Il capitolo 1156 di One Piece continua a rivelare i piani ambiziosi di Rocks D. Xebec, il pirata che osò sfidare apertamente il Governo Mondiale circa quarant’anni prima degli eventi attuali. Dopo aver mostrato la sua opposizione a Imu-sama, l’enigmatico sovrano del Trono Vuoto, il manga si concentra ora sulle strategie di Xebec per attaccare direttamente Mary Geoise, la Terra Santa dei Draghi Celesti.

Il capitolo conferma che al centro di questo piano c’erano due Frutti del Diavolo leggendari, avvolti nel mistero ma dotati di poteri immensi. Durante una riunione con il suo equipaggio a Hachinosu, Xebec ha parlato chiaramente: per compiere la sua rivoluzione servivano quei due frutti. Uno si trovava a Elbaf, e Xebec sperava che il Re Harald lo mangiasse, ritenendolo l’unico in grado di sbloccarne il vero potenziale.
Il primo Frutto: Hito Hito no Mi Modello Nika, la chiave della libertà
Tutti gli indizi portano a pensare che uno dei frutti desiderati da Xebec fosse proprio il leggendario Hito Hito no Mi, Modello: Nika – il Frutto del Diavolo che Monkey D. Luffy ha inconsapevolmente mangiato, trasformandosi nel “Dio del Sole”, simbolo di liberazione assoluta e caos gioioso.
Secondo le leggende di Elbaf, un frutto mitico veniva custodito da generazioni. Il figlio del re, Loki, fu accusato di aver ucciso suo padre per impadronirsi di quel potere, circa 14 anni prima della narrazione attuale. Poco dopo, il Governo Mondiale si ritrovò “casualmente” in possesso del frutto, custodito su una nave attaccata successivamente dalla ciurma dei Pirati di Shanks il Rosso, che lo rubarono.
Coincidenza? Forse no. Il legame con il Model Nika è rafforzato anche da un gioco di parole con il numero del capitolo: 1156 può essere letto in giapponese come “Go-Mu”, ovvero Gomu-Gomu no Mi, il nome con cui il Governo ha camuffato il vero potere del Frutto di Luffy per secoli.
Xebec sperava che Harald, con la sua forza fisica e il suo Haki sovrumano, potesse risvegliare quel potere e usarlo per abbattere l’ordine mondiale.
Il secondo Frutto: Yami Yami no Mi, il Frutto delle Tenebre
Il secondo Frutto probabilmente era il Yami Yami no Mi, già noto ai fan come Frutto delle Tenebre, oggi nelle mani di Marshall D. Teach (Barbanera). Questo frutto permette di controllare le tenebre e annullare i poteri degli altri Frutti del Diavolo al contatto fisico, rendendolo uno dei più temibili dell’intera serie.
La particolarità? A differenza di altri Frutti di tipo Logia, non rende intangibili, esponendo l’utente ai colpi. Tuttavia, i vantaggi compensano ampiamente lo svantaggio: l’utilizzatore può creare vortici oscuri, buchi neri e divorare gli attacchi nemici.
Secondo l’articolo, Barbanera sarebbe il figlio di Xebec, e avrebbe ereditato non solo la volontà, ma anche il sogno del padre: conquistare il mondo sfruttando poteri eccezionali.
Xebec, quindi, voleva combinare due forze opposte:
- Il Model Nika, simbolo di libertà, caos e gioia;
- Il Yami Yami no Mi, incarnazione di oscurità, dominio e annullamento.
Teorie alternative: frutti nordici e il risveglio del Ragnarok
Alcune teorie ipotizzano che il frutto custodito a Elbaf potesse essere legato alla mitologia norrena, fonte d’ispirazione evidente per l’isola dei giganti. Possibile quindi un Mythical Zoan ispirato a Jörmungandr, il serpente che scatena il Ragnarok: distruzione e rinascita del mondo.
Altri invece parlano del Gura Gura no Mi, il Frutto del Terremoto, capace di creare onde sismiche devastanti. Xebec avrebbe potuto usarlo per distruggere letteralmente il “forziere” di Davy Jones, figura mitologica che venerava come divinità, forse prigioniero nelle profondità del mare a causa di Imu.
One Piece: un sogno impossibile, ma non per Barbanera
Xebec non era un semplice pirata: era un rivoluzionario con mezzi distruttivi, determinato a sconfiggere i potenti dell’alto e rimodellare il mondo a sua immagine. Non cercava frutti qualunque: voleva i due Frutti più pericolosi e leggendari di tutti, strumenti capaci di sovvertire l’ordine millenario.
E mentre Luffy rappresenta la liberazione e la speranza, Barbanera incarna il dominio oscuro, proprio come suo padre. Le due linee narrative si stanno avvicinando al grande scontro finale, mentre Imu si conferma nemico comune e silenzioso di entrambe le forze.