Qualche articolo fa avevamo parlato delle graphic novel su Paolo Borsellino e Don Puglisi, scritti in occasione dei 29 anni della strage di Capaci.
Tutti conoscono Paolo Borsellino, il magistrato che insieme a Giovanni Falcone ha combattuto a lungo la mafia, uno degli artefici del maxiprocesso di Palermo e per questo assassinato in via D’Amelio insieme alla sua scorta.
Questa graphic novel esplora i lati meno noti della sua vicenda, come la militanza politica giovanile, l’amicizia con i colleghi e gli ostacoli che la sua opera di giustizia si è trovato più volte ad affrontare.
Un fumetto per ricordare uno dei più grandi uomini dell’Italia Repubblicana, morto servendo lo Stato mentre cercava di far trionfare la legge sull’ingiustizia.
Questa la descrizione della graphic novel scritta da Marco Sonseri e disegnata da Gian Luca Doretto, nella quale possiamo trovare una storia che sì conosciamo, ma che ci permette di approfondire alcuni punti in un modo fino ad oggi inesplorato, ovvero quello del fumetto. Marco Sonseri, l’autore e già sceneggiatore di Renoir comics, ha dichiarato: “Un magistrato straordinario, padre e marito affettuoso, uomo di cultura e grande esempio di correttezza e dedizione pronto ad affrontare le sue paure pur di giungere alla verità. Mi sento un autore fortunato per aver potuto raccontare tanto!”
La graphic novel è disponibile sul sito di Renoir Comics, al prezzo di 19,90.
Paolo Borsellino -Una storia da raccontare, opinione
L’opera si presenta come un volume unico di 112 pagine dai disegni in bianco e nero, molto realistici e ben realizzati. Lo stile così curato ci permette di immergerci completamente in un tempo e un luogo che potrebbero apparire tanto lontani e invece sono così vicini. Sicuramente molto d’impatto è l’espressività dei personaggi, che anche se disegnati su carta risultano realistici e trasmettono tanto. Per ragioni piuttosto ovvie la storia segue una linea molto drammatica e malinconica. Pur sapendo come andrà a finire, è difficile non provare una forte stretta al cuore una volta giunti all’epilogo. Il protagonista assoluto è il magistrato Paolo Borsellino, ma in realtà fanno la loro apparizione anche altri personaggi, come la famiglia di quest’ultimo, Giovanni Falcone o Totò Riina.
Buona parte della storia è narrata in flashback: qui viene raccontata la vita del magistrato Borsellino sin dall’infanzia, al suo ingresso all’università, alla nascita dell’amicizia con Giovanni Falcone ad alcune difficoltà familiari, come ad esempio la morte del padre, fino al matrimonio con la moglie. Viene data quindi molta importanza al lato umano della storia di Borsellino, magistrato ma innanzitutto uomo che come tutti aveva amici e una famiglia da proteggere. La storia percorre alcuni attentati da parte della Mafia ad alcuni altri magistrati, che hanno in seguito portato Borsellino, Falcone e le loro famiglia ad allontanarsi dalla città e a vivere nella paura. In queste pagine non c’è solo dolore, c’è spazio per una solida amicizia, quella di due magistrati che con i loro sforzi sono riusciti a cambiare qualcosa, sebbene le conseguenze siano state irreversibili.