Non è propriamente facile iniziare a parlare adesso di Oshi no Ko, un’opera che per quattro anni ha mostrato il lato oscuro del mondo dello spettacolo. E ancora più difficile è farlo adesso che la storia è finita in un modo anche alquanto tragico.
Con 166 capitoli si è conclusa un’opera di Aka Akasaka che ha appassionato ma anche fortemente deluso i suoi lettori.
Per chiunque non vorrei sapere spoiler sul finale o sul capitoli ancora non idditi in Italia, è meglio che non proceda oltre l’introduzione di questo articolo.
Cosa accade alla fine di Oshi no Ko
L’ultimo capitolo è una narrazione esterna da parte di un altro personaggio della serie alquanto importante (Kana Arima). Dopo la morte di Aqua, avvenuta principalmente per suicidio in modo tale che Ruby non venisse considerata la sorella di un assassino, e dopo la morte del padre biologico dei gemelli avvenuta grazie ad Aqua stesso, la ragazza si ritrova completamente da sola, anche se le rimangono accanto le persone che in realtà erano accanto a sua madre, come la manager e l’ex produttore di Ai.
Si vede un breve time skip nel quale Ruby e Mem-cho continuano la loro attività da idol, con altre due ragazze che si uniscono al gruppo, e Kana Arima che invece ha lasciato per continuare a dedicarsi alla recitazione.
La scena finale riprende il finale del primo volume e si vede Ruby che esce di casa salutando la foto di Ai e Aqua, dicendo che anche se è costretta a mentire per il suo lavoro è quello che le piace fare.
Le reazioni dei fan
Questo finale è stato aspramente criticato dalla maggior parte dei fan, alcuni dei quali hanno addirittura bruciato i volumi dell’opera.
Un’analisi più approfondita rivela che molte cose presenti nel manga alla fine si sono rivelate inutili, a partire da Kana Arima, che diventa un personaggio secondario nella storia. Per non parlare delle numerose cose senza senso come il fatto che Aqua sia andate a parlare con la mamma di Ai ma che quella parte estremamente drammatica non abbia avuto alcun senso nella storia.
Già che ho fatto infuriare moltissimi lettori è stata l’interpretazione del finale come una mera vendetta da parte dell’autore principale della storia, il quale all’inizio dell’anno ha dovuto interrompere una delle opere alle quali lavorava, presumibilmente per lo scarso interesse da parte dei lettori. Questa cosa ovviamente non è confermata da nessuno, ma in molti hanno notato un peggioramento della trama proprio a partire dall’inizio dell’anno che coincide con l’interruzione forzata dell’altra serie.
Altri invece ipotizzano sia stata la noia di Akasaka a portare ad un finale accelerato e soprattutto con moltissimi buchi di trama. Mentre il disegnatore ha affermato di aver lavorato per questo periodo solo ed esclusivamente su Oshi no Ko, Akasaka ha già un’altra opera in produzione, per non parlare di quella nuovissima che verrà pubblicata in primavera.
E inutile dire che con un autore così inaffidabile, sono molti i lettori che hanno deciso di non leggere più nessuna delle sue opere, perché non importa quanto sia bella la trama lo sviluppo, se non ve lo accompagnato da un finale altrettanto bello non è qualcosa che vale la pena leggere.