L’ottavo episodio della serie animata di MODOK si intitola O, Were Blood Thicker Than Robot Juice. Disponibile sul canale Star di Disney+, MODOK non si svolge nell’MCU “classico” ma in un universo narrativo a sé, Terra-1226.
Vediamo che cos’è successo e quali fumetti Marvel sono stati citati. Si possono recuperare sia le storie più importanti da leggere per conoscere il personaggio sia le nostre analisi degli episodi precedenti: prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta e settima puntata.
Trama di Modok 1×08
Avevamo lasciato MODOK accolto dalla moglie, e lo ritroviamo dopo una notte d’amore con lei. Mentre il protagonista pensa che sia stato un errore, Jodie è convinta che sia stata una decisione giusta. Entrano in camera da letto Melissa e Lou per portare la colazione ai genitori. Tutti sono sfacciatamente gentili e accomodanti con lo scienziato: in realtà la sua versione giovanile ha rapito la famiglia e l’ha sostituita con tre robot.
Jodie, Melissa e Lou, legati, assistono davanti a un monitor. Il giovane MODOK li accusa di aver distolto il protagonista dal suo obiettivo, diventare il più grande dei supervillain. Annuncia che li ucciderà con aghi avvelenati, ma questi, per fortuna dei prigionieri, si avvicinano con estrema lentezza.
Mentre il finto Lou annuncia di non voler più fare magie e sua sorella propone una band di famiglia, come desiderava MODOK, i veri Tarleton cercano di avvisarlo comandando l’aspirapolvere con l’orologio GRUMBL. Mentre gli automi suonano con il protagonista, la finta Jodie propone di rinnovare le promesse di nozze e distrugge la scritta “robot” realizzata con le biglie dall’aspirapolvere.
Nel farlo, cade e le si distrugge la faccia: MODOK, euforico per la situazione idilliaca, non si cura del fatto di aver davanti un robot.
Seguiti sul monitor dal giovane MODOK, i prigionieri cercano una soluzione per liberarsi. Lou ipotizza di aver superpoteri, mentre Melissa suggerisce alla madre di sedurre il rapitore: al rifiuto della donna, la giovane le ricorda la disinvoltura con cui si è legata a Wonder Man.
Nel frattempo, MODOK sta per rinnovare i voti nuziali, ma anch’egli si rivela essere un robot. Contemporaneamente, i familiari vengono liberati dal protagonista e fuggono dalla stanza. Ma scopriamo ognuno dei Tarleton si ritrova, inconsapevolmente, con due robot al posto dei parenti.
Compare il protagonista ma anche il trio di cattivi: il giovane MODOK, Super-Adattoide e Arcade, creatore del Murderworld in cui la famiglia dovrà sia individuare ed eliminare le copie, sia evitare le trappole mortali.
Arcade spiega che, essendo maniaco della simmetria, ha introdotto anche due MODOK robot, mentre la versione giovane di MODOK rivela che le copie hanno un microchip nella testa.
Melissa ha la meglio sui suoi duplicati, ma la madre suggerisce di domandare cose che i robot non conoscono: in realtà le copie sono più preparate degli originali, soprattutto per quanto riguarda MODOK, che elimina una Jodie credendo che abbia sbagliato la data del loro matrimonio. Melissa uccide gli altri due MODOK, che al contrario dell’originale sapevano la data corretta. Nel frattempo, uno dei finti Lou si elimina da solo.
Arcade lancia alcune trappole, mentre l’ultima finta Jodie si sacrifica per gli altri, cosa che quella vera difficilmente avrebbe fatto. I due Lou rimasti sono diventati amici e la famiglia decide di tenerli entrambi. Rimasto ancora del tempo a disposizione, MODOK sfida la sua versione più giovane, mentre Arcade fugge.
Il giovane è preparato allo scontro e strappa un componente essenziale al protagonista. Jodie, mostrando una forza fisica inaspettata (secondo lei dovuta al Pilates) apre in due il villain per recuperare il pezzo mancante, con il quale Melissa riesce a riparare il vero MODOK. Il protagonista ringrazia tutti per averlo salvato quindi, evidentemente non molto sconvolto, propone di andare a mangiare.
Anche il resto della famiglia non sembra traumatizzato: uno dei Lou imita ridendo la scena in cui la madre ha squarciato il cattivo, tutti sono divertiti e accolgono sia i due Lou, senza sapere quale sia la copia, sia il Super-Adattoide che li ha traditi. Melissa dice che l’androide lo fa di continuo, e semplicemente lo resetta. MODOK gli nega il cibo, riportandolo nuovamente in modalità rancorosa.
Sviluppo
La puntata, pur presentando pochi nuovi riferimenti ai fumetti, utilizza in modo originale la classica dinamica dei robot da individuare in mezzo agli originali: nello spirito della serie, le macchine sono migliori dei protagonisti, non tanto perché si ricordano meglio gli anniversari, quanto perché disposti a sacrificarsi per gli altri.
I precedenti approfondimenti dei rapporti del protagonista con i singoli familiari sono ora sfociati in una puntata “collettiva”, con tutti i componenti uniti a combattere per sopravvivere, fino a una reunion meno forzata rispetto a quella intravista alla fine dell’episodio precedente e a una maggiore serenità nelle dinamiche personali.
MODOK, che per la prima volta vediamo fuori dalla poltrona/esoscheletro, prosegue il suo altalenante percorso di crescita: è un po’ meno concentrato su se stesso, è così maturo da esprimere perplessità su un ricongiungimento frettoloso, ma quando si vede lusingato da tutta la famiglia è talmente soddisfatto da non accorgersi che si tratta di una finzione.
Mentre Lou continua a occupare la casella dello strambo del gruppo, Jodie e Melissa non esitano e si dimostrano spietate, forti ed efficaci quando la famiglia è in pericolo: la donna elimina il villain a mani nude per recuperare un componente necessario a salvare il marito, la ragazza, dopo aver fatto fuori la maggior parte dei robot, esegue la difficile operazione che rimette in sesto il padre.
Rispetto agli episodi precedenti, questo è più incentrato sulla trama orizzontale. Una delle minacce che incombevano sul protagonista era proprio la sua versione giovane. Desiderosa di riportarlo al suo obiettivo, essere un grande villain e conquistare il mondo, elabora un piano un po’ pasticciato che mette insieme prigionia, sostituzione con i robot, sfida all’interno del Murderworld.
Eliminato il giovane MODOK (sempre che fosse quello vero), nelle ultime due puntate il pericolo dovrebbe arrivare da Austin e soprattutto da Hexus the Living Corporation, parassita del pianeta.
Riferimenti ai fumetti
Come si diceva, pochi nuovi riferimenti ai comics questa settimana.
ARCADE
Comparso la settimana scorsa e già omaggiato in una delle prime puntate, Arcade ha un ruolo importante nell’ottava puntata.
Nei fumetti, ha ucciso il padre a 21 anni per ereditarne l’ingente patrimonio e costruire il Murderworld (Mondo Assassino), sinistro Luna Park progettato per uccidere i visitatori. Spider-Man e Capitan Bretagna sono stati i primi eroi ad affrontare e sconfiggere Arcade e il suo parco.
Creato da Chris Claremont e John Byrne, il personaggio fa il suo esordio nel 1978 in Marvel Team-Up n. 65, comparendo successivamente nelle serie animate X-Men: Evolution e Ultimate Spider- Man. Esordio televisivo per il suo Murderworld che non era presente nella serie dei mutanti e veniva chiamato Madworld in quella dell’Uomo Ragno.
Riferimento extra-fumetti: prima di esplodere, uno dei finti MODOK grida “Preparatevi a una sorpresa”, citando una nota scena del film Atto di forza.