Con questo terzo volume edito da Bao Publishing arriviamo al finale di Middlewest, la storia scritta da Skottie Young e Jorge Corona che racconta le gesta del giovane Abel e del suo tormentato viaggio alla ricerca della pace e serenità alle quali ognuno dovrebbe ambire.
Quest’ultimo numero della serie unisce tutte le storie dei personaggi incontrati all’interno del primo volume e del secondo (di cui è possibile leggere le nostre recensioni sempre su iCrewPlay) accompagnando il lettore fino ad un finale carico di speranza, seppur doloroso sotto alcuni aspetti. Il trauma che aveva scatenato la furia del giovane Abel è solo uno dei tanti temi trattati all’interno dell’albo, che sembra voler a tutti i costi sottolineare quando sia importante riflettere sui propri errori e quanto sia impossibile guarire del tutto da certe esperienze traumatiche.
Ma andiamo con ordine, dove inizia questo terzo volume di Middlewest?
Middlewest 3, la calma prima della tempesta
Il terzo volume di Middlewest si apre con un piccolo flashback sulla vita di Abel, sui suoi primi lavoretti e su quelle che si potrebbero definire le prime rotture con la figura paterna, centro indiscusso dei volumi precedenti. Questo piccolo frangente delle durata di poche pagine serve all’autore per sottolineare lo stato d’animo del ragazzo, costretto a lavorare come schiavo nelle piantagioni di Raider.
Dal punto di vista emotivo, infatti, Abel si trova in una situazione alquanto precaria ed instabile: la paura di perdere il controllo della sua rabbia e rischiare così di tornare a fare del male alle persone a lui care lo tormenta, così come il terrore di diventare, un giorno, incontrollabile come suo padre e suo nonno. Questo senso di smarrimento metterà molto in difficoltà il giovane, spingendolo quasi ad annullarsi pur di non essere pericoloso.
Tuttavia per fortuna Abel non è solo, e l’affetto degli altri ragazzini costretti a lavorare come schiavi, così come il rendersi conto man mano che ognuno di loro stava affrontando a modo proprio una situazione non troppo felice o più o meno difficoltosa, insieme all’odio nei confronti del tiranno di quelle zone, saranno le scintille che faranno riaccendere la speranza nel ragazzo e la sua forte determinazione nel voler ribaltare una situazione decisamente poco felice.
Allo stesso tempo il fumetto mostra al lettore come il passaggio del ragazzo abbia lasciato un segno indelebile nelle vite di molti co-protagonisti di questa storia. La maga Maggie ha deciso di mettere da parte il suo orgoglio e di partire alla volta delle piantagioni per riprendere i suoi ragazzi, preparando una vera e propria missione di recupero con l’aiuto di tutti i paesani del circo e delle città vicine.
Uno scenario perfetto che porterà fino alla seconda parte dell’opera dove avrà luogo l’inevitabile scontro tra i due schieramenti che porterà al finale di questo viaggio.
Middlewest, tra disegni dettagliati e colori significativi
Una buona parte della buona riuscita di questo terzo ed ultimo volume di Middlewest risiede nei suoi disegni. Tavole piene di dettagli che si uniscono per formare pagine piene di colori e significato, capaci di rapire il lettore durante la sua lettura.
Osservando la colorazione del volume si possono notare diverse sfumature, scelte appositamente da Corona, per sottolineare i momenti sereni e quelli più cupi e paurosi.
Tra le numerose tavole ed i diversi disegni su due pagine presenti nell’opera, troviamo infatti una scelta di colori che sottolinea lo stato d’animo di Abel e di tutti i personaggi coinvolti. Quando la sua rabbia, così come la paura o lo sconforto, animeranno le scene ci troveremo davanti a tinte scure, con cieli tetri e tendenti ai colori scuri. Al contrario quando la situazione si sarà calmata od il ragazzo si sentirà al sicuro, il cielo sarà azzurro, limpido e sereno, lasciando quasi un senso di vuoto nello sfondo delle pagine.
Una scelta stilistica ben pensata, che accompagnerà il racconto fin dalle sue prime pagine e che verrà impreziosita da disegni ricchi di dettagli, anche nelle scene più caotiche e piene di elementi. La furia di Abel non è mai stata così ben visibile, la sua rabbia verso le fasi finali dell’opera è quasi palpabile, tanto da far dubitare sulla buona riuscita di un finale rilassato e felice.
In conclusione, il terzo volume di Middlewest raccoglie tutto quello che ci si sarebbe aspettati dai volumi precedenti, mescolando azione e suspace in un contesto artistico molto ben sviluppato e curato. L’unica pecca del racconto è stata quella di non chiarire ogni singola sfaccettatura di una storia che sembra avere altro da raccontare, limitandosi a far finire quella che sembra una trama principale ma lasciando da parte alcune sotto trame altrettanto interessanti. Chissà che nel futuro non sentiremo ancora parlare di Abel e dei personaggi di Middlewest?