Come annunciato, Miskatonic è finalmente arrivato per riportarci nel mondo di H. P. Lovecraft. Il titolo del fumetto di Mark Sable richiama il fiume fittizio ideato dal noto scrittore. La storia è illustrata dalla penna di Giorgio Pontrelli.
Sable punta in alto. Fondere la carriera di Edgar Hoover e i racconti di Lovecraft in questo racconto a fumetti giallo horror.
Come lui stesso sottolinea non ci fu mai una protagonista femminile nelle storie dello scrittore americano. Questa è l’occasione per crearne una.
Ispirandosi al racconto La maschera di Innsmouth è nato il caso per Miranda Keller. L’eroina della vicenda è stata ispirata alle vere collaboratrici di Hoover, le tre donne del Bureau of Investigation.
Miskatonic, le creature acquatiche e gli umani
Un attentato a un uomo facoltoso mette in allerta il Bureau of Investigation di Washington D.C. Hoover, già pieno di lavoro, delega le indagini a Miranda Keller e Tom Malone. Arrivati a Innsmouth nella valle di Miskatonic i due iniziano le loro ricerche.
Nella villa di Eprahim Waite, l’uomo assassinato, trovano una trana sostanza. Verdastra e appiccicosa, non sembra una miscela conosciuta. La Keller ne è subito incuriosita.
Ma le domande aumentano man mano che le indagini proseguono. L’attentato non sembra una mera rivendicazione anarchica.
Uno strano messaggio nella casa di Waite e una curiosa testimonianza rendono il tutto più inquietante. Un uomo sostiene che il cadavere di Eprahim non fosse umano, ma un ibrido anfibio.
Le chiacchiere del testimone trovano conferma la notte stessa. Scappando da un’aggressione Tom e Miranda scoprono un’orgia fra uomini e strane creature acquatiche.
Le indagini si spostano ad Arkham, dove la figlia di Waite frequenta l’università. Infiltrandosi a lezione, Miranda la avvicina e la segue ad una festa. Qui dopo un’esplosione un altro corpo mostra la sostanza trovata dai due agenti.
Finalmente, un professore riesce a fornire qualche indicazione. Le strane creature che si cammuffano da umani sono i seguaci di un’entità demoniaca. Uno dei Grandi Antichi di Lovecraft è all’opera e pochi possono fermarlo.
E se la polizia non è convinta dell’esoterismo, ormai le prove sono fin troppe…
Personaggi
Miranda Keller: Bella e affascinante in abiti femminili quanto abile nel suo lavoro. L’agente Keller è pronta ad usare una pistola come a cammuffarsi fra le studentesse. Non teme nulla e si infiltra fino nella tana della setta pur di sconfiggerli. Subirà però un triste destino.
Tom Malone: un detective molto determinato e temerario, ma anche testardo e impulsivo. Inizialmente sottovaluta molto la collega, per poi ricredersi man mano. Molto scettico, ha un approccio pratico alle cose tanto da sembrare insensibile.
Asenath Waite: giovane donna studentessa all’università di Arkham. Una figura molto complessa in Miskatonic. Personaggio secondario prima e antagonista in seguito. Tenta di convincere Miranda ad unirsi al culto di Hydra e Dagon, ma viene tradita all’ultimo. Nel suo corpo risiede una delle due entità.
Professor Armitage: docente di matematica dell’università ed esperto di arti esoteriche. Conosce il culto dei grandi antichi e i rituali per neutralizzarli. Fin dall’inizio dubita di Asenath, intuendo la sua natura.
Seduzione e Conversione
Fin dal primo incontro fra Miranda e Asenath scocca una sorta di attrazione. Asenath è così incuriosita dall’agente da scambiare con lei il corpo per mostrarle il suo potere.
Seduzione sessuale e tentativo di conversione si mescolano nel gioco tra le due. Miranda pare subire il fascino femminile di Asenath, per quanto non accetti la sua fede. All’ultimo la toglie di mezzo, realizzando l’entità che contiene il suo corpo. Ma sembra anelare ogni contatto fisico fino alla fine.
Anche nella produzione di Lovecraft compaiono episodi simili. Una creatura affascinante che trascina le persone nei culti proibiti.
Il tutto appare innocente, non ci sono atti espliciti. Solo un flirtare molto sottile che però appare evidente.
Stable toglie la solennità
In parte anche lo stile di Pontrelli attenua di molto la solennità e l’atmofera gotica. I colori accesi e i contorni definiti cancellano il senso di estraniamento. Un po’ come le scelte grafiche di Rosso Profondo.
Lo scrittore a cui si ispira la vicenda è noto per lo stile altisonante della narrazione. Questo contribuisce a creare un senso di distacco dal reale e dal materiale.
Nel fumetto invece il giallo americano prevale sull’horror. Dialoghi realistici, registro semplice e la classica praticità dei detective americani. Il surreale viene quasi reso impercettibile.