Vediamo com’è andata la prima puntata di Moon Knight, The Goldfish Problem, e quali sono stati i riferimenti ai fumetti. Per conoscere meglio il personaggio, abbiamo indicato alcuni volumi Panini dedicati al Cavaliere Lunare.
Trama di Moon Knight, episodio 1
Steven Grant è timido dipendente del museo di Londra, addetto al negozio di souvenir e maltrattato dalla sua responsabile. Scopriamo che la sera si lega le caviglie, per evitare di uscire di casa mentre dorme, e per essere più sicuro cerca di non dormire (con scarsi risultati ed effetti negativi sulle ore diurne). Nonostante le precauzioni, si sveglia ferito in un luogo sconosciuto, apparentemente sulle Alpi, inseguito da uomini che gli sparano addosso.
Arrivato in paese, assiste a una strana cerimonia condotta dal guru Arthur Harrow, che sottopone i volontari al giudizio della divinità egizia Ammit, “Divoratrice dei morti”, “Mangiatrice dei cuori” e “Grande della morte”: in base al colore assunto dal tatuaggio, la persona viene giudicata buona o cattiva (e quindi uccisa).
Arrow vede Steven e pretende la restituzione di uno scarabeo d’oro che il protagonista scopre di avere in tasca. Grant vorrebbe consegnare l’oggetto, ma il braccio non obbedisce alla sua volontà. Inoltre una voce nella testa guida la fuga di Steven dagli adepti di Harrow: Steven perde più volte conoscenza, lasciando presumibilmente il comando a qualcun altro: quando torna in sé, vede segni dei suoi successi e dell’eliminazione dei suoi avversari. Prime conferme del disturbo dissociativo di identità del protagonista.
Il protagonista si risveglia nel suo letto, ma l’illusione che si sia trattato di un sogno, ma scopre che sono passati due giorni: ha mancato l’appuntamento galante con una collega. Ma a sconvolgerlo di più è il fatto che il suo pesce rosso con una pinna sola è diventato un “banale” esemplare con due pinne.
In casa, nascosti, Steven trova una chiave magnetica e un cellulare nascosto: ha molte telefonate perse di una certa Layla, che finalmente lo trova, preoccupata, e lo chiama Marc. Il giorno successivo, al museo, Grant viene raggiunto da Harrow, che si presenta come servitore della dea Ammit e reclama nuovamente lo scarabeo d’oro, lanciando all’attacco un essere mostruoso con testa di sciacallo. Steven scopre che anche tra i dipendenti del museo, come la sua amica guardia, ci sono sottoposti di Harrow, fedeli ad Ammit.
Di fronte a uno specchio, Grant vede il proprio riflesso animarsi e chiedere il controllo: si tratta di Marc, che diversamente da Steven è un mercenario, dunque le speranze di sopravvivenza sono legate al suo arrivo. Disperato, il protagonista accetta e si trasforma nell’eroe mascherato Moon Knight, che elimina il mostro.
Sviluppo
Supervisionata da Jeremy Saresw, Moon Knight sembra orientata a un target più ampio rispetto alle serie precedenti, a giudicare dal primo episodio: per la prima volta Marvel dedica una serie a un personaggio inedito, e per ora la storia è poco legata ai personaggi già visti sullo schermo e in generale all’MCU. Anche come sviluppo la storia risulta più appetibile del solito per chi non è appassionato della Casa delle Idee.
La prima stagione è composta da 6 episodi: il primo episodio, così come il 3, il 5 e il 6, sono girati da Mohamed Diab, mentre il 2 e il 4 da Justin Benson ed Aaron Moorhead.
L’episodio si apre con Every Grain of Sand, canzone particolarmente spirituale di Bob Dylan, scritta in seguito alla propria conversione religiosa: in contemporanea vediamo per la prima volta Arthur Harrow, leader di una setta che darà filo da torcere al protagonista.
Venendo al cast, il protagonista è interpretato da Oscar Isaac, già Apocalisse nell’omonima pellicola degli X-Men (quando i mutanti erano ancora esclusiva Fox, extra MCU) e Duca Leto Atreides nel recente Dune. Nel primo episodio Isaac mette in scena due identità del protagonista, alternando anche l’accento (inglese per Steve, americano per Marc).
L’antagonista Arthur Harrow nei fumetti è uno scienziato, apparso nel 1985 nel numero 2 della seconda serie a fumetti di Moon Knight: i suoi esperimenti sulla cura del dolore sono basati sulle ricerche di nazisti nei campi di concentramento. Significativamente, nelle prime sequenze dello show mette dei cocci di vetro nei sandali, presumibilmente per provare egli stesso dolore. Interpretato nello show da Ethan Hawke, il personaggio potrebbe includere le caratteristiche di Re Sole, che nella recente run di Max Bemis e Jacen Burrows era appunto leader di una setta, avversario di Moon Knight.
Il rito con cui Harrow giudica per conto di Ammit viene in qualche modo anticipato da Steve, che a inizio puntata spiega a una bambina come gli antichi egizi togliessero gli organi ai defunti, lasciando però il cuore, necessario per essere giudicati nell’aldilà. Durante il confronto con il protagonista, al museo, si vede un disegno che ritrae Ammit, con la testa di coccodrillo, il corpo di leone e ippopotamo. La divinità è stato al centro della run del 2016 di Jeff Lemire, Greg Smallwood e Jordie Bellaire.
Donna (interpretata da Lucy Thackeray), dipendente del museo e responsabile del protagonista, è probabilmente Donna Kraft: al suo esordio nel 1992 in Mark Spector: Moon Knight Issue n. 39 del 1992, lavorava con Marc alla SpectorCorp, una società costituita da Steven Grant per finanziare le sue avventure come Moon Knight.
Curiosamente, il timido e solitario Steven ha un appuntamento con una bella collega, la guida turistica Dylan (Saffron Hocking). Ovviamente non ricorda di averla invitata, e sfortunatamente – come abbiamo visto – in occasione del primo incontro con Harrow torna in sé dopo due giorni, accorgendosi troppo tardi di non essere andato in tempo all’appuntamento.
Nel cellulare ritrovato nell’appartamento, il protagonista vede molte chiamate perse da Layla, e una da Duchamp. La donna è Layla El-Faouly, interpretata da May Calamawy: smentita dunque l’ipotesi che si trattasse della mutante Layla Miller, dovrebbe essere un personaggio inedito, probabilmente un’egittologa. Il secondo fa sicuramente riferimento a quello che nei fumetti è l’amico e assistente del protagonista, il pilota e soldato Jean-Paul DuChamp, detto Frenchie.
Le scena in cui Steve si vede riflesso in tre specchi (a casa e in ascensore) fanno probabilmente riferimento alle sue identità: Steve Grant, Marc Spector, Moon Knight.
Verso la fine della puntata compare Khonshu: mentre la voce che guida Marc è di F. Murray Abraham, dietro il costume e la maschera c’è Karim El Hakim. L’aspetto ricalca fedelmente quello dei fumetti.
Più avanti vedremo il personaggio Anton Mogart, che nei primi fumetti di Moon Knight era il villain Midnight Man: è stato interpretato da Gaspard Ulliel, attore francese tragicamente scomparso a 37 anni, a seguito di un incidente sugli sci.
Prevista anche la partecipazione di Rey Lucas nei panni di Elias Spector (padre del protagonista). Shawn Scott interpreta Bertrand Crawley (che nei fumetti è un senzatetto informatore dell’eroe): si tratta della statua umana con cui il protagonista chiacchiera nella serie. Tra l’altro, nei fumetti la statua è un elemento fondamentale del rapporto tra il protagonista e Khonshu: Spector parla alla divinità attraverso la statua, sotto la quale si è risvegliato quando è tornato in vita.
La prima puntata di Moon Knight risulta particolarmente convincente, considerando oltretutto l’utilizzo di un personaggio inedito nell’MCU e non di primo piano nei fumetti. Prodotto dai toni più cupi del solito, riesce comunque a mischiare azione e comicità, grazie anche all’interpretazione di Oscar Isaac, che gestisce due personaggi molto diversi con, come abbiamo visto, due accenti ben distinti.
L’attore guatemalteco naturalizzato statunitense rende interessante il timido Steven, capace di scherzare anche quando, da uomo timido e poco incline all’azione, si trova in grave pericolo o di fronte a inquietanti creature sovrannaturali.
Moon Knight, il fumetto
Ideato da Doug Moench e Don Perlin, Moon Knight fa il suo esordio nel 1975 sul n. 32 di Werewolf by Night: Marc Spector, ex agente CIA, atleta e pugile, è un mercenario ingaggiato dai villain per cacciare Licantropus (Jack Russell), di cui diventa presto alleato. Spector viene assoldato da Raoul Bushman per una spedizione in Sudan alla ricerca del dio egizio Khonshu: Bushman uccide gli archeologi Peter e Marlene Alraune e lascia Marc in fin di vita.
Spector si risveglia davanti alla statua di Khonshu, che gli chiede di servirlo come Cavaliere Lunare della Vendetta. Tornato negli USA con la statua, diventa dunque l’eroe mascherato Moon Knight, assistito dall’amico pilota Jean-Paul DuChamp, detto Frenchie. Oltre a sentire la voce di Khonshu, Spector soffre di personalità multipla e usa altre identità, come Jake Lockley, Steven Grant, Yitzak Topol.
Moon Knight ha diversi poteri, che aumentano di notte e ancora di più con la luna: forza, resistenza, agilità, velocità, invisibilità al buio, fattore di guarigione, immunità a controllo mentale, telepatia, virus, droghe e veleni. Talvolta il personaggio milita nei Secret Avengers.