Anche oggi torniamo con una nuova recensione anime! Ma prima di iniziare, potrebbero interessarvi le recensioni di:
Come da titolo, in questo articolo sarà possibile leggere la recensione dell’anime Orange, una riproduzione alquanto fedele dell’opera manga. Il manga è stato disegnato da Ichigo Takano e in Italia è edito dalla Flashbook. In Giappone, la serie è stata pubblicata tra il marzo 2012 e il mese di agosto 2015. Sempre nel 2015, la serie ha ottenuto un film, mentre l’anime è stato mandato in onda tra il 3 luglio 2016 e il 25 settembre 2016. L’opera ha anche inspirato uno spinoff la cui serializzazione è iniziata nel mese di marzo 2016.
La trama di Orange
All’inizio dell’anno scolastico del sedicesimo anno di età, la liceale Naho Takamiya riceve una lettera che sembra provenire dalla sé stessa del futuro. Nella lettera, sono riportati tutti gli eventi di quel giorno (e di molti giorni successivi), incluso il nome del nuovo studente, Kakeru Naruse. Nella lunga lettera a lei recapitata, la Naho del presente legge che quella del futuro ha numerosi rimpianti, incluso quello di non essere riuscita a impedire la morte di Kakeru. Desiderio della Naho del futuro è quello di salvare il ragazzo dalla morte, riuscendo così da appianare i suoi sensi di colpa.
Struttura dell’opera Orange
Il manga si compone di un totale di 6 volumi, mentre l’opera animata si compone di 13 episodi. È stato recentemente annunciato (il 22 agosto 2019), che la serie sarà dotata di un settimo volume, che conterrà il vero finale dell’opera.
La storia dell’anime è abbastanza lineare, e sostanzialmente segue la vite non solo di Naho, ma anche dei suoi amici, seppur in un senso molto più marginale rispetto a Naho. È abbastanza facile capire i sentimenti che legano i vari personaggi, specialmente quelli di Suwa, uno dei ragazzi nel gruppo.
Impressioni personali su Orange
Questa sezione conterrà degli spoiler, che verranno accuratamente segnalati, per tutti coloro che non conoscono l’opera e vogliono vederla, senza sapere quello che potrebbe accadere.
La grafica
Iniziamo con il tratto grafico, che sinceramente mi piace. È un tratto molto semplice, pulito e che rende facile la distinzione tra i vari personaggi. È bello vedere la contrapposizione tra i personaggi del presente, ancora simili a bambini, e quelli del futuro, degli adulti con un tratto decisamente diverso.
La storia
Passiamo alla storia: come idea, la storia mi è piaciuta fin dal principio, con quell’alone di mistero che rimane per quasi tutta la serie e la contrapposizione del gruppo tra presente e futuro. Altro elemento interessante è stato lo sviluppo della storia, in quanto nel futuro si inizia leggermente prima dell’inizio della storia nel presente, con i ragazzi che iniziano a pensare a un modo per salvare il loro amico.
I rapporti interpersonali
Ciò che ho apprezzato molto di meno è stato lo sviluppo vero e proprio della storia (questa sezione contiene spoiler): la storia sostanzialmente contiene il classico triangolo amoroso tra Naho, la protagonista, Suwa, un suo compagno di classe e uno dei ragazzi coinvolti nel salvataggio di Kakeru, e Kakeru stesso. Se nel futuro Naho e Suwa si sposano e hanno un bambino (seppur sembra che Naho nutra in qualche modo dei sentimenti per Kakeru), nel presente Suwa, seppur sia consapevole del fatto che verrebbe ricambiato, decide deliberatamente di non confessare i suoi sentimenti, evitando anche un episodio che secondo la Naho del futuro era stato fondamentale per lo sviluppo della loro relazione. Alla fine, Naho e Kakeru del presente non si mettono propriamente insieme, ma sembra che provino dei sentimenti reciproci l’uno per l’altro. Sarà perché Suwa mi piaceva, ma questo eccessivo senso di sacrificio del proprio futuro e della propria felicità è qualcosa che non sono mai riuscita a digerire, nonostante siano passati anni dalla fine della serie.
Se, per caso, voleste acquistare il manga, troverete i volumi a partire da questo link