Nel pieno dell’arco narrativo di Elbaf, One Piece continua a svelare tasselli fondamentali della sua mitologia. Dopo rivelazioni su Vegapunk, i Cavalieri Sacri e l’antico murale dell’isola dei giganti, l’ultimo capitolo ha finalmente sciolto un mistero rimasto in sospeso da tempo: il destino di Big Mom. Dopo il suo scontro con Law e Kid a Wano, la sua sorte era rimasta ambigua. Ora, però, sembrano esserci prove concrete della sua morte.

Il potere della Soul-Soul Fruit non è più un indizio affidabile
Nel capitolo 1145 di One Piece, Goldberg – uno dei nuovi personaggi introdotti a Elbaf – rivela che il suo scudo è in realtà un homie, ovvero un oggetto animato grazie ai poteri del Soul-Soul Fruit. Tuttavia, specifica che il suo scudo è stato creato molti anni fa, durante una spedizione di suo padre per affrontare Big Mom. Questo porta a una rivelazione importante: non è stata Big Mom a dare vita allo scudo, ma probabilmente Mother Carmel, che possedeva il frutto prima di lei.

Questa informazione cambia completamente la percezione dei fan. Fino a ora, si credeva che Big Mom fosse ancora viva perché Zeus, anch’esso un homie, continuava a esistere. Ma se lo scudo di Goldberg è ancora attivo nonostante la morte certa di Mother Carmel, allora anche Zeus può sopravvivere alla scomparsa del suo creatore, rendendo inutile il suo stato attuale come prova della sopravvivenza di Big Mom.
La caduta nella lava non era bastata a convincere i fan
Durante l’arco di Wano, Big Mom e Kaido erano precipitati in una vasca di magma dopo la loro sconfitta. Tuttavia, l’opera di Eiichiro Oda è famosa per i suoi falsi cliffhanger, e molti fan si erano rifiutati di credere che due figure così potenti potessero essere davvero morte in modo tanto ambiguo. L’esistenza continua di Zeus sembrava essere la conferma definitiva che Big Mom fosse ancora viva.
Il nuovo capitolo, però, capovolge questa teoria. Dimostra che i poteri della Soul-Soul Fruit possono persistere dopo la morte dell’utilizzatore, rendendo irrilevante la presenza di Zeus nel determinare lo stato vitale di Big Mom.
Una morte che risale a Elbaf, 63 anni fa?
L’incidente a cui Goldberg si riferisce è con ogni probabilità quello del Festival del Solstizio d’Inverno, già narrato nel capitolo 866. In quell’occasione, una giovanissima Big Mom, in preda alla fame per la mancanza dei semla, devastò un villaggio di Elbaf e uccise l’eroe dei giganti Jorul. Questo evento segnò la rottura definitiva tra lei e la popolazione dell’isola, oltre a portare alla misteriosa scomparsa di Mother Carmel.

Ora scopriamo che quella spedizione aveva un obiettivo preciso: fermare Big Mom. Goldberg lascia intendere che quell’evento segnò anche la creazione dello scudo-homie e, forse, la fine definitiva dell’imperatrice, molto tempo prima di quanto immaginato.
Nami può tenersi Zeus
Con la conferma indiretta della morte di Big Mom, Nami può ufficialmente considerare Zeus un alleato definitivo. Senza più un legame con la sua creatrice, il piccolo homie elettrico è ora completamente fedele alla navigatrice della ciurma di Cappello di Paglia, un vantaggio notevole in vista delle battaglie decisive della saga finale.

Il capitolo 1145 non mostra direttamente la morte di Big Mom, ma lega tutti gli indizi finora lasciati in sospeso in un’unica verità coerente. Dopo anni di ambiguità in One Piece, l’epopea di Charlotte Linlin sembra essere davvero giunta al termine.