Cari lettori, oggi per le nostre recensioni manga, andiamo a parlavi di un’opera edita in Italia dalla J-POP che in tutto il mondo ha riscosso un grandissimo successo! Come avete potuto capire dal titolo, stiamo parlando proprio di Persona 5!
L’opera nasce come videogioco esclusivo per la console PS4 e ha da subito riscosso un grandissimo successo, appassionando tantissimi utenti! Dal videogioco principale, sono stati tratti anche una versione animata e il manga.
Trama
La trama è incentrata su un ragazzo sedicenne, che tentando di fermare un’aggressione ai danni di una donna ferisce involontariamente l’uomo colpevole e viene denunciato e arrestato dalla polizia. Per questo accaduto, la sua fedina penale viene macchiata e viene espulso dalla sua vecchia scuola. Viene così costretto a trasferirsi a Tokyo, per frequentare la Shujin Academy, l’unica scuola disposta ad accettarlo. Il giovane va dunque a vivere nel quartiere di Yongen-Jaya, al caffè Leblanc gestito da Sojiro Sakura, conoscente dei suoi genitori, che accetta di prenderlo sotto la sua custodia durante il suo anno di libertà vigilata.
Durante la sua prima notte a Tokyo, il Protagonista, dopo aver tentato di eliminare dal cellulare una strana app che aveva già cancellato in precedenza, si risveglia all’interno della “Velvet Room”, una misteriosa stanza “sospesa tra la realtà e il sogno” dalle sembianze di una prigione, in cui si trovano Igor e le sue assistenti. Igor comunica al giocatore che lui è il “Trickster”, e che presto “comincerà la sua riabilitazione”, dopodiché il protagonista si sveglia. Assieme ad altri studenti, fonda una squadra per combattere gli Shadow, entità maligne parte inconscia degli esseri umani, che albergano all’interno di un mondo alternativo e vessano i deboli e i loro subordinati, e che rimangono impuniti per i loro misfatti.
Struttura dell’opera
Partiamo prima di tutto dai disegni: Murasaki è riuscito a riprodurre con grande fedeltà un grandissimo numeri di dettagli, ed è riuscito a rappresentare molto bene anche le espressioni di ogni singolo personaggio. Altro punto a favore di questo manga, è quello di riuscire a creare un’ambientazione matura e che calza a pennello con i temi trattati durante il racconto.
Il manga è una trasposizione del gioco, e per la versione cartacea si è scelto di creare una storia che va in ordine cronologico, senza alcun tipo di flashback, come invece accade nel gioco. Nel primo volume, conosciamo subito alcuni personaggi principali come Ryuji Sakamoto, Morgana e Ann Takamaki. Questi personaggi in particolare, sono stati caratterizzati egregiamente.
Impressioni personali
Da fan di Persona 5 non posso che essere contento per la creazione di una serie manga. E soprattutto per come è stato impostato, credo che sarà un’ottima opera da leggere e da collezionare. La traduzione rimane molto fedele al titolo creato da Atlus, e la cosa fa davvero piacere. Sembra di immergersi nuovamente nel mondo dei Phantom Thieves e appena ho finito di leggere il volume, non vedevo l’ora di sapere il seguito.
Disegni davvero ben fatti, impostazione della trama che segue una sua logica, distaccandosi dal gioco per creare una sua identità: ecco quali sono i punti di forza di questo manga. Tra gli altri punti a favore, va detto che il manga non è finalizzato a essere seguito solamente dai fan del franchise, ma anche (e in particol modo) a chi non conosceva per nulla questo capolavoro videoludico. Spero vivamente che nel corso dei volumi, il mangaka e tutti quelli che hanno collaborato al progetto, non facciano marcia indietro e che continuino su questa impostazione.