Avvertenza, questo articolo riprende gli avvenimenti più recenti riguardo alla versione manga di One Punch Man, se segui soltanto l’anime o sei rimasto molto indietro con il manga stesso, si consiglia di non proseguire con la lettura
Tenendo fede allo stile classico di One Punch Man, sconfitto un nemico è già ora di affrontarne un altro. D’altra parte è dall’inizio della serie che la veggente, con il suo ultimo respiro, aveva predetto una catastrofe che metterà in pericolo tutto il pianeta, ma fino a questo momento le minacce sventate sono ormai impossibili da contare.
Di certo il nemico principale dell’ultimo arco narrativo può essere considerato Garo, un essere capace di migliorare le proprie capacità grazie a un’irresistibile forza di volontà, prestanza fisica fuori dal comune e anche qualche aiutino esterno, come si scopre verso la conclusione. Di certo l’associazione che raccoglieva i mostri ha provocato danni incalcolabili agli abitanti del Giappone, ma come riusciamo a vedere nei capitoli che mettono in scena il combattimento finale, nessun mostro può competere con Garo, il mostro umano.
Proprio dalle ceneri dell’associazione dei mostri però, arriva un nuovo grande pericolo, che il nostro Saitama si troverà sicuramente a fronteggiare, con la solita disinvoltura.
https://twitter.com/Everything_OPM/status/1653788450238152706
In questa nuova fase vedremo la difficile gestione dei rapporti tra esseri umani con diverse capacità. Nonostante la minaccia rappresentata dai mostri infatti, il nemico più pericoloso è sempre l’uomo.
Nei capitoli tra il 170 e il 180 abbiamo potuto osservare una certa tranquillità, ma si tratta solo della quiete prima della tempesta. Non per niente questa volta al centro della scena ci sarà anche Tatsumaki, numero due dell’associazione degli eroi, fino a questo momento rimasta in disparte. La breve schermaglia tra lei e Saitama fa presagire l’inizio di una fase un po’ più seria delle precedenti, in cui ci sarà bisogno delle energie di tutti per un livello di difficoltà del tutto nuovo.