This Man… This Makeover! è il settimo episodio della serie animata di MODOK, disponibile sul canale Star di Disney+ (mentre negli Stati Uniti l’intera stagione è stata pubblicata contemporaneamente su Hulu). La serie non si svolge nell’MCU “classico” ma in un universo narrativo a sé, Terra-1226.
Vediamo che cos’è successo e quali fumetti Marvel sono stati citati. Si possono recuperare sia le storie più importanti da leggere per conoscere il personaggio sia le nostre analisi degli episodi precedenti: prima, seconda, terza, quarta, quinta e sesta puntata.
Trama di Modok 1×06
MODOK continua a lasciarsi andare e scopre che la moglie, ormai una celebrità, frequenta Wonder Man: attore, modello, nemico dei senzatetto e in attesa di diventare un Vendicatore.
Invitato alla festa della coppia per l’uscita del libro di Jodie, MODOK decide di autodistruggersi, ma Gary, che ormai vive con lui nonostante gli abbia tagliato un braccio, lo convince che forse ha ancora qualche speranza, se inizia a prendersi cura di sé: lo scienziato chiede allora alla figlia Melissa di aiutarlo a cambiare look prima di andare al party.
Torniamo a un mese prima: dopo aver resistito alle pressioni della sua agente Brandi per promuoversi sfruttando qualche stereotipo sui latini, Jodie aveva incontrato Wonder Man in libreria: appena chiesto e ottenuto il numero di telefono della donna, l’eroe era dovuto scappare perché “Ultron aveva hackerato Uber”.
Ma un paparazzo – lì per caso? – aveva già messo online la foto dell’incontro, per la gioia di Brandi. La relazione era proseguita e le vendite del libro decollate: un successo che ha dato alla testa a Jodie, che – scopriamo – aveva organizzato l’incontro tra Wonder Man e MODOK, e fatto recapitare subito dopo l’invito, sperando in uno scandalo. MODOK provoca Wonder Man in modo da essere picchiato, ma la donna dà la colpa a lui e lo caccia.
Spoiler. Wonder Man lascia Jodie per la sua superficialità: ha capito che stava con lui e manovrava le persone solo per avere più successo. Scopriamo che l’agente della donna è in realtà l’Adattoide, che ora lavora per il MODOK “universitario”. Il piano del giovane prevede il coinvolgimento dell’inquietante Arcade.
MODOK ritrova contegno seguendo il libro dell’ex moglie, e torna da lei per dirle che è stato un egoista e darle l’accordo di divorzio, ma lei lo riaccoglie: ancora una mossa pubblicitaria?
Sviluppo
Dopo essersi riavvicinato al figlio, MODOK torna ad occuparsi dei problemi con la moglie. La serie continua a essere incentrata sul percorso di vita di MODOK e, forse contrariamente alle aspettative iniziali, più sui suoi familiari e le relazioni parentali che sulle questioni da super villain, relegando i pochi accenni di trama orizzontale ai finali di puntata.
I due protagonisti adulti stanno mostrando un percorso sostanzialmente inverso. Mentre MODOK, poco alla volta, acquisisce consapevolezza dei propri errori, cerca di migliorarsi e di pensare anche agli altri, Jodie si rivela molto superficiale, incline e disposta a manipolare le persone.
All’inizio della serie sarebbe stato difficile sottovalutare le ragioni della donna, di fronte a un irritante egocentrico come MODOK. Lo stesso Wonder Man, prima di conoscerla davvero, non capiva come lei potesse aver sposato un super villain:
“You know, I always Wondered, trademark, how you could have been married to a supervillain. But now I get it. You’re just like MODOK. Maybe worse”
In italiano si perde il gioco di parole:
“Sai, mi sono sempre chiesto come potessi aver sposato un supercattivo. Ma ora l’ho capito. Sei come MODOK. Forse anche peggio”
Per la cronaca: finita la predica, Wonder Man torna a importunare un senzatetto. Ma lui è consapevole della sua superficialità e della sua debolezza (come nei fumetti, dove per lungo tempo ha avuto paura di morire) e provava sentimenti sinceri per Jodie.
Oltre che sull’arrivo di Wonder Man, con i riferimenti agli Avengers e a Ultron, e sulle macchinazioni e alla fiera delle vanità che ruotano attorno alla coppia WonderJo, la comicità della puntata può contare anche sul nuovo look di MODOK e sulla quasi inedita complicità fra Lou e Melissa.
Il protagonista arriva alla festa con diverse novità estetiche, tra cui la faccia imbottita di filler, con ritocchi fatti al volo da appositi ragni meccanici. I fratelli, stanchi delle messinscena della madre, trovano nell’armadietto dei liquori una pistola ubriacante laser, che usano su se stessi e sugli animali.
Riferimenti ai fumetti
I titoli degli episodi di MODOK richiamano fumetti o archi narrativi Marvel. This Man… This Makeover! richiama This Man… This Monster! nota storia dei Fantastici Quattro, pubblicata nel 1966 sul numero 51 della testata del gruppo.
Realizzata da Stan Lee e Jack Kirby, la storia vede un criminale acquisire l’aspetto e i poteri de La Cosa per uccidere Reed Richards, per poi cambiare idea una volta realizzato l’altruismo di Mr. Fantastic.
WONDER MAN
Come si attendeva da inizio stagione, ha fatto la sua comparsa Simon Williams, alias Wonder Man. Creato da Stan Lee, disegnato da Don Heck e Jack Kirby, compare già nel numero 9 della testata dei Vendicatori, nel 1964.
Inizialmente Simon Williams è un villain: mandato in rovina dalla concorrenza di Tony Stark, viene trasformato in un potentissimo essere di energia ionica dal Barone Zemo, che lo chiama Wonder Man e gli ordina di aiutarlo a eliminare gli Avengers. In caso di tradimento, il Barone non gli darà l’antidoto necessario a sopravvivere alla trasformazione.
Resosi conto dell’eroismo della squadra, Wonder Man passa dalla parte dei buoni, apparentemente a costo della vita. I Vendicatori conservano i suoi tracciati cerebrali, nella speranza di riportarlo in vita in qualche modo (vedremo tra poco come questo accorgimento avrà conseguenze impreviste).
Si scoprirà che Wonder Man era caduto in uno stato di animazione sospesa e nel corso degli anni verrà riportato in vita più volte, sia da esseri malvagi, sia da Scarlet, con cui ha un legame sentimentale: militerà spesso nei Vendicatori – anche nella divisione della Costa Ovest – in particolare durante le crisi peggiori.
Wonder Man è già comparso in due serie animate dedicate ai vendicatori: The Avengers: United They Stand (serie del 1999 di scarso successo, chiusa dopo 13 episodi, in cui la squadra non può contare su Cap, Thor e Iron Man) e Avengers – I più potenti eroi della Terra, dove viene creato da MODOK e l’AIM.
ULTRON
Creato da Hank Pym per portare la pace nel mondo, l’androide Ultron decide di dedicarsi alla distruzione dei Vendicatori e degli umani. Ultron si perfeziona periodicamente trasferendo la propria coscienza in strutture più resistenti, manifestando una personalità complessa, non priva di debolezze umane e complessi, in particolare verso il “padre” Hank Pym e il resto della sua famiglia.
Ultron inserisce i tracciati cerebrali di Simon Williams, Wonder Man, nel sintezoide Visione, che manda a eliminare gli Avengers. Così come Williams, anche Visione si ribella e passa dalla parte dei Vendicatori, diventandone uno dei membri più importanti.
Creato da Roy Thomas e John Buscema, Ultron compare per la prima volta nel 1968, in The Avengers n. 54. A lui sono dedicati diverse saghe, come Ultron Unlimited del 2001, Age of Ultron del 2013, Rage of Ultron del 2015 e All New All Different Ultron (in Uncanny Avengers Vol 3) nel 2016.
Age of Ultron è anche il titolo del secondo film dei Vendicatori, in cui Tony Stark e Bruce Banner utilizzano la pietra della mente per creare un’intelligenza artificiale in grado di dare una protezione globale al pianeta: nasce un’entità aggressiva che si rivela una minaccia per l’umanità e a cui gli Avengers faranno fatica a tenere testa.
ARCADE
Ucciso il padre a 21 anni per ereditarne l’ingente patrimonio, Arcade costruì il Mondo Assassino, sinistro Luna Park progettato per uccidere i visitatori. Spider-Man e Capitan Bretagna sono stati i primi eroi ad affrontare e sconfiggere Arcade e il suo Mondo Assassino.
Creato da Chris Claremont e John Byrne, il personaggio fa il suo esordio nel 1978 in Marvel Team-Up n. 65, comparendo successivamente nelle serie animate X-Men: Evolution e Ultimate Spider- Man.
RIFERIMENTI MINORI
Jon Jon potrebbe riferirsi all’amico di Shan-Chi, che vedremo nel film in uscita a settembre.
Kool-Aid Man, mascotte dell’omonima bibita, è stato protagonista, incredibilmente, di una testata Marvel, pubblicata nel 1983. La caraffa di Kool-Aid deve fermare l’invasione dei Thirstiest, alieni a forma di sole. Se chiamato da persone assetate, Kool-Aid Man ha un udito sovrumano e può viaggiare a velocità supersonica.
Gossip to Astonish è un riferimento alla testata antologica Marvel Tales to astonish, dove fecero l’esordio eroi come Hank Pym e vennero ospitate storie di personaggi già noti come Sub-Mariner e Hulk. Dal n. 102 la pubblicazione venne dedicata al Gigante di Giada, assumendo appunto il nome The Incredible Hulk.
Brute Force, titolo del film di Wonder Man che vediamo nei manifesti, cita una testata del 1990 scritta da Simon Furman e disegnata da Jose Delbo, dedicata a un gruppo di animali bionici che cercano di fermare l’inquinamento sulla Terra.