Torniamo anche questa settimana con la nostra rubrica Otakult!
Quest’oggi parliamo di un anime che in Italia dovrebbe aver avuto una sola trasmissione e che è giunto nel bel Paese a distanza di quasi dieci anni dalla trasmissione originale. Si tratta di Mikami – Agenzia acchiappafantasmi! (titolo tradotto dell’originale giapponese GS美神 極楽大作戦!! Gōsuto Suīpā Mikami Gokuraku Taisakusen!!?). Il manga originale è di genere comico/azione/horror ed è stato creato da Takashi Shiina. La pubblicazione del manga in Giappone è avvenuta tra il 1991 e il 1999 sulla rivista Shonen Sunday. In Italia, il manga è stato reso disponibile da Star Comics, che ha pubblicato l’opera tra il 1997 e il 2006. Nell’opera sono presenti una vasta quantità di essere soprannaturali, da quelli “classici” a quelli più specifici di alcune culture. Stessa cosa si può dire delle tecniche utilizzate per sconfiggere i vari mostri. Inoltre, è bene specificare che la parte horror è presente solo nei disegni, e che tutti gli altri aspetti l’opera rientra nella categoria comica.
Il manga ha poi inspirato un anime, composto da 45 episodi e conosciuto in italia come Una miss scacciafantasmi, e un film. La serie conta solo 45 episodi perché venne ritenuta inadattata per la creazione dei giocattoli e uno sponsor giapponese ritirò così la sua partecipazione alla serie. In Giappone, l’anime è stato trasmesso tra il 1993 e il 1994, in Italia tra il 2003 e il 2004.
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E adesso iniziamo a rivangar il passato con Mikami!
La trama di Mikami – Agenzia acchiappafantasmi
Nel 1999 Tokyo è una città infestata da fantasmi e spiriti, che si manifestano in ogni luogo. Per combatterli si è sviluppata la figura dell’acchiappafantasma, persone con capacità soprannaturali che si occupano di liberare la gente dai fantasmi, ricevendo in cambio un compenso. Una degli acchiappafantasmi è Reiko Mikami, una ragazza affascinante e molto attratta dai soldi, che si fa aiutare da Tadao Yokoshima, un ragazzo spontaneo e immaturo e Okinu, una ragazza fantasma.
L’anime segue le vicende del piccolo gruppo di personaggi.
Differenze tra anime e manga e impressioni su Mikami – Agenzia acchiappafantasmi
Il manga si presenta come una collezione di storie autoconclusive, ognuna delle quali ha ambientazioni e scenari differenti. Ci sono volte in cui un capitolo si conclude, mentre altre volte nelle quali la storia prosegue per più capitoli (ma si tratta sempre di archi narrativi più limitati).
Nonostante l’anime non sia stato molto popolare in Italia, in Giappone Mikami è considerata come la quattordicesima eroina più popolare degli anni ’90.
Indipendentemente dalla tipologia di storie narrate, quello che contraddistingue l’opera di Mikami è una sorprendente ironia, che coinvolge tutti i personaggi della serie (in particolar modo i protagonisti). L’ironia viene spesso data dal mettere in evidenza i difetti e le debolezze dei personaggi, a volte esagerandoli. Tuttavia, alla fine ogni situazione viene risolta.
Nonostante ci sia stata una sola trasmissione in Italia, l’anime è riuscito a lasciare il segno. Esistono due versioni dell’anime: quella (ovviamente) censurata, che si compone solo di 21 episodi e quella non censurata, che ne conta 45.
Per concludere questo articolo, ecco a voi la sigla molto coinvolgente cantata dall’unica e sola Cristina d’Avena.