“….I pugni del capitano Nemo si strinsero e due lacrime spuntarono in quegli occhi che non avrei mai creduto capaci di piangere.” (Ventimila leghe sotto i mari – Jules Verne)
Oggi parleremo di una piccola perla, una di quelle comete, meteore che ogni tanto appiano luminose nel cielo e che ricorderemo per sempre, un gioiellino dell’animazione nipponica: Nadia – Il mistero della pietra azzurra (ふしぎの海のナディア Fushigi no umi no Nadia, lett. “Nadia dei mari delle meraviglie”). Noto anche col sottotitolo internazionale The Secret of Blue Water, è una serie anime a episodi prodotta dallo studio Gainax e diretta da Hideaki Anno, alla sua prima esperienza da regista per una serie televisiva.
Titolo originale: Fushigi no Umi no NadiaRegia: Hideaki Anno
Soggetto: Hayao Miyazaki (non accreditato)Sceneggiatura: Shigeru MorikawaCharacter Design: Yoshiyuki Sadamoto
Mechanical Design: Hideaki Anno, Shoichi MasuoMusiche: Shiro Sagisu
Studio: GAINAX, TOHO
Formato: serie televisiva di 39 episodi
Anni di trasmissione: 1990 – 1991
Trama
Ispirata da un soggetto originale di Hayao Miyazaki, la storia è liberamente tratta dai romanzi di Jules Verne, soprattutto: Ventimila leghe sotto i mari, Cinque settimane in pallone e L’isola misteriosa. Commissionato dal network televisivo NHK, la produzione dell’anime venne affidata all’allora emergente studio Gainax che si era fatto apprezzare con le sue prime opere.
La serie è stata trasmessa in Giappone dal 13 aprile 1990 al 12 aprile 1991 su NHK per un totale di 39 episodi. L’edizione italiana debuttò nel luglio 1991 su Italia 1 in una versione lievemente censurata e adattata (un episodio manca completamente ed è il 34 perché sostanzialmente è un episodio musicale) dal titolo “Il mistero della pietra azzurra e venne replicata in varie programmazioni successive sui canali Fininvest.
Correva l’anno 1889. Molte navi affondarono misteriosamente negli oceani. Tra la gente comune si sparse la voce di un mostro marino risvegliatosi dal suo antico sonno, mentre i capi di stato presero ad accusarsi l’un l’altro di far uso di nuove armi. La tensione internazionale crebbe. In quell’epoca, il mondo stava vivendo il più straordinario sviluppo tecnologico e scientifico dai tempi della Rivoluzione Industriale, mentre le Grandi Potenze si scontravano senza sosta per il dominio coloniale di Asia e Africa. Così, alla fine del XIX secolo, la civiltà era al suo apice, ma gli uomini guardavano con ansia crescente l’avvicinarsi di un conflitto mondiale.
La storia comincia nel 1889 nel periodo della “Belle Époque”. Periodo storico caratterizzato da grandi innovazioni scientifiche. In questo contesto facciamo la conoscenza di Jean Luc Lartigue, quattordicenne geniale e inventore, grande appassionato di invenzioni, recatosi a Parigi con lo zio per vedere l’esposizione universale e per partecipare a una gara di volo. Qui incontrerà una ragazza di nome Nadia, della quale si innamorerà subito, e che cercherà poi di salvare da un trio di furfanti interessati a rubarle la pietra azzurra che porta al collo e di cui nemmeno lei conosce veramente le origini.
Jean e Nadia vivranno un viaggio che cambierà per sempre la loro vita, incontreranno il capitano Nemo a bordo del futuristico sommergibile Nautilus, il quale si trova in lotta con lo spietato Gargoyle (il vero antagonista), intenzionato a conquistare il mondo recuperando antiche tecnologie.
Per Nadia inizia un viaggio in compagnia di tutti i suoi amici, ma soprattutto ha inizio un momento per lei di grande riflessione e cambiamento interiore. Lentamente comincerà a capire sempre più dettagli sulla sua vita, sulle sue misteriose origini e sullo strano legame che ha con il capitano Nemo. Un legame importante che verrà svelato, in ogni dettaglio nel finale della serie.
Nadia entra così nel cuore dei fans giapponesi prima e di quelli italiani poi.
Nadia infatti fu la prima eroina a scalzare Nausicaä, popolare personaggio creato da Hayao Miyazaki, dal primo posto nel sondaggio mensile sui personaggi femminili di anime e manga più amati dal pubblico giapponese condotto dalla rivista Animage.
Il Finale epico
Dopo un periodo di episodi con un calo vistoso delle animazioni, e forse un allontanamento dal climax generale, gli ultimi episodi tornano con una “esplosività” come i primi episodi e si svela il vero “mistero” della pietra azzurra.
Lo scoprirà Nadia, quando realizzerà di essere in realtà la principessa di Neo-Atlantide, detentrice di un terribile amuleto. La pietra infatti è destinata a distruggere l’umanità. Ben presto realizzerà che l’imperatore è in realtà suo fratello maggiore: entrambi sono figli del Capitano Nemo, antico Re della perduta civiltà di Tartesso, distrutta 14 anni prima dallo stesso Nemo per evitare che il colpo di stato effettuato dal primo ministro Nemesis Ra Algol (poi ribattezzatosi Gargoyle) portasse all’attivazione della Torre di Babele e, quindi, alla dominazione della Terra. Gargoyle (che è umano e non atlantideo) morirà per mano della pietra stessa e tutti i membri del Nautilus si salveranno grazie al capitano Nemo, che sacrificherà la sua vita per permettere la fuga dei suoi amici.
Nel 1902, dodici anni dopo gli ultimi avvenimenti, Marie, ormai adulta, racconta cosa è avvenuto ai protagonisti dopo il termine della storia: il Nuovo Nautilus è stato fatto affondare al largo del Giappone e l’equipaggio si è sciolto; Echo e Icolina si sono fidanzati; Electra alleva da sola il bambino che ha avuto con il capitano Nemo; Jean e Nadia si sono sposati cinque anni prima, nel 1897 e vivono a Le Havre, Nadia è diventata madre e continua ad essere vegetariana; Grandis è ancora circondata da mille spasimanti, ma continua a cercare il “vero amore”; Hanson dopo aver fondato una società automobilistica, è diventato l’uomo più ricco del mondo, ma non si è mai sposato; Ayrton, che era veramente conte, ha ereditato le ricche proprietà della sua famiglia; Sanson e Marie si sono sposati e l’anno seguente la ragazza diventerà madre.