Rieccoci al nostro appuntamento con la rubrica Otakult, questa volta viene dedicata all’opera Bastard! L’opera edita dalla compianta Granata Press, esce nel 1993, quando la casa editrice decise di pubblicare un manga fantasy.
L’opera è ambientata in un futuro in cui la civiltà umana, decaduta circa 400 anni prima, è regredita a una sorta di Medioevo. Tale stato ha condotto la popolazione a lottare strenuamente per sopravvivere. Inoltre l’elemento peculiare consiste nell’esistenza di elementi magici e creature mostruose come draghi o troll. In questo contesto un potente stregone guerriero, dal nome Dark Schneider, era stato sconfitto dal guerriero Lars Ulu e dal sacerdote Geo Nort Sort del Regno di Meta-Likana e confinato nel corpo di un bambino di nome Rusie Renren.
Bastard è dunque ambientato in un regno perennemente sotto attacco. La ragione delle continue schermaglie sono i quattro (ex) generali di Dark Schneider. Gara, il signore dei ninja, Arshes Ney, guerriera mezza-elfa che esperta nelle magie del fulmine ed ex amante di Dark, Kall Su, potente mago addestrato da Dark nelle magie dei ghiacci e Abigal, che padroneggia magie delle tenebra, sono intenzionati a rimuovere i sigilli che imprigionano il Dio distruttore Anslasax.
Lo scopo finale della lotta è il risveglio del dio distruttore per sfruttare il suo potere e di conseguenza dominare il mondo.
Tuttavia una sera il regno è sotto attacco da parte di una potente armata ed è sull’orlo di una pesante sconfitta; così l’unico modo per salvarsi è risvegliare il potente stregone imprigionato 15 anni prima.
Credendo di poter salvare il regno Tia Nort Yoko, la bellissima figlia del sacerdote che lo aveva sconfitto, risveglia Dark Schneider attraverso un sortilegio. Dark Schneider a questo punto è “buono”, conserva sì la sua indole un po’ crudele e perversa, ma è dalla parte del regno di Meta Likana, perché diventato molto più umano dopo essersi incarnato in un ragazzino e soprattutto molto attratto dall’avvenente Yoko tanto da prenderne le parti.
Lo stregone protagonista di Bastard dunque in maniera graduale combatte tutti i suoi vecchi compagni fino a quando non si svela la vera natura del potente Dio Distruttore che tanto ci tenevano a risvegliare.
L’origine di Bastard e il suo futuro
La storia in un primo momento è molto bella ed appassionante, i combattimenti frequenti, pieni di duelli e di scontri fra stregoni.
Dal punto di vista della caratterizzazione i personaggi sono piuttosto ben delineati.
Strutturalmente la tipizzazione risulta fuori dall’ordinario, infatti molti elementi risultano anomali e ricercati nei minimi particolari.
Il rapporto con il protagonista risulta spesso ambivalente ed è dunque capace di suscitare nel lettore una certa empatia. Un ulteriore elemento di interesse è la presenza di alcune gag che risultano veramente spiritose e divertenti.
La vera forza che caratterizza Dark Schneider però è la sua complessità, poiché egli é uno di quei personaggi forse stereotipati all’inverosimile, che subito o si apprezzano o si odiano, ma di grandissimo spessore e personalità.
Lo stregone di Bastard a tratti sembra soltanto un ragazzino, con oltre 400 anni. Egli è indisciplinato ed adora un po’ troppo allungare le mani ed usare un linguaggio scurrile. Tuttavia riesce comunque a stupire dimostrando a tratti grande coraggio e grande generosità verso i suoi amici.
L’autore di Bastard è Kazushi Hagiwara, collaboratore di Izumi Matsumoto; pertanto, soprattutto all’inizio, si nota molto nel suo stile di disegno l’influenza del maestro. Inoltre l’autore e i suoi collaboratori dello studio Loud Scholl fanno tantissimo uso della retinatura. Nonostante qualche imperfezione però nelle anatomie è comunque piuttosto curato e tende a migliorare notevolmente nel corso dell’opera.
La prima pubblicazione di questo manga risale a fine 1993 da G.P., che pubblicò i primi tredici volumi, prima di chiudere i battenti nella metà del 1995. Soltanto nel 1998, quando Marvel/Panini decise di ripubblicarlo da capo, fu possibile continuare la lettura dell’opera.
Così dopo tanta attesa siamo rimasti immensamente delusi rendendoci conto che la parte migliore dell’opera l’aveva già pubblicata Granata!
I nuovi volumi risultano apprezzabili per i grandi colpi di scena, tuttavia la storia aveva sempre più perso consistenza. Il filo rosso della trama si era perso. Infatti molti personaggi erano usciti di scena in maniera troppo frettolosa e lo stile grafico si era fatto sì più curato, ma a parte i protagonisti molti personaggi si facevano fatica a riconoscere.
Il punto negativo dell’opera di Bastard è che l’autore abbia esaurito sia le energie che la vena creativa.
Sono curioso di sapere quanti seguono ancora quest’opera, diccelo nei commenti!