Introduzione
Spesso scontati e con delle protagoniste che sono piatte come delle tavole di legno, gli anime di genere reverse-harem vengono frequentemente sottovalutati e ignorati dal grande pubblico, rimanendo prodotti di nicchia. Tuttavia, oggi parleremo di un anime che vale davvero la pena guardare: si tratta di Meiji Tokyo Renka.
Meiji Tokyo Renka è un anime che prende vita da un gioco della tipologia visual novel. Il gioco, inizialmente creato dalla compagnia Mages e diffuso dalla compagnia Broccoli, parla di una ragazza che si ritrova improvvisamente scaraventata nel periodo Meiji e qui incontra diversi personaggi storici, che faranno tutti parte delle possibili conquiste.
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Trama di Meiji Tokyo Renka
Il mago la fa scomparire nella scatola… ma la manda nel periodo Meiji, quasi cento anni prima rispetto al presente della storia. In questo periodo Mei sa solo il suo nome e non riesce a ricordare altri dettagli sulla sua vita personale. Dopo essere stata salvata da Ogai Mori, che decide di presentarla alla società come la sua fidanzata, Mei riesce a incontrare nuovamente Charlie, che la informa del fatto che deve aspettare la successiva luna piena per poter tornare a casa.
La ragazza, sollevata dal fatto che il suo periodo nel passato sarebbe stato breve, inizia a vivere la sua vita nel periodo Meiji, incontrando sempre più personaggi di quel periodo storico.
Struttura di Meiji Tokyo Renka
L’anime si compone di 12 episodi. A differenza di tanti altri anime del genere, l’interesse principale della ragazza è ben noto e gli altri ragazzi, seppur interessati, non sempre si dichiarano apertamente.
La protagonista è una ragazza dotata di una fortissima personalità, con un carattere molto indipendente e, anche in un periodo nel quale il suo ruolo sarebbe dovuto essere prettamente secondario, riesce comunque a spiccare.
Impressioni personali su Meiji Tokyo Renka
I personaggi sono bene o male tutti caratterizzati anche se, per via della brevità della serie, alcuni sono molto più prominenti di altri.
Mi piace il fatto che nessuno si imponga sulla protagonista. Molte interazioni portano a un cambiamento, forse anche a un’evoluzione di Mei.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è il finale, un finale decisamente chiuso, dato che pone una vera e propria fine alla serie, ma che tutto sommato lascia sperare qualcosa. Alla fine della serie, nonostante l’interesse romantico della ragazza sia ben denotato, Mei fa una scelta decisamente coraggiosa, contro ogni previsione dello spettatore.
La scena finale di Mei mi ha davvero toccata, così come quella con tutti i ragazzi.
La serie mi ha incuriosita abbastanza da decidere di giocare (in un futuro si spera non molto lontano) al gioco giapponese, per poter capire meglio tutti i personaggi e per vedere se la storie avrebbe potuto avere uno sviluppo diverso rispetto a quello che è stato mostrato nell’anime.