Neon Genesis Evangelion è una delle serie baluardo degli anni 90, amato dalla vecchia e nuova generazione. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia da MTV nel 1995 e conclusasi nel 1996, dopo 24 anni Netflix decide di portare l’anime sulla sua piattaforma.
Questa opportunità fornita da Netflix permetterebbe a nuovi spettatori di conoscere la serie ed ai vecchi fan di rivivere le loro vicende.
Ma purtroppo qualcosa è andato storto… Netflix possedendo solo i diritti di diffusione dell’anime e non i diritti della localizzazione italiana, decide di ridoppiarlo affidando il compito a Gualtiero Cannarsi (noto per essersi occupato dell’adattamento dei film dello studio Ghibli e già ampiamente criticato).
Ed ecco quindi, che si è optato per una traduzione letterale di ogni parola, che ha portato a modifiche di nomi iconici della serie come ad esempio Unità 01 in Unità Primaria ed Angeli che sono stati tradotti in Apostoli, che sarebbe la traduzione letterale della parola giapponese, ma questa definizione è stata accettata globalmente (anche in inglese viene tradotto angel) e anche lo stesso creatore della serie, Hideaki Anno, ha confermato la traduzione angeli. Anche Netflix nella descrizione delle puntate si riferisce alle creature con lo stesso nome.
Ma oltre questo siamo costretti ad ascoltare frasi che per colpa della traduzione letterale non hanno senso in Italiano e sono sgrammaticate. Per fare qualche esempio:
“I gentili residenti sono pregati di prendere prontamente riparo nei rifugi designati. Si dà ripetizione dell’annuncio: quest’oggi alle 12 e 30”.
In pochissimo tempo il web si è infiammato e ha iniziato una sorta di “ribellione” attraverso critiche e petizioni per far rimuovere la serie da Netflix. Vedremo come andrà a finire.
In ogni caso consiglio vivamente la visione di questo anime o la lettura del manga perchè è una pietra miliare dell’animazione giapponese.