Io arriverò ai confini del mondo!”
Nico White (Minecraft – Viaggio ai confini del mondo, volume 1)
Amare l’avventura ti fa desiderare di andare lontano, così lontano da spingerti a cercare i confini del mondo in un mondo che pare sia infinito.
Ispirato a Minecraft, il celebre videogioco creato da Markus Persson e lanciato nel 2011 da Mojang Studios, il primo volume del manga Minecraft – Viaggio ai confini del mondo, curata da Kazuyoshi Seto e dall’editore giapponese Shogakukan, e pubblicato in Italia da Star Comics, racconta dell’inizio di un’impresa straordinaria.
La trama
Lo spirito dell’avventura scorre nelle vene di Nico White, un bambino di 10 anni con un forte entusiasmo per l’ignoto. Ha infatti un simbolo sulla mano che accomuna tutti i membri della sua famiglia, conosciuti per essere degli avventurieri. Anche suo padre è partito anni fa alla ricerca dei confini del mondo e Nico sogna di fare la stessa cosa, trovando però sua madre in disaccordo. Dopotutto, come dice lei, ha solo 10 anni.
Durante la sua prima esperienza di scavo in galleria, una svista porta Nico e altri due principianti a essere circondati da zombi. Quando però i soccorsi arrivano, il bambino, dopo averne affrontati tanti solo con una piccozza, è quasi giunto allo sfinimento. Trovandosi a terra e senza energie, non vuole accettare che tutto finisca lì ed è proprio il desiderio di raggiungere i confini del mondo ad attivare la sua mod, un potere grazie al quale è possibile compiere l’inimmaginabile! Rappresentata dal simbolo che ha sulla mano, la mod di Nico è chiamata “Creatività” e gli consente di fabbricare ciò che vuole senza la necessità di un banco da lavoro, purché abbia a disposizione il materiale necessario. Ed ecco che Nico fabbrica un spada lunghissima, con cui riesce a sconfiggere tutti gli zombi in un colpo solo. Dopo questa esperienza una cosa è certa, Nico non può più aspettare. È tempo di partire, ma, questa volta, con la benedizione della mamma.
Comincia così il viaggio verso i confini del mondo. Nico incontrerà sulla strada qualcuno con il suo stesso obiettivo: Grey, un ragazzo il cui aspetto appare identico a quello di uno zombi a causa di una mod maledetta, ma che è in tutto e per tutto un essere umano. Lo stesso maleficio ha colpito il suo villaggio, solo che ha trasformato tutti in veri e propri zombi, inclusa la sua sorellina. Raggiungendo i confini del mondo, Grey spera di trovare una soluzione per debellare questa maledizione. I due affronteranno insieme dei briganti del deserto e cercheranno di superare il dungeon delle trappole ideate da Nonno Trappola. Incontreranno anche Yamabuki, un ninja un po’ troppo appariscente che combatte con due katana di ossidiana, la cui origine si rivelerà un’entusiasmante scoperta per Nico.
L’inizio di una grande avventura
L’inizio di Minecraft – Viaggio ai confini del mondo ricorda vagamente quello dei Pokémon: un bambino di 10 anni decide di partire per una grande avventura perché ormai è giunto il momento di realizzare il proprio sogno. Durante il suo viaggio incontrerà non solo dei buoni compagni, ma anche nemici e ostacoli da superare, guadagnando, passo dopo passo, l’esperienza e la conoscenza necessarie per raggiungere il proprio obiettivo. La correlazione tra viaggio e avventura è dunque molto forte in questo manga, che si rivela essere una lettura non solo coinvolgente, ma anche leggera e divertente.
Le stesse caratteristiche che contraddistinguono la trama sono ben rappresentate in Nico White, il protagonista. Si dice che l’amore renda ciechi e, infatti, il suo amore per l’avventura è talmente forte da non fargli quasi notare di essere di fronte a un’evidente situazione di pericolo, tant’è che, piuttosto che esserne allarmato, ne sembra anzi affascinato. Per esempio, quando ha l’occasione di vedere per la prima volta uno zombi o un creeper, Nico, con gli occhi che brillano di gioia, esulta dicendo di non averne mai visto uno prima, un’affermazione che lascia sempre a bocca aperta chi ancora non lo conosce bene. Nel complesso è un personaggio che emana una certa positività e potrebbe essere apprezzato facilmente sia dai lettori più giovani che da quelli più adulti.
In questo primo volume i riferimenti al celebre videogame Minecraft sono tanti. Non solo i disegni sono cubici e i personaggi vivono e sopravvivono cercando materiali e fabbricando diversi tipi di oggetti, ma appaiono anche diversi mob (entità mobili) come creeper, zombi, scheletri e phantom e viene nominato anche l’Enderdrago, il Boss che nel videogioco si genera quando un giocatore entra nell’End. Inoltre, Nico si avvale del potere di una mod che gli permette di avere una maggiore possibilità di successo in battaglia e di fronte agli ostacoli che troverà lungo il suo cammino. Un tocco speciale al manga viene tra l’altro dato dalla scelta di mostrare in determinate vignette le barre della salute e della fame, che scendono e salgono di livello a seconda dello stato del protagonista. Tutti questi riferimenti sono spiegati nei balloon, dando la possibilità a chi non conosce il videogame di comprendere nel dettaglio le particolarità della trama, strutturata in modo tale da permettere sia ai lettori più esperti che a quelli meno esperti di seguire e capire con facilità le dinamiche di un mondo dove l’unico limite pare essere proprio quello della fantasia.