Dopo la recensione del fumetto Buzzkill, il potere dell’ebrezza, ecco quella della graphic novel francese P.S.T.D. Lontana da casa!
INTRODUZIONE
P.S.T.D. Lontana da casa è una graphic novel di Guillaume Singelin, fumettista e illustratore attualmente residente in Francia. In Italia l’opera è pubblicata da Edizioni BD. Singelin ha realizzato due opere per l’editore francese Casterman, per poi contribuire alla pre-produzione del film d’animazione Mutafukaz, una collaborazione tra Ankama e Studio 4°C. Con la prima ha anche disegnato la serie The Grocery, scritta da Aurélien Ducoudray e alcune storie dell’antologia horror DoggyBags. Riceve incarichi da designer per videogiochi e serie animate.
TRAMA
Alcuni di questi vivono in gruppi per sostenerci a vicenda, mentre altri decidono di isolarsi da tutto e tutti, come la protagonista, una ragazza di nome Jun.
In passato era un cecchino, ma ora non è altro che l’ombra di se stessa. Rifiuta spesso l’aiuto degli altri, ma troverà quello inaspettato di Grey, un anziano veterano che le affida uno dei suoi cani, Red e una ragazza che, assieme al figlio Bao, gestisce un piccolo ristorante.
Quando Jun viene a sapere di come le gang sfruttino le poche risorse economiche dei veterani per far pagar loro oro antidolorifici e calmanti, decide che è giunto il momento di combattere e fermare lo spaccio a ogni costo.
STRUTTURA DELL’OPERA
La graphic novel alterna momenti del presente e del passato di Jun, per dar modo al lettore di comprendere ciò che ha passato e cosa l’abbia portata a compiere azioni così estreme. Alla fine della storia, l’autore prende la parola per spiegare la sua ispirazione sui personaggi, sulla città e sulla storia (film d’azione cinesi e americani, anime, manga…) e come mai abbia deciso di trattare questo tema così delicato e sensibile.
D’altronde, come lui stesso dice, Il Disturbo Post-Traumatico da Stress
non viene considerato come un disturbo reale, diagnosticabile. Ciò costringe coloro
che ne soffrono ad affrontarlo senza gli aiuti o i sostegni necessari. Il modo in cui la società tratta e parla di malattie “invisibili” come questa mi interessa molto.
Conclude poi con delle line art dei personaggi principali e secondari.
IMPRESSIONI PERSONALI
- mostrare da vicino cosa possa comportare il Disturbo Post-Traumatico da Stress sotto diversi punti di vista, grazie alla varietà di soldati mostrati nel corso delle pagine;
- far vedere come nel loro piccolo, anche le persone che non hanno molto, sono disposte ad aiutare gli altri senza un proprio tornaconto personale;
- imprimere i concetti di indifferenza e diffidenza, il primo dei quali viene attribuito all’ “immaginario governo” che sembra non aver affatto cura e attenzione per i veterani.
La graphic novel riesce a bilanciare le scene d’azione e le parti dialogiche. Le prime sono ricche di inquadrature dinamiche e di sangue (non al punto da risultare splatter o esagerate), mentre le seconde sono più pacate e emotive.
Il design dei personaggi è molto variegato e apprezzabile esteticamente, soprattutto quello dei numerosi animali che appartengono a Grey. A questo proposito, si fa riferimento alla pet teraphy che, secondo ricerche e indagini, sembrerebbe molto efficaci sui soggetti affetti da P.S.T.D. per l’amore incondizionato che ricevono dagli animali.