Atto conclusivo per la serie televisiva Moon Knight: vediamo com’è andata e a quali fumetti ha fatto riferimento, in attesa di sapere se ci sarà una seconda stagione per uno dei prodotti più originali dell’MCU.
Trama di Moon Knight 1×06
Gli uomini di Harrow recuperano dal corpo di Marc Spector la statuetta di Ammit. Layla si sostituisce a uno di loro e ne prende il posto per seguire la setta. Lungo la strada, i veicoli del gruppo vengono fermati dai poliziotti, ma Harrow li neutralizza sottoponendoli al giudizio della dea.
Layla è determinata ad uccidere il villain, ma Taweret le parla attraverso il corpo di un poliziotto ucciso, riferendole che Marc le chiede di fermarsi: Harrow ora è troppo potente, bisogna riportare in vita Marc Spector attraverso Khonshu, che può essere liberato rompendone l’ushabti nella camera degli dei, meta della setta. Layla accetta di essere temporaneamente l’avatar di Taweret.
Gli avatar capiscono che Harrow sta per liberare Ammit, poco prima che questi irrompa nella sala con la sua setta. Neanche loro riescono a fermare il guru, che rompe l’ushabti facendo comparire Ammit. La dea gli dice che la sua bilancia non è in equilibrio, l’uomo sperava che la sua penitenza risolvesse il problema, ma ora preferisce risparmiare al mondo il male che farà.
Grata per essere stata liberata e ricordando di essere stata imprigionata per 2000 anni da un servo in equilibrio, Ammit vuole incaricare lui, rimandando la sua morte. Gli chiede di non farsi controllare dal dolore passato.
Layla libera Khonshu, il quale, in assenza di Spector, ha bisogno di un altro avatar, ma la proposta viene rifiutata dalla donna. La divinità le fa presente che lei è stata la causa della crisi di Marc, e che da sola non può farcela contro Ammit, il quale vuole purificare le anime del Cairo e poi del mondo.
Marc ha raggiunto la pace, ma torna indietro a liberare Steven, anche se questo gli impedirà ritornare al campo di grano, e sebbene Taweret sostenga che non ci sia più bisogno dello studioso. Il mercenario raggiunge lo studioso, lo ringrazia per averlo salvato durante l’infanzia, non lasciandolo solo, si scusa per non averlo protetto: è stato il suo unico vero superpotere. Lo studioso si rianima e si riaprono i cancelli di Osiride. Si alza la marea ma viene contenuta dalla nave di Taweret. Sulla Terra, Marc Spector si risveglia nella tomba di Alessandro Magno, rivive alcuni eventi della sua vita, viene guarito dalle ferite da Khonshu e ridiventa Moon knight.
Dopo una discussione sull’equilibrio, la lealtà e i rispettivi piani, Khonshu e Ammit combattono, assumendo dimensioni simili alle piramidi che fanno da sfondo. Moon Knight, alternandosi con Mister Knight (l’alter ego di Steven Grant), ottiene dalla divinità un accordo che prevede la liberazione di entrambi, in cambio dell’aiuto a combattere Ammit.
Prima di morire ed essere utilizzato da Taweret, l’avatar Selim spiega a Layla che occorre imprigionare Ammit in una forma mortale, in modo che sia vulnerabile, all’interno della Camera degli dei. Intanto, dalla cima della piramide Harrow ordina ai suoi seguaci di giudicare tutti: l’energia di chi non supera la prova va a rafforzare la divinità.
Layla diventa l’avatar di Taweret, che le dà un costume alato e le conferisce poteri speciali: con l’identità di Scarlet Scarab può aiutare Moon Knight, alle prese con Harrow. Ora Marc e Steven si alternano in modo molto più fluido e lo studioso dimostra una sorprendente abilità nel combattimento.
SPOILER
Harrow è molto potente e sembra avere la meglio su Moon Knight, mentre Ammit sta sconfiggendo Khonshu. Layla è attaccata dai discepoli di Harrow: a quel punto Marc perde conoscenza, per poi ritrovarsi con l’avversario sconfitto, mentre Steven nega di essere intervenuto.
Layla e Marc portano Harrow nella Camera degli Dei per imprigionare Ammit nel suo corpo, aiutati dall’Enneade. La dea dichiara di non poter essere contenuta, ma l’incantesimo funziona. Khonshu ricorda a Marc che deve uccidere Harrow per fermare definitivamente Ammit, ma il protagonista e Layla non sono più controllati dalle divinità egizie, e la donna gli dice che ora ha una scelta. Spector lascia libero Harrow, lasciando l’incombenza a Khonshu, che può agire solo tramite avatar e se va innervosito.
Steven Grant si ritrova nello studio del dottor Harrow, il quale lascia una striscia di sangue con le scarpe: il protagonista rifiuta la diagnosi e il ruolo del dottore, decidendo di tornare a salvare il mondo insieme a Marc. I due si ritrovano, nello stesso corpo, nell’appartamento dello studioso.
Nella scena post-credit, vediamo che è Harrow ad essere in un ospedale psichiatrico (Sienkiewicz Psychiatric Hospital), ma viene portato via da un uomo che parla spagnolo e lo fa accomodare su una Limousine: a bordo c’è Khonshu, che rivela come il piano non fosse di usare Layla come nuovo avatar, bensì di approfittare dei traumi di Spector. Harrow fa così la conoscenza di Jake Lockley, che gli spara.
Sviluppo
Alcune cose non quadravano, e continuano a non essere chiare. Mentre la prigionia di Khonshu impediva a Marc e Steven di usare il costume e i poteri di Moon Knight/Mr. Knight, l’analoga (e più duratura) situazione di prigionia di Ammit ha consentito ad Harrow di esserne l’avatar e di utilizzarne i poteri. Steven si è rivelato essere una proiezione di Marc, ma nell’aldilà egizio sembrava essere considerato un individuo a se stante. La “fusione” avvenuta dopo la morte della madre ha in realtà dato a Steven uno status più consistente?
Diversi elementi sono rimasti ambigui: se l’ospedale in cui si ritrovano Marc e Steven era una rappresentazione personale del percorso verso l’aldilà, perché lo vediamo anche al termine dell’avventura, quando Marc e Steven sono già tornati sulla Terra in modo decisamente attivo? Come è finito Harrow in un ospedale psichiatrico?
Per i lettori del fumetto Moon Knight, l’arrivo di Jake Lockley era previsto: le azioni non ricordate da Marc e Steven dovevano essere attribuite a una terza identità, e questa tra le principali del fumetto era l’unica non ancora comparsa nella serie televisiva.
Nonostante qualche perplessità sulla gestione di personaggi, temi e questioni, compressa in tre quarti d’ora e, come visto, in parte lasciati in sospeso, la serie si è confermata un ottimo prodotto, tecnicamente valido, appassionante, appoggiata sulle grandi doti recitative di Oscar Isaac (anche il bizzarro accento inglese, criticato da qualcuno, si è rivelato un pezzo di bravura, costruito in base a precise ragioni narrative), in grado di stare in piedi da sola, coraggiosamente slegata dal Marvel Cinematic Universe.
L’introduzione della terza identità del protagonista e del personaggio di Scarlet Scarab suggerirebbero l’intenzione di proseguire la serie, nonostante sia stata annunciata come limited, e il regista abbia dato il suo personale addio al progetto. Riferendosi all’ultima puntata, la Disney ha comunque modificato la dicitura “serie finale” in “season finale”.
Riferimenti ai fumetti
Con il costume e poteri dati da Taweret, Layla El-Faouly diventa ufficialmente la prima supereroina egiziana del MCU. Il nome è Scarlet Scarab, identità assunta nei fumetti Marvel da due personaggi, con scarsa attinenza con Moon Knight, a parte l’origine egiziana:
- Il primo, Abdul Faoul, apparso tra il 1977 e il 1978 nei numeri 23 e 25 di The Invaders, creato da Roy Thomas, Archie Goodwin e Frank Robbins
- Mehemet Faoul, figlio di Abdul, ha fatto il suo esordio in Thor n. 326 del 1982, ideato da Doug Moench (cocreatore di Moon Knight) e Alan Kupperberg
Entrambi hanno forza e resistenza e sovrumane, sono in grado di volare, emettere energia e indebolire l’avversario. Senz’altro è voluta l’assonanza tra i cognomi di Layla e dei due personaggi cartacei.
Il Sienkiewicz Psychiatric Hospital è un omaggio al Bill Sienkiewicz, disegnatore fisso della serie Moon Knight, caratterizzato da un tratto molto originale.
La targa SPKTR vista nella scena mid-credit è comparsa nei nei fumetti sul numero 3 della serie Moon Knight del 2014.
Moon Knight, il fumetto
Ideato da Doug Moench e Don Perlin, Moon Knight fa il suo esordio nel 1975 sul n. 32 di Werewolf by Night: Marc Spector, ex agente CIA, atleta e pugile, è un mercenario ingaggiato dai villain per cacciare Licantropus (Jack Russell), di cui diventa presto alleato. Spector viene assoldato da Raoul Bushman per una spedizione in Sudan, inizialmente finalizzata a neutralizzare i ribelli al regime.
Venuto a sapere di un tesoro trovato dall’archeologo Peter Alraune, Bushman è disposto a massacrare chiunque gli impedisca di impadronirsene: uccide Alraune e solo l’intervento di Marc gli impedisce di fare lo stesso con la figlia Marlene.
Lasciato in fin di vita da Bushman, Spector si trascina nel deserto e si risveglia davanti alla statua di Khonshu, che gli chiede di servirlo come Cavaliere Lunare della Vendetta. Marc accetta, si lega sentimentalmente a Marlene e torna negli USA con la statua, diventando l’eroe mascherato Moon Knight, assistito dall’amico pilota Jean-Paul DuChamp, detto Frenchie. Oltre a sentire la voce di Khonshu, Spector soffre di personalità multipla e usa altre identità, come Jake Lockley, Steven Grant, Yitzak Topol (cacciatore di nazisti).
Moon Knight ha diversi poteri, che aumentano di notte e ancora di più con la luna: forza, resistenza, agilità, velocità, invisibilità al buio, fattore di guarigione, immunità a controllo mentale, telepatia, virus, droghe e veleni. Talvolta il personaggio milita nei Secret Avengers.