La paura fa novanta III, trasmesso dalla Fox il 29 ottobre 1992 negli Stati Uniti come The Simpsons’ Halloween Special III o Treehouse of Horror III, è il quinto episodio della quarta stagione ed è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1994.
A partire dalla seconda, ogni stagione dei Simpsons ha avuto uno Speciale di Halloween, intitolato La paura fa novanta (in originale Treehouse of horror, dalle case sull’albero dove ad Halloween i ragazzini si raccontano le storie dell’orrore).
La struttura prevede, anziché il racconto di 21-24 minuti delle puntate ordinarie (normalmente diviso in tre “atti” per agevolare l’inserimento di interruzioni pubblicitarie), tre episodi brevi di genere horror/fantascientifico, slegati dalla continuity della serie.
La puntata 9F04 è stata diretta da Carlos Baeza e scritta da Al Jean, Mike Reiss, Jay Kogen, Wallace Wolodarsky, Sam Simon e Jon Vitti.
Rispetto alle introduzioni precedenti, questa volta è Homer a salire sul palco e avvertire gli spettatori che sta per cominciare un episodio terrificante. Invita i genitori a spegnere l’apparecchio e li chiama polli: a questo punto lo schermo diventa nero e Marge rimprovera il marito.
Nella gag del divano, i Simpson arrivano in versione scheletro (con tanto di chioma blu per Marge).
I Simpson hanno organizzato una festa di Halloween per i bambini di Springfield: Bart è trasvestito da Alex di Arancia meccanica, Lisa da Statua della Libertà, Homer da Giulio Cesare (ma scendendo dalle scale – e perdendo la tunica – richiama il John “Bluto” Blutarsky di John Belushi in Animal House), Marge da Cleopatra, Milhouse da Uomo Radioattivo, Nelson da pirata, Lewis da Mostro di Frankenstein, Martin da “Calliope, la musa della danza”.
Marge ha organizzato un gioco a tema, ma Homer lo manda all’aria mangiando gli alimenti che al buio simulavano cose macabre. L’alternativa è raccontare storie spaventose. Quelle di Lisa, Nonno Abe e Bart costituiranno le storie dello speciale: Homer compra a Bart un Krusty parlante malvagio (Clown Without Pity), Homer viene catturato dal signor Burns (King Homer), Bart e Lisa causano inavvertitamente un attacco zombie a Springfield (Dial “Z” for Zombies).
Trama di The Simpsons – Treehouse of horror III
Homer ha dimenticato di comprare il regalo per il compleanno di Bart: cerca di rimediare alla Casa del Male, dove prende una bambola parlante di Krusty, sebbene il negoziante lo avvisi che il prodotto è maledetto. A casa consegna la bambola a Bart: nonno esclama che è malvagia, Marge gli fa presente che lo ha detto di tutti i regali, quindi l’anziano ammette di aver solo cercato di attirare l’attenzione.
Quando Homer gioca con la bambola, questa dice che lo ucciderà, poi prova a pugnalarlo e cerca diverse volte di ucciderlo. Quando è appartato con Malibu Stacy, la bambola di Lisa, Homer cattura il pupazzo, lo chiude in una valigia che carica in automobile per portarlo in un pozzo senza fondo, ma il giocattolo riesce a liberarsi e viaggiare agganciato sotto la macchina. Tornato a casa con il protagonista, prova ad annegarlo nella ciotola del cane.
Marge chiama il servizio clienti: arriva un tecnico che scopre che è stata impostata la modalità “malvagio”. Girato l’interruttore su “buono”, la bambola diventa amica di Homer, che però la tratta da schiava. A fine giornata, il pupazzo si rifugia da Malibu Stacy nella casa delle bambole di Lisa.
Tocca a nonno Abe raccontare: Marge risponde all’inserzione del signor Burns e Smithers per una misteriosa spedizione nell’Isola delle Scimmie, finalizzata a trovare il leggendario e gigantesco gorilla King Homer. Sull’isola, i tre cercano di avvicinarsi di nascosto a una tribù nativa, ma la chioma di Marge sporge dai cespugli e tradisce il gruppo.
Marge, portata come esca per il gorilla, viene rapita e legata a un palo come offerta per King Homer che interrompe il suo combattimento con dinosauro perché attirato dal suono dei tamburi. Inizialmente terrorizzata, Marge scopre il lato amichevole di Homer, attratto dal profumo della donna: tra i due nasce un legame. Burns vuole comunque catturare King Homer e Smithers stordisce il gorilla con una bomba a gas.
Arrivati a New York, King Homer viene esposto in un teatro di Broadway, dove viene presentato come “l’ottava meraviglia del mondo”: i flash dei fotografi lo fanno infuriare, finché riesce a liberarsi dalle catene. Rapisce Marge, tenta di scalare l’Empire State Building, ma dopo pochi metri crolla dalla fatica. King Homer e Marge decidono infine di sposarsi.
Prima dell’ultimo racconto, Marge propone frutta come dolce (“sono i dolci della natura!”), riscuotendo scarso successo, e arriva il signor Flanders con un realistico costume con la testa tagliata, con tanto di meccanismo per spruzzare il sangue.
È il turno di Bart: nell’ultimo racconto, poiché per compito ha letto un libro per l’asilo, il ragazzo viene mandato in biblioteca dalla maestra. Scopre una sezione dedicata all’occulto, dove prende un libro di magia nera e inizia a informarsi sugli incantesimi.
A casa, Lisa parla di Palla di neve I, il loro gatto deceduto: Bart suggerisce che un incantesimo del libro potrebbe riportarlo in vita. I due fratelli vanno al cimitero degli animali domestici, dove il ragazzino pronuncia la formula ma rianima accidentalmente le persone defunte del vicino cimitero.
Inizia dunque un’epidemia zombi a Springfield. I Simpson barricano porte e finestre, ma Homer ne dimentica una: da lì irrompono in casa gli zombie. Homer si sacrifica il resto della famiglia, ma gli zombie con un rapido esame decidono che la sua testa è vuota e non vale la pena.
Lisa suggerisce di cercare nella biblioteca della scuola un libro in grado di annullare l’incantesimo, grazie al quale Bart riesce a far tornare gli zombie alle tombe (dopo aver trasformato la sorella in una chiocciola).
Sviluppo
Nell’introduzione Homer si sovrappone al proprio profilo disegnato (risultando più grosso della sagoma): una citazione della sigla di Alfred Hitchcock Presenta, sottolineata anche dal tema musicale. Prosegue l’utilizzo di un filo conduttore tra gli episodi: si tratta ancora una volta dei racconti della famiglia Simpson nella notte di Halloween.
Nella consueta carrellata di lapidi che introduce la puntata, leggiamo quelle di Drexell’s Class (Un professore alle elementari, serie televisiva andata in onda solo nel 1991-1992), di R. Buckminster Fuller, inventore, architetto, designer, filosofo, scrittore e presentatore televisivo, dell’artigianato americano.
Il primo episodio è una parodia sia di Living Doll, 127mo episodio di The Twilight Zone (Ai confini della realtà, prima serie), sia del terzo racconto, Amelia, del film a episodi del 1975 Trilogy of Terror (una bambola rituale si anima e assale le persone). Si ispira inoltre ai franchise Gremlins e Child’s Play (La bambola assassina/Chucky).
Il negoziante che dà la bambola a Homer richiama Mr. Wing del già citato Gremlins, mentre la bambola Krusty agganciata sotto l’auto di Homer è un riferimento alla pellicola Cape Fear – Il promontorio della paura (1962 – remake del 1991). La canzone che sente Marge in attesa di parlare con il servizio clienti della bambola di Krusty è a tema: Everybody Loves a Clown.
King Homer è naturalmente una parodia del film King Kong del 1933, dunque Burns e Smithers riprendono i personaggi di Carl Denham e Jack Driscoll. Come la pellicola, anche l’episodio è in bianco e nero. Il gorilla a più riprese mangia le persone (compresi Smithers e il padre della sposa alle nozze di Homer), spingendo Marge a dirgli di mangiare meno uomini e più verdura.
Il terzo racconto è una parodia de Il ritorno dei morti viventi, film del 1985 di Dan O’Bannon, tratto dall’omonimo romanzo di John Russo che, dopo aver co-sceneggiato La notte dei morti viventi, sciolse il sodalizio con il regista George Romero e mantenne i diritti sullo sfruttamento del termine “morti viventi” nei titoli. Infatti i titoli dei seguiti girati da Romero contengono solo il termine “dead”.
Il titolo del racconto, Dial “Z” for Zombies, richiama quello originale del film Il Delitto Perfetto di Alfred Hitchcock (Dial M for Murder).
Nel corso dell’ultimo episodio, su due lapidi compaiono (scritti in modo impreciso) i nomi di Jay Kogen e Wallace Wolodarsky, tra gli autori della sceneggiatura. Inoltre, mentre prova gli incantesimi, Bart ha sulla testa la copertina del disco Thriller, di Michael Jackson (per molti anni il più venduto del mondo): nel celebre video, l’artista ballava tra gli zombi.
Nel finale i Simpson seduti sul divano si rallegrano per non essere diventati zombi, ma poi nel guardare la TV adottano un comportamento che li ricorda.
Anche il terzo speciale di Halloween regala molto divertimento: particolarmente apprezzati e ricordati negli anni il primo e soprattutto il terzo episodio, di cui resterà celebre la battuta “Era uno zombi?” detta da Homer dopo aver sparato a Flanders.