniziano una relazione a distanza a causa della sua partenza in America per motivi di studio. Quando parte con Mary per andare a trovarlo, si reca al campus e non lo trova, incontra invece una ragazza, Jinny, che le fa credere di essere l’attuale fidanzata di Yuri. Nonostante i due riescano poi a chiarirsi, Miki non sopportando più le difficoltà di una relazione a distanza, decide di lasciarlo. Kei la consola ed escono insieme, ma nonostante tutto Miki non riesce proprio a dimenticarlo. Yuri torna in vacanza e tutti partono insieme in campeggio, i due non fanno che pensare l’uno all’altra e viceversa, e quando nel bosco Kei tenta di baciarla scappa in lacrime finendo tra le braccia di Yuri e finalmente decidono di tornare insieme. Qui termina Piccoli Problemi di Cuore.
Ma Marmalade Boy continua… Abbiamo quindi gli episodi 72 “Mezzi fratello e sorella «La felicità… si sta incrinando»”, 73 “Separazione «Non ho altra scelta…»”, 74 “La scatola dei ricordi «Bye bye, Yū»”, 75 “Fratello e sorella!? «Non c’è altra scelta se non lasciarci!»” e 76 “Partenza «E poi, l’amore prosegue»”.
Miki e Yū (nomi giapponesi) decidono di fare un viaggio da soli e di scambiarsi i rispettivi regali di compleanno, che non erano riusciti a festeggiare insieme, un anello per lei e un orologio per lui. Ma tutto cambia quando Yū trova una foto dei genitori al college e scopre che i rispettivi genitori non si sono conosciuti alle Hawai, ma già al college le coppie dei genitori erano formate così come dopo il divorzio. Per il dubbio che il suo vero padre sia Jin, il padre di Miki e il timore di essere fratelli per parte di padre, decide di lasciarla senza fornirle alcuna spiegazione e di ripartire in America.
Miki decide allora di raggiungerlo per ottenere un chiarimento e a malincuore Yū le racconta la verità. Completamente sconvolta scappa e viene assalita da alcuni delinquenti ma viene difesa da un fratello e una sorella che hanno un legame molto forte. Nonostante il loro aiuto, i tre sono in pericolo e vengono salvati da Yū, che decide di rimanere con lei nonostante siano fratelli. Tornati in Giappone affrontano i genitori che smentiscono tutto: è vero che Chiyako era rimasta incinta di Jin, ma aveva perso il bambino; Yū è il figlio di Youji, non sono dunque fratello e sorella.
Meiko e Namura si sposano, la famiglia si allargherà presto perché i genitori di Miki e di Yū aspettano due bambini, la professoressa Ryoko è innamorata di Akira, Ginta e Arimi andranno assieme all’università, Michael rimarrà un altro anno a studiare in Giappone, Kei e Suzu sembrano andare d’accordo. E dopo tante vicissitudini Miki e Yū possono finalmente stare insieme.
Vi sono delle differenze di trama anche tra manga e anime, infatti nel primo non esiste la parte relativa al periodo trascorso da Yū in America, che è stata introdotta perché terminassero in contemporanea, in modo da non svelare il finale del manga. L’autrice stessa ha curato il character design di alcuni personaggi non presenti nel fumetto e non ha voluto che alcuni personaggi morissero. Anche il carattere dei personaggi principali e no presenta delle differenze.
Impressioni personali
La serie è nel complesso ben disegnata, luminosa e colorata, anche se a volte i personaggi sono un po’ disarmonici e sproporzionati; in alcune scene sembra brutto persino il bel Yuri. I ragazzi sono caratterizzati dalle spalle larghe e le ragazze sono decisamente longilinee. Vi è una particolare attenzione per l’abbigliamento e le acconciature dei personaggi. Punto di forza anche le musiche, la sigla italiana è stata il tormentone di quegli anni.
Ritengo che Piccoli Problemi di Cuore sia un anime da recuperare e, per chi interessato ad un confronto e ad approfondire gli argomenti un po’ più maturi, anche Marmalade Boy (versione inedita in Italia). Tratta di tematiche comuni a molti adolescenti, la famiglia, i problemi coi genitori, il divorzio, le cotte, gli amici, la scuola, l’innamorarsi dei prof… Vengono raccontate a volte in modo ironico, a volte in modo più serio e non mancano le scene divertenti.
Per classificazione è un genere più adatto alle ragazze, trattandosi di una commedia romantica, ma io che odio le classificazioni in generale lo consiglio anche ai ragazzi, insomma diciamo che lo consiglio a tutti perché è piacevole da vedere anche a qualsiasi età.