Bentornato in questa nuova recensione! Oggi parleremo di un’opera che ha raggiunto il completamento anche in Italia il 1 ottobre: si tratta di Mashle, Magic and Muscles.
La storia è scritta da Hajime Komoto, un autore non molto conosciuto (come lui stesso descrive nei primi volumi del manga). Komoto parla spesso, nel primo intermezzo dei capitoli dei primi volumi, della sua situazione da mangaka, delle difficoltà di trovare un lavoro che lo soddisfacesse e delle difficoltà di essere un mangaka.
Tornando a Mashle, la storia si compone di 18 volumi, tutti editi in Italia da Star Comics. Alcuni dei volumi hanno sia una regular edition che una muscle edition, con una copertina diversa e con un prezzo di acquisto maggiorato di circa due euro.
E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Mashle
Questo è un mondo di magia in cui la magia è usata per tutto. Ma nel profondo della foresta esiste un giovane che trascorre il suo tempo ad allenarsi costanemente. Non può usare la magia, ma gode di una vita tranquilla con suo nonno, un anziano signore che lo ha salvato e adottato quando era ancora in fasce.
Ma un giorno, la sua vita è messa in pericolo! Mashle riesce a salvarlo, ma colui che lo ha attaccato gli fa una proposta: per saldare il debito e non denunciarlo alle autorità locali per non avere la magia (mettendo in pericolo quindi anche il nonno), deve diventare illuminato divino ed entrare in una prestigiosissima scuola di magia!
Riuscirà una persona che non è nemmeno in grado di usarla ad entrare?
Impressioni su Mashle
Di eroi non particolarmente intelligenti ce ne sono, e anche tanti, ma Mashle Burndead li batte tutti. Se si parla di combattere, ha un istinto a dir poco sovraumano, ma nel momento in cui gli viene chiesto di studiare qualcosa per superare gli esami, ecco che il suo cervello va in errore. Ma non solo: spesso questa cosa gli capita anche quando gli amici o gli alleati cercano di spiegargli come funzionano i loro poteri.
Mashle è un perfetto mix tra One Punch Man (dove il protagonista inizia già con l’essere estremamente forte) e Naruto (un emarginato che fa di tutto per farsi accettare dagli altri).
I personaggi di contorno appaiono diventando forti mano a mano che la storia va avanti: si inizia con personaggi deboli, come Lemon, una ragazza che Mash aiuta durante l’esame di ammissione alla scuola magica, e Finn, un ragazzo compagno di stanza di Mash non particolarmente forte, e si passa poi a Dot, un ragazzo all’apparenza debole ma che rivela un notevole potenziale nascosto, e Lance, il sorellofilo per eccezione, che inizia con l’essere un avversario di Mash per poi finire con il diventare uno dei suoi più stretti amici.
La serie si sviluppa in maniera regolare: c’è Mash che incontra un avversario, lo affronta, vince, e quell’avversario, indipendentemente da quanto cattivo potesse sembrare all’inizio, alla fine gli diventa amico e lo sostiene.
Anche se all’inizio sembra esserci una bassa rappresentazione degli altri personaggi, questi diventano fondamentali durante la battaglia finale, nella quale Mash è incapacitato per gran parte del tempo; quindi, diventa possibile vedere i personaggi forti all’opera (anche se, ad esempio, la maggior parte degli Illuminati Divini, i maghi più forti della comunità magica, vengono sconfitti velocemente e solo tre dimostrano il loro vero potenziale).
In un certo senso, è un peccato non vedere molti personaggi combattere verso la fine, venendo relegati a un ruolo marginale, anche se avrebbero potuto dimostrare molto di più il loro potenziale.
Per quanto riguarda la comicità, questa è sempre presente, anche nelle scene più terribili (come nel combattimento finale, dove Mash, pensando di aver ucciso il nemico, si preoccupa e inizia a scavare una fossa per nascondere il corpo. Poi, quando si rende conto che è vivo, tira un sospiro di sollievo).
Per quanto riguarda i disegni, sono decisamente sotto la media. Specialmente quando si parla del protagonista, questo appare disegnato con poche e semplici linee, spesso in stile deformed. Con il passare dei volumi, però, il tratto migliora, almeno per quanto riguarda gli altri personaggi e le scene di combattimento