Lo studio dietro One Piece e Dragon Ball, insieme a molte altre serie classiche, Toei Animation è il più antico studio di animazione del Giappone. Precedentemente noto come Japan Animated Films dalla sua fondazione nel 1948 fino al 1956, Toei ha creato il primo film anime a colori, Hakujaden (La leggenda del serpente bianco), nel 1958. Ancora oggi è uno degli studi più grandi del paese, ma non è nuovo alle controversie. I fan di Dragon Ball sono stati delusi dal marketing poco efficace di Daima e dai lunghi tempi di produzione. I fan di One Piece, invece, lamentano il ritmo lento e diverse modifiche rispetto al manga.

Tuttavia, questa volta è il possibile utilizzo dell’intelligenza artificiale a creare scompiglio sui social media, con tutti preoccupati per il destino dei propri anime preferiti. Sebbene alcuni parlino a favore dell’uso dell’AI nell’animazione, la maggioranza dei fan preferisce ancora le sequenze disegnate a mano. Uno dei motivi per cui l’anime è così amato a livello globale è proprio per i frame artigianali ricchi di talento. Negli ultimi anni, l’AI sta avanzando rapidamente e molte persone non sono pronte ad accettare questo cambiamento. Insieme a Kodansha, Toei e alcune banche giapponesi hanno investito in Preferred Networks, Inc. (PFN), una compagnia tecnologica giapponese che sviluppa modelli di AI generativa e soluzioni basate su intelligenza artificiale.
Anche un animatore di One Piece è confuso dall’investimento improvviso
Secondo il sito ufficiale di PFN, Kiichiro Yamada, direttore senior di Toei Animation, ha sostenuto la combinazione tra l’esperienza nella produzione anime e le nuove tecnologie, ritenendo che questo contribuirà allo sviluppo complessivo dell’industria anime giapponese.
Non è passato molto tempo prima che la dichiarazione iniziasse a circolare sui social media. Considerando l’eredità di Toei, non sarebbe sorprendente se altri studi seguissero presto lo stesso esempio. Animatori e mangaka lavorano spesso per lunghe ore, affrontando difficoltà nel mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata, motivo per cui alcune persone vedono positivamente l’uso dell’AI.
Anche se è comprensibile che i fan si lamentino della situazione, Toei non ha ancora confermato in che modo intende integrare l’AI nei propri processi produttivi. Lo studio è pieno di artisti talentuosi, rispettati per la loro passione e dedizione al lavoro. Molti fan ritengono che neppure gli animatori sarebbero a proprio agio nell’utilizzare l’AI per creare storyboard.
Nel pieno della controversia, il noto animatore di One Piece Vincent Chansard, parte fondamentale del team sin dalla saga del Paese di Wano, ha dichiarato: “Ho parlato con tutti quelli che conosco riguardo questa faccenda dell’AI, ma sembra che siano confusi quanto me. Al momento sembra solo una dichiarazione esagerata e scollegata, tipo ‘guardate come siamo un’azienda innovativa’, rivolta agli azionisti, senza alcun cambiamento concreto nella produzione reale.”
Quando un fan ha detto di sperare che Toei non utilizzi l’AI per One Piece, Vincent ha risposto: “Se è questo che ti preoccupa, al momento non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma l’azienda è grande e non so cosa accada in tutti i team; continuo a tenermi aggiornato.”
Sebbene la risposta dell’animatore non garantisca che lo studio non userà l’AI per gli storyboard, il fatto che il team non sia stato informato neppure dopo un annuncio così importante suggerisce che, per ora, non ci sia motivo di preoccuparsi. L’anime è attualmente focalizzato sull’Arco dell’Incidente di Egghead e continuerà a offrire episodi visivamente straordinari.