La paura fa novanta II, trasmesso dalla Fox il 31 ottobre 1991 negli Stati Uniti come The Simpsons’ Halloween Special II o Treehouse of Horror II, è il settimo episodio della terza stagione ed è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1992.
A partire dalla seconda, ogni stagione dei Simpsons ha avuto uno Speciale di Halloween, intitolato La paura fa novanta (in originale Treehouse of horror, dalle case sull’albero dove ad Halloween i ragazzini si raccontano le storie dell’orrore).
La struttura prevede, anziché il racconto di 21-24 minuti delle puntate ordinarie (normalmente diviso in tre “atti” per agevolare l’inserimento di interruzioni pubblicitarie), tre episodi brevi di genere horror/fantascientifico, slegati dalla continuity della serie.
La puntata 3ABF02 è stata scritta da Al Jean, Mike Reiss, Jeff Martin, George Meyer, Sam Simon e John Swartzwelder, la regia è di Jim Reardon.
L’introduzione è simile a quella del primo Treehouse of Horror: si apre con gli avvertimenti di Marge, che sottolinea quanto le storie, rispetto all’anno precedente, saranno ancora più spaventose e ancora meno adatte ai bambini.
Seguono i titoli di testa tra le lapidi: vediamo quelle della mamma di Bambi, di Jim Morrison (naturalmente piena di graffiti), cucina Cajun, Walt Disney (la multinazionale di Topolino non aveva ancora comprato la Fox) nonché una pubblicità dimagrante. Per la prima volta i nomi nei crediti vengono alterati a tema, rendendoli “spaventosi”.
Secco e Patata, bulletti della scuola di Bart, suonano il campanello dei Simpson per chiedere dolcetto o scherzetto: Homer fa notare che sono un po’ cresciuti e non sono neanche travestiti, ma la minaccia del lancio di uova marce lo convince a consegnare i dolcetti (le uova vengono tirate comunque). Marge torna con i tre figli dal giro di Halloween: mentre chiede di mangiare solo alcuni dolciumi e lasciare gli altri per il giorno dopo, i tre si stanno già ingozzando con Homer.
La madre annuncia una notte di incubi, il resto della famiglia la deride ma naturalmente andrà così: il filo conduttore di questo speciale sono proprio gli incubi causati dai dolcetti di Halloween: i Simpson ricevono una zampa di scimmia che può esaudire i desideri, Bart ottiene poteri magici con cui trasforma Homer in un giocattolo a molla, e il signor Burns usa il cervello di Homer per creare un robot.
Trama di The Simpsons – Treehouse of horror II
Lisa sogna di essere in viaggio in Marocco con la famiglia. Su una bancarella, Homer vede una zampa di scimmia: il mercante gli spiega che esaudisce desideri, ma ognuno porta disgrazia. Naturalmente il protagonista compra l’oggetto. Tornati a casa, Bart e Lisa discutono se chiedere occhiali a raggi o la pace nel mondo, Homer reclama la precedenza in quanto adulto, intanto Maggie prende la mano ed esprime un desiderio: un ciuccio nuovo (recapitata con un auto di lusso che per qualche istante illude Homer).
Bart vuole che i Simpson siano ricchi e famosi: la famiglia festeggia in un ristorante di lusso. La fama porta la gente a non poterne più dei Simpson, rappresentati ovunque e utilizzati per qualsiasi prodotto o causa.
Lisa chiede la pace nel mondo: con lo smantellamento di tutte le armi terrestri, gli alieni Kang e Kodos decidono che è il momento di attaccare il pianeta. Invece di provare a rimediare, Homer chiede un panino e, insoddisfatto del gusto, regala la zampa magica a Ned Flanders, perché anche lui abbia le disgrazie legate all’oggetto. Ma il vicino chiede la sparizione degli alieni, diventando un eroe, e trasforma la propria casa in un castello: Homer si pente di aver ceduto la zampa.
Nel secondo episodio, Springfield è agli ordini di Bart, che può leggere il pensiero, trasforma gli altri a suo piacimento e vuole che tutti esprimano solo pensieri felici e soddisfazione per le sue scelte. Viene dunque assecondato dalla famiglia, dalla classe e da tutti i cittadini.
Quando Homer prova a farlo fuori, Bart lo trasforma in un giocattolo a molla. A questo punto Marge convince il ragazzino a farsi vedere dal dottor Monroe: lo psicologo stabilisce che il padre debba colmare il bisogno di attenzione di Bart, passando più tempo con lui (sempre in forma di giocattolo a molla). Soddisfatto, Bart lo riporta nella sua forma normale, ma il lieto fine non sembra gradito al bambino.
Nell’incubo di Homer, Mr. Burns vuole punire i dipendenti fannulloni: licenzia il protagonista e illustra al signor Smithers la sua invenzione, un robot in cui va inserito un cervello umano, per superare la debolezza insita nel corpo dei lavoratori. Per recuperare l’organo, il magnate e il suo assistente vanno di notte nel cimitero, dove trovano Homer, addormentato nella fossa che stava scavando per conto di Willy il giardiniere. Smithers fa presente che non si tratta di un impiegato modello ma, temendo che quel criterio faccia cadere la scelta su di sé, soprassiede.
Con un’operazione in stile Frankenstein, il cervello di Homer viene messo nel robot, ma l’automa manifesta comportamenti e pigrizia simili a quello del protagonista. Burns rinuncia al progetto e, su insistenza di Smithers, rimette il cervello nel corpo di Homer. Infine dà un calcio al robot che gli crolla addosso: in punto di morte, Burns chiede a Smithers di rimediare, innestando la sua testa nel corpo del dipendente: il risveglio di Homer è abbastanza traumatico…
Sviluppo
L’episodio contiene numerosi riferimenti a opere horror e di fantascienza, come Ai confini della realtà, Frankenstein, La moglie di Frankenstein, La cosa con due teste e L’invasione degli ultracorpi.
L’introduzione in questo Treehouse of Horror dei “nomi spaventosi” è diventata una tradizione, interrotta per gli speciali XII e XIII, poi ripristinata a causa delle lamentele degli spettatori. Prosegue anche l’utilizzo di un filo conduttore tra gli episodi, che in questo caso sono gli incubi della famiglia, causati dai troppi dolcetti mangiati.
In apertura di episodio, si vedono passare bambini molti simili ai Peanuts. Quando Marge con i figli rientra dal giro dolcetto o scherzetto, la sua pettinatura richiama quella usata da Elsa Lanchester ne La moglie di Frankenstein (nel caso della signora Simpson, è sufficiente tracciare la riga a zig zag, la chioma è già verticale).
Il primo racconto è in parte ispirato al racconto di The Monkey’s Paw (La mano della scimmia) di W. W. Jacobs e all’episodio di A Small Talent for War della serie televisiva The New Twilight Zone (sequel di quella originale).
Quando i soldati fermano Homer e lo perquisiscono, trovano diversi souvenir nascosti sotto i vestiti e attaccati al corpo: un adesivo “suona se sei marocchino”, un salvadanaio a forma di cammello, sigarette con un cammello disegnato, una tazza con la scritta “io amo Marrakesh”. probabilmente si tratta di un riferimento al film Midnight Express. Homer viene sanzionato con una multa di due dollari americani.
Tra gli esempi che mostrano quanto i Simpson siano diventati popolari grazie al desiderio espresso da Bart (probabilmente alludendo anche alla popolarità del cartone nel mondo reale), c’è un cartellone pubblicitario con il ragazzino che dice “Prendi una mammografia, uomo!”, che fa la parodia della frase tipica di Bart, “Don’t have a cow, man” (“non avere una mucca, amico!”, adattata in italiano “Non farti infartare”).
Il secondo incubo è ispirato all’episodio It’s a Good Life della serie televisiva The Twilight Zone (Ai confini delle realtà), che era stato ripreso anche nell’ultimo segmento del film del 1983 Twilight Zone: The Movie, che vedeva tra il cast Nancy Cartwright, doppiatrice di Bart, al suo esordio in un lungometraggio. Bart trasforma il gatto in un modo che ricorda la mutazione di Daffy Duck operata da una strega in A-Haunting We Will Go.
La trasformazione di Jasper in un cane riprende una scena del film del 1978 L’invasione degli ultracorpi, mentre la sequenza in cui Homer, in formato giocattolo a molla, passa del tempo con Bart, omaggia una vecchia “pubblicità progresso” (annuncio di servizio pubblico) contro il fumo, riprendendone anche la musica.
Il terzo episodio omaggia diverse opere legate a Frankenstein, compreso probabilmente Frankenstein Jr (difficile in alcuni casi distinguere la fonte di alcuni riferimenti tra i classici e la parodia di Mel Brooks). Quando Burns e Smithers arrivano al laboratorio per mettere il cervello di Homer nel robot, l’atmosfera si fa più inquietante, sia per alcuni dettagli più gore che splatter (parti di corpo di Homer, ma niente sangue), sia per alcuni accorgimenti di disegno e animazione, come versioni concave e convesse dei due “scienziati”.
Il terzo racconto omaggia anche il Mago di Oz: mentre rimuove il cervello di Homer, Burns canta la melodia di “If I Only Had a Brain” (cantata dallo Spaventapasseri nella pellicola). Lo stesso Montgomery si appella al robot usando una frase piena di allitterazioni che richiama quella del film: “clinking, clattering cacophony of caliginous cogs and camshafts” (“You clinking, clanking, clattering collection of caliginous junk!”). Il finale è un riferimento al film del 1972 La cosa con due teste.
Il disegno è migliorato rispetto alla stagione precedente, anche se forse la puntata di esordio degli speciali di Halloween aveva una maggiore inventiva. Ciò non toglie che si tratti di una puntata molto divertente, anche a 30 anni dalla prima trasmissione.