La terza puntata della serie Ms. Marvel è intitolata Destined. Per la trama e gli aspetti più televisivi di questo episodio, rimandiamo alla recensione della redazione cinema. Il terzo episodio è scritto da Freddy Syborn (Ragdoll), AC Bradley e Matthew Chauncey (entrambi autori di (What If…?).
Agli avversari del personaggio creato nel 2015 da Sana Amanat, G. Willow Wilson e Adrian Alphona abbiamo dedicato una top: vedremo che probabilmente ne compare uno messo molto in alto in classifica.
Ms. Marvel, trama del terzo episodio
In apertura, un flashback nell’India colonizzata del 1942: la bisnonna di Kamala, Aisha (interpretata da Mehwish Hayat), cerca con i suoi compagni due braccialetti particolari. Ne viene rinvenuto solo uno (quello che poi arriverà alla protagonista), ma non c’è tempo di proseguire le ricerche: i soldati inglesi li costringono alla fuga.
Nel presente, Najma, madre di Kamran, spiega a Kamala che loro, Fariah, Saleem e Aadam, così come Aisha, sono djinn, esseri sovrannaturali intrappolati sulla Terra e desiderosi di tornare “a casa”, la dimensione Noor (luce): per farlo è necessario il braccialetto della ragazza. Il loro gruppo è chiamato Clandestine e loro sono immortali: hanno lo stesso aspetto di quando erano in India negli anni 40. Aisha era presente al ritrovamento del braccialetto, ma si è separata da Najma all’arrivo degli inglesi e da allora non si sono più viste.
Da gentili e disponibili, la madre e gli altri Djinn sembrano trasformarsi, rivelando una forte determinazione e disinteresse per le conseguenze potenzialmente tragiche del loro piano: devono tornare a qualunque costo, per questo si sono interessati a Kamala e ai suoi poteri. Kamran sembra più sensibile e sinceramente interessato alla protagonista.
Kamala, che a questo punto capisce di essere una Djinn, vuole aiutarli ma è preoccupata del pericolo rappresentato dall’operazione che le viene chiesta: Bruno conferma che sono in ballo un’enorme quantità di energia e un margine di errore minimo. Yusuf vede Bruno alle prese con testi sui Djinn, e lo aiuta a tradurre, confermando che alcuni di loro sono intrappolati sulla Terra e necessitano di un potere primordiale per tornare a casa. Il ragazzo vorrebbe dire a Kamala che è stato ammesso alla prestigiosa Caltech, ma non trova il momento opportuno.
Per forzare l’intervento della ragazza, i Djinn irrompono al matrimonio del fratello: Kamran avvisa Kamala, interrompendo così un lento tra lei e Bruno (suonato dalla cover band Brown Jovi). Kamala mette in salvo la sua comunità usando l’allarme antincendio, quindi cerca di fermare gli aggressori, aiutata da Bruno e persino da Kamran.
Mentre Najma cerca impossessarsi del bracciale, lei e Kamala hanno la visione di un treno; in quel momento interviene la Damage Control, che riesce ad arrestare il ClanDestine. Kamala e Bruno scappano e Nakia scopre con disappunto i poteri della cugina vedendola all’opera. A casa, Kamala viene contattata dalla nonna Sana: avendo saputo della visione del treno, le chiede di raggiungerla a Karachi per andare ad Amritsar (Punjab indiano).
Sviluppo
Nel flash back, sul pavimento vediamo il simbolo dei Dieci Anelli: le armi di Shang-Chi potrebbero essere collegati al braccialetto di Kamala. Il braccio su cui viene trovato il monile è blu. Potrebbe essere il braccio di un Djinn: si tratta di creature spesso rappresentate con la pelle blu (per esempio il genio della lampada di Aladdin).
Oppure l’arto potrebbe appartenere a un Kree, rafforzando dunque il legame tra Captain Marvel e Ms. Marvel, benché la protagonista si stia un po’ “smarcando” dai modelli bianchi e occidentali. In questo caso la coppia di braccialetti potrebbe avere legami con le NegaBande che conferivano poteri cosmici al primo Captain Marvel (l’ufficiale Kree Mar-Vell).
Grazie in particolare al matrimonio di Aamir, prosegue il viaggio nella cultura islamica e pachistana. Nella festa compare Sana Amanat, già citata dirigente Marvel Comics e co-ideatrice di Ms. Marvel con G. Willow Wilson.
Nella puntata si fanno ulteriori riferimenti al MCU. Interpellato sui viaggi interdimensionali, Bruno cita un testo del dottor Erik Selvig, amico di Thor e di Jane Foster, che teorizzava la possibilità di viaggiare dalla Terra ad Asgard.
Il Djinn, tradotto nella stessa puntata come genio o demone, è una creatura presente nel Corano ma risalente ai culti preislamici: un’entità soprannaturale, in posizione intermedia fra gli angeli e l’umanità, risulta principalmente cattiva ma talvolta è buona e protettiva.
Durante il combattimento contro i Clandestine, Kamala sembra prendere maggiore consapevolezza dei suoi poteri e, aiutata da Bruno e Kamran, tiene sorprendentemente testa a 5 Djinn molto più esperti di lei.
La domanda posta provocatoriamente da Nakia alla Damage Control riassume un tema importante affrontato finora della serie: “l’interesse del Dipartimento per la moschea è perché Night Light ha poteri o perché è musulmana?”.
Inoltre, Kamala ipotizza di aver trovato un senso ai poteri che le dà il braccialetto – aiutare i Djinn a tornare a casa – e chiedersi se realizzare il sogno di essere una supereroina non abbia un prezzo troppo alto, mettendo in pericolo non solo la famiglia ma l’intera comunità. Va in crisi anche la sua amicizia Nakia, arrabbiata perché le è stato nascosto che il supereroe ricercato è sua cugina e la migliore amica.
Altro tema importante è l’incompletezza: un solo braccialetto sembra non bastare a riportare a casa i Clandestine; Aamir si sposa ma non ha abbastanza soldi per mantenersi; Kamala sembra in crisi sulla sua identità, come visto. A entrambi i figli, i genitori consigliano di cercare coraggio e appartenenza nella famiglia e nella fede.
Riferimenti cartacei
La maschera che Bruno regala alla ragazza sembra destinato a rendere il costume da Ms. Marvel ancora più simile a quello dei fumetti.
La frase del Sheikh Abdullah “Il bene non ha a che vedere con quello che sei, ma con quello che fai” cita il n. 5 della prima serie a fumetti di Kamala. Sheikh Abdullah anche nei fumetti è la guida della comunità islamica di Kamala. Creato da G. Willow Wilson e Adrian Alphona, compare per la prima volta nel 2014 in Ms. Marvel (Vol. 3) n. 3.
Nella puntata viene spiegato come i djinn siano stati chiamati, oltre che Clandestine, anche Ajnabi (straniero), majnoon (pazzo) e unseen: quest’ultimo nome fa riferimento alla caratteristica dei geni, di non essere visti dagli umani, ma nei fumetti viene usato per Uatu e gli altri Osservatori.
Nei fumetti Marvel i Clandestine (senz’altro fonte del nome del gruppo di Djinn della serie TV), sono supereroi: figli di Adam Destine, immortale che ha affiancato Riccardo Cuor di Leone durante le Crociate, e la djinn Elalyth.
I Clandestine furono convinti a servire il bene dai giovani gemelli Roy e Pandora. Il gruppo fu creato nel 1994 da Alan Davis: prima apparizione in Marvel Comics Presents n. 158. Tra i Djinn della serie TV c’è anche Aadam, senz’altro un riferimento al patriarca del gruppo ideato da Davis.
Ms. Marvel, il fumetto
Inizialmente dietro la maschera di Ms Marvel, ideata nel 1977 da Gerry Conway e John Buscema, si cela Carol Danvers, ufficiale dell’aeronautica statunitense, personaggio creato 9 anni prima di Roy Thomas e Gene Colan, al suo esordio in Marvel Super-Heroes n. 13.
L’identità di Ms. Marvel negli anni successivi è stata utilizzata anche da Sharon Ventura, Karla Sofen e soprattutto Kamala Khan, che ha avuto un impatto significativo sui fumetti Marvel: prima supereroina musulmana dell’editore, è una adolescente inumana con la capacità di allungarsi, nel giro di poco tempo entra negli Avengers.
A Ms Marvel sono state dedicate quattro serie a fumetti omonime, due con Carol Danvers e due con Kamala Khan: una pubblicata tra il 1977 e il 1979, di Gerry Conway, Chris Claremont e John Buscema, una tra il 2006 e il 2010, di Brian Reed, quindi la prima dedicata alla più recente versione del personaggio, tra il 2014 e il 2015 (nell’ambito di All New All Different Marvel), infine la serie del 2016.
Nel frattempo Carol Danvers ha assunto l’identità di Captain Marvel, mentre a Kamala Khan sono state dedicate la serie di 18 numeri The Magnificent Ms. Marvel e la miniserie di quest’anno Ms. Marvel: Beyond the Limit.
Negli ultimi anni Kamala ha militato negli Avengers e combattuto contro nemici storici dei suoi compagni, come Kang e il dottor Faustus, soggetti collettivi come il governo americano, la multinazionale Roxxon e la sua forza di sicurezza C.R.A.D.L.E. specializzata nella repressione dei supereroi adolescenti.
Tra i suoi nemici “personali”: il manager Monopoly, l’Inventore (clone di Thomas Edison), i “giustizieri” Lockdown e Discord, il virus Doc. X, l’inumano Kamran, infine un suo doppelganger proveniente da una realtà alternativa (Stormranger, un’armatura di nanotecnologia Kree che potenzia le abilità dell’eroina ma se ne separa per eliminare i suoi nemici facendosi passare per lei).