Rave- The Groove Adventure è la serie d’esordio di Hiro Mashima, pubblicata a partire dal 1999 sulla rivista Weekly Shonen Magazine di Kodansha fino al 2005. In Italia la serie è stata pubblicata dalla casa editrice Star Comics dal 2004. In totale la serie conta di 35 volumi, che hanno ispirato anche una serie anime nota ai più come Rave Master e composta da 51 episodi. La produzione era stata affidata allo Studio Deen ed è ancora attualmente inedita in Italia.
Un episodio crossover con l’altra opera di Mashima, Fairy Tail, è stata prodotta in collaborazione tra A-1 Pictures e Satelight con il titolo Fairy Tail x Rave e pubblicato nel 2013.
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La trama di Rave – The Groove Adventure
Nell’anno 0015 Holy Bring combatté per la prima volta Dark Bring, che minacciava di distruggere il mondo. Shiva, il primo Rave Master, riuscì a sconfiggerlo grazie a Rave alla spada Ten Commandments, non riuscendo però a distruggerla del tutto. L’esplosione di Dark Bring distrusse un decimo del mondo e frammentò Rave in cinque parti che si sparsero per il pianeta. Shiba riuscì a recuperare un solo frammento e per tutta la vita si occuperà di cercare i frammenti perduti.
Cinquant’anni dopo sull’isola di Garage Haru Glory pesca accidentalmente Plue, una strana creatura che si rivela messaggero di Rave; quello stesso giorno incontra Shiba e lo aiuta a sconfiggere un emissario di Demon Card, un’organizzazione che sfrutta i poteri di Dark Bring per controllare il mondo e vuole rubare allo spadaccino il frammento di Rave. Durante il combattimento Haru scopre di essere stato designato come nuovo Rave Master e accompagnato da Plue si vedrà costretto a mettersi in viaggio alla ricerca degli altri quattro frammenti di Rave. A lui si uniranno Ellie e Musica, che lo aiuteranno a combattere Demon Card.
Un’analisi dell’opera
Rave è un classico shonen che si rifà ai più noti Dragon Ball e One Piece e sfrutta una trama semplice e molto classica che forse non riesce a coinvolgere il pubblico più adulto. Nonostante i personaggi si rifacciano a certi stereotipi del mondo di manga e anime, Rave rimane comunque una buona lettura, mischiando le battaglie serie alle gag divertenti come ancora oggi è d’uso a Mashima.
Alla fin fine i personaggi risultano ben caratterizzati, anche se i temi che vorrebbe trattare risultano piuttosto superficiali e spensierati, abbassando irrimediabilmente il target di riferimento. I disegni sono certo uno dei suoi punti di forza, anche se rivelano ancora l’acerbità dell’autore che si trova di fronte alla sua prima serializzazione. L’ispirazione per la creazione di questo manga sembra provenire quasi certamente dai videogiochi GDR come Final Fantasy, colmi di elementi fantasy e con qualche elemento preso dalla modernità.
L’adattamento anime non arriva alla fine della storia ed è considerato qualitativamente inferiore al manga e ricorre all’utilizzo della CGI, che non viene sfruttata al meglio. Purtroppo l’animazione è un po’ sotto la media, con un uso dei colori che non è proprio il massimo. Le colonne sonore rimangono abbastanza nella media.