Benvenuti cari lettori di iCrewPlay a questa nuova recensione manga dopo che settimana scorsa vi avevamo parlato di Shigatsu Wa Kimi no Uso, conosciuto più semplicemente con il titolo italiano di Bugie d’aprile; questa volta mettiamo da parte le storie d’amore strappalacrime per parlarvi di un altro manga Shonen: Nanatsu no Taizai.
L’opera, è conosciuta anche con il titolo inglese The Seven Deadly Sins, ed è stata scritta e disegnata da Nakaba Suzuki; è serializzato sulla rivista Weekly Shonen Magazine, appartenente alla casa editrice Kodansha, dal 2012. Questo articolo è incentrato per la maggior parte sull’opera cartacea, ma ricordiamo che nel 2014, grazie anche allo studio di produzione A-1 Pictures, è stato creato un adattamento animato, che poi ha continuano la sua produzione fino ad arrivare a tre stagioni. In Italia, i diritti del manga sono stati acquistati dalla Star Comics, mentre è possibile guardare gli episodi (anche con doppiaggio italiano) sulla piattaforma streaming di Netflix!
Trama
I nostri protagonisti sono i Seven Deadly Sins, un gruppo di cavalieri considerati i più potenti guerrieri della regione della Britannia; ogni membro del gruppo rappresentava uno dei sette peccati capitali, che come scopriamo, gli viene affibbiato per una colpa da loro commessa in passato. I sette peccati si sciolsero dopo aver cercato di cospirare per rovesciare il regno di Lionesse, uccidendo il gran cavaliere sacro, Zaratras. La loro presunta sconfitta avvenne per mano dei cavalieri sacri del regno. Il gruppo poi si disperse e venne messa una taglia su ognuno di loro, e col tempo iniziarono a girare voci che fossero ancora in vita.
Esattamente dieci anni dopo, i cavalieri sacri organizzarono un colpo di stato, catturano il re e diventano i nuovi governanti del paese. La figlia più giovane del re, Elizabeth, non ha altra scelta se non quella di fuggire dal castello e mettersi alla ricerca dei Seven Deadly Sins, che come poche altre persone del regno non crede alla loro colpevolezza, con la speranza che siano davvero vivi e che siano disposti ad aiutarla.
Struttura dell’opera
Gli antagonisti che troveremo durante il corso della storia, sono anche loro ben caratterizzati e danno filo da torcere ai nostri protagonisti, che superano i propri limiti in ogni scontro. Non manca inoltre, un lato romantico in tutta questa storia: fondamentalmente, è una storia d’amore tra due esseri così diversi a far scattare tutto il meccanismo della trama, come scopriremo leggendo l’opera (ma ci fermeremo qui, per evitare dei grossissimi spoiler!).