Sergio Bonelli Editore e Vanna Vinci ci portano nella Belle Époque con La Casati – La musa egoista, disponibile dal 23 maggio in formato cartaceo e sullo shop digitale dell’editore.

Ripercorriamo le tracce di una figura enigmatica, una femme fatale sfacciatamente egocentrica e desiderosa di stupire in ogni occasione, dalle epocali feste agli audaci accostamenti stilistici, fino alle vere e proprie performance che puntavano a trasformare lei stessa in opera d’arte. La storia di una trendsetter ante litteram, una creatura ricca di fascino, mistero e vanità che l’hanno resa inimitabile.
Alta, snella, capelli rosso arancio, verdi o addirittura tigrati, occhi da uccello notturno, mise audacissime, Luisa Amman, divenuta nel 1900 Marchesa Casati Stampa di Soncino, ma nota alle cronache solo come “La Casati”, è stata uno dei personaggi più strabilianti di un periodo ricco di imprevedibilità.
Ricchissima ereditiera, eccentrica, scandalosa, audace, anticipatrice di molte delle tendenze dell’arte e della moda del secondo Novecento, creò la sua leggenda con feste fantasmagoriche e apparizioni memorabili. Coperta di piume di pavone, con ghepardi o levrieri al guinzaglio oppure nuda per le calli veneziane, sperperò senza rimpianti un immenso patrimonio con l’unico vero obiettivo di fare di sé stessa un’opera d’arte vivente. Musa di numerosi artisti, fu senz’altro una delle donne più ritratte di tutti i tempi.