Bentornato in questa nostra nuova recensione! Quest’oggi parleremo di un manga recentemente pubblicato da JPop: si tratta di Moonlight Invader!
Moonlight Invader è una commedia romantica pubblicata inizialmente tra il 2018 e il 2020 e disponibile in Italia a partire dal 25 maggio. La storia si compone di 2 volumi, disponibili in Italia sia in versione singola che in un pratico box.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Moonlight Invader
Sakuma è un ragazzo semplice, apparentemente non in grado di rifiutare quando qualcuno gli chiede dei favori. L’ultimo giorno delle vacanze estive, mentre si reca al mare assieme alla sua compagna del club di astronomia Minamochi per vedere un particolare fenomeno, inizia a piovere e i due sono costretti a trovare riparo. Qui però, a causa di una frana, Sakuma rimane ferito e Minamochi sembra essere deceduta.
Prima di perdere i sensi, Sakuma vede uno strano essere vicino al mare e, quando si risveglia, scopre di essere in ospedale con Minamochi che sembra stare bene.
Peccato che presto si renda ben presto conto che la strana creatura che ha visto prima di svenire, alla quale lui si riferirà spesso come Lumaca di mare, si sia impossessata del corpo della ragazza. L’essere potrebbe anche lasciare il suo ospite, ma se così facesse la ragazza morirebbe per via dei gravi traumi subiti; se invece rimanesse, ci sarebbero delle possibilità di curarla.
Deciso a riportare alla normalità la sua compagna e a confessarle i suoi sentimenti, Sakuma si impegna per far vivere l’aliena in Minamochi come avrebbe fatto Minamochi stessa… ma la cosa si rivela più difficile del previsto.
Impressioni su Moonlight Invader
Questo primo volume non è dotato di una storia particolarmente profonda, tuttavia è estremamente piacevole da leggere.
Sakuma è il classico personaggio adolescente maschio medio: non è particolarmente attraente, non è particolarmente bravo, tuttavia sembra avere un certo successo con le ragazze che non è in grado di comprendere.
Minamochi è un personaggio piacevole sia quando è in sé sia quando nel suo corpo si trova l’alieno (alla quale il protagonista dà il nome di Lunar. La vera Minamochi, è ben lontana dallo studente modello (difatti non ha fatto i compiti delle vacanze) e non nasconde il suo grande appetito per i dolci. Con Lunar la maggior parte delle scene comiche sono dovute alla sua incapacità sia di comprendere i sentimenti umani, che a una serie di incidenti, come la sua incapacità di sopportare i vestiti o di nutrirsi in maniera indipendente.
I disegni sono semplici e come personaggi secondari ce ne sono pochi, come un’aliena proveniente da una stella lontana o un’amica di infanzia del protagonista che sembra volerlo torturare, anche se ha un altro fine.
Scene “ecchi” ce ne sono davvero poche, e non sono nemmeno particolarmente spinte. Proprio per questo, si presta facilmente alla lettura da parte del vasto pubblico.
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