Mary Shelley è stata una persona straordinaria. Figlia del filosofo e scrittore William Godwin e della filosofa femminista ante-litteram Mary Wollstonecraft, ricevette dai genitori un’educazione certamente anticonvenzionale per l’epoca. Innamoratasi del poeta romantico Percy Bysshe Shelley, lo seguì nei suoi viaggi in giro per l’Europa prima come sua amante e poi come moglie. Affrontò momenti difficili tra le ristrettezze economiche causate dallo stile di vita dissoluto del marito, i suoi continui tradimenti e la morte di tre dei loro quattro figli.
Nell’estate del 1816, chiusi in una villa svizzera durante una notte buia e tempestosa, Mary, Percy, Lord Byron e John William Polidori si sfidarono a scrivere un racconto dell’orrore. Qualche giorno seguente Mary, sconvolta da un terribile incubo, iniziò a scrivere furiosamente. Diede così alla luce Frankenstein o il Moderno Prometeo, considerato universalmente il primo romanzo di fantascienza.
Pubblicato inizialmente in maniera anonima nel 1817, poi attribuito a Percy Shelley, venne infine pubblicato nel 1823 con il suo nome in copertina. La sua fortuna continua imperterrita fino a oggi, dove attraverso continui omaggi e trasposizioni la figura della Creatura si dimostra una presenza ormai irremovibile dell’immaginario collettivo contemporaneo.
La vita di questa affascinante figura storica è stata portata sul grande schermo nel 2018 in Mary Shelley, dove la scrittrice ha le fattezze di Elle Fanning.
Ma se le cose non fossero andate esattamente così? Se Mary Shelley avesse in realtà davvero incontrato Frankenstein e assistito in prima persona alle indicibili atrocità descritte nel suo romanzo?
Questa è l’idea che sta alla base di Mary Shelley Cacciatrice di Mostri, graphic novel scritta da Olivia Quartero-Briggs e Adam Glass e disegnata da Hayden Sherman. Grazie a un inedito memoriale veniamo dunque a conoscenza dei veri eventi che hanno portato Mary alla stesura del suo libro più famoso. Ritornati a quel fatidico 1816, scopriamo che i nostri scrittori romantici vennero in realtà ospitati nel maniero in cui Victor Frankenstein compiva i suoi terribili esperimenti.
Nella prefazione, Olivia Quartero-Briggs parla dell’importanza rivestita da Mary Shelley all’interno di tematiche ancora oggi attuali e della volontà di rendere giustizia alla vita della scrittrice seppur attraverso un opera di finzione:
Mary Shelley era una donna in anticipo sui tempi. Una guerriera femminista che dovette affrontare la perdita di quasi tutte le persone che le erano care, ma che non si perse d’animo e produsse quattro romanzi e centinaia di articoli, preservando l’eredità del marito e della madre per le generazioni a venire. Il marchio che ha lasciato sulla nostra cultura attuale è profondo e, sebbene MARY SHELLEY CACCIATRICE DI MOSTRI sia certamente un’opera di finzione, si ispira alla vita della scrittrice. Preparando questo progetto, infatti, io e Adam ci siamo preposti l’obiettivo di intrattenere il pubblico ma, allo stesso tempo, cercare di divulgare quanto più possibile la storia di una delle autentiche pioniere dell’uguaglianza di genere”
Mary Shelley Cacciatrice di Mostri viene pubblicato in Italia da Saldapress. Il volume, di 120 pagine, sarà disponibile a partire da giovedì 5 novembre in libreria, fumetteria o sullo store online ufficiale.