Con il settimo episodio di My Hero Academia: Vigilantes, l’adattamento anime fa un passo avanti importante nella trama e nei personaggi, introducendo per la prima volta Makoto Tsukauchi, sorella minore del ben noto detective Naomasa. Un ingresso che, oltre a movimentare le dinamiche tra i personaggi, accende i riflettori su un tema centrale dell’opera: la percezione pubblica dei vigilanti.

Makoto Tsukauchi: mente analitica e Quirk rivelatore
L’episodio 7, intitolato “Makoto/Verità”, si apre con Koichi alle prese con un esame di “Intro alla Sociologia degli Eroi”. È proprio in questo contesto che entra in scena Makoto, studentessa universitaria dal piglio deciso e dallo sguardo acuto, interessata a realizzare una tesi sui vigilanti di Naruhata.

La ragazza, dotata del Quirk “Polygraph” che le consente di capire se qualcuno mente, instaura un rapporto di collaborazione con Koichi: lei lo aiuterà con lo studio, lui la guiderà nel quartiere per raccogliere informazioni sulla percezione dei vigilanti. Ma nonostante la sua intelligenza e le capacità investigative, Makoto non riesce a smascherare l’identità di Koichi – grazie anche a una fortuita confusione sul nome “Cruller” invece di “Crawler”.
Vigilanti sotto i riflettori… e sotto processo
Il cuore dell’episodio è senza dubbio l’indagine che Makoto e Koichi conducono tra i cittadini di Naruhata. I risultati sono tanto divertenti quanto rivelatori:
- Pop Step: “carina” e… “sedere” (!)
- Knuckleduster (Grandpa Fist): “non so”, “spaventoso”, “pericoloso”
- The Crawler (Koichi): “schifoso”, “utile ma schifoso”, “simpatico ma comunque schifoso”
Un mix tra ironia e critica sociale che riflette come l’immagine pubblica degli eroi non ufficiali sia distorta, fraintesa o banalizzata. Questo momento dà spessore alla narrazione, ricordandoci che essere un eroe, fuori dal sistema, significa anche affrontare l’opinione pubblica… e non sempre ne esci bene.

Azione e identità celate
Come da tradizione, l’episodio non manca di azione: quando un ladro chiamato Emperor Yotsura ruba il laptop di Makoto, Koichi si trasforma nel Crawler e si lancia all’inseguimento. Pur non riuscendo da solo a recuperare il maltolto, viene aiutato da Ichimoku Samazu e Juubee Namimaru, due personaggi minori ma sempre pronti a dare man forte.

La scena culmina in un momento carico di tensione: Makoto stringe la mano a Koichi, attivando il suo Quirk per scoprire se lui sia il vigilante noto come “Cruller”. Grazie a un errore di nome (voluto?), Koichi riesce a salvarsi in extremis.
My Hero Academia: Vigilantes Episodio 7, le ultime considerazioni
L’episodio 7 di My Hero Academia: Vigilantes è un perfetto equilibrio tra sviluppo narrativo, approfondimento tematico e umorismo, con l’aggiunta di una figura come Makoto, che promette di dare una nuova direzione alla storia.

Il suo approccio analitico, quasi giornalistico, ai vigilanti porta una ventata di realismo nell’universo della serie, mettendo in discussione la linea sottile tra eroismo e illegalità.