Nella recensione di oggi andremo ad analizzare il manga Magus of the Library, scritto e disegnato da Mitsu Izumi. L’opera è in corso di pubblicazione sulla rivista Good! Afternoon di Kodansha dal novembre 2017 ed è attualmente giunta al sesto volume. In Italia è in corso di pubblicazione da parte di Panini Comics dal 20 agosto 2020 ed è in pari, attualmente, con le uscite giapponesi.
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La trama di Magus of the Library
Theo Fumis è un giovane ragazzo che vive in un piccolo villaggio di campagna, dove, a causa delle sue origini di sangue misto, gli è impedito entrare in biblioteca ed è discriminato dagli altri abitanti. Nonostante ciò lui ama molto leggere e studiare e sua sorella fa di tutto per riuscire a mantenerlo negli studi. Un giorno giungono nel villaggio alcuni Kafna, un ordine di librai giunti dalla Biblioteca Centrale di Aftazaak, un immenso complesso librario che raccoglie scritti di tutto il mondo; il loro compito è indagare su una misteriosa compravendita di libri magici proibiti.
Tra questi Kafna vi è Sedona, che stringe subito amicizia con Theo e, vedendo la sua passione per la lettura, gli presta il suo libro più prezioso. I bibliotecari scoprono che il proprietario della biblioteca del villaggio è il colpevole delle compravendite illegali ed ha con sé un libro proibito che, ormai consumato, rilascia il suo potere dando fuoco alla biblioteca. Mentre i kafna provvedono al restauro del volume, Theo riesce a salvare il proprietario e grazie a questo gesto gli abitanti cominciano gradualmente a cambiare atteggiamento nei suoi confronti.
Quando cerca di restituire il libro a Sedona, quest’ultimo glielo lascia, dicendo che lo aspetterà ad Aftazaak quando deciderà di diventare un bibliotecario; così, qualche anno dopo, Theo decide di partire alla volta della Biblioteca Centrale per sostenere l’esame da Kafna. Non sa ancora che il suo destino sarà quello di salvare il mondo dal sopraggiungere di una calamità.
Impressioni e analisi
Magus of the Library ruota tutto attorno ai libri, alla loro importanza e al loro potere, giocando molto sul concetto di pseudobiblion: la serie stessa, come riporta la dicitura, sarebbe tratta dal romanzo Kafna del Vento di Sophie Schwimm, un libro che nella realtà non esiste, così come l’autrice, che si scopre essere in realtà uno dei personaggi della storia. Il moto della serie, inoltre, recita “I libri sono magici e, se si proteggono i libri, si protegge il mondo”.
Anche il libro che Sedona regala al protagonista è centrale per quanto riguarda la trama e nonostante non si conosca ancora il contenuto, Theo afferma che quanto scritto tra le sue pagine avrebbe il potere di stravolgere completamente il mondo. Oltre a ciò, viene spesso rimarcato quanto i libri possano influenzare la vita delle persone, ad esempio ispirandole a prendere una certa strada nella loro vita.
Vi sono poi numerose parti didascaliche in cui vengono brevemente spiegate le varie tecniche di restauro librario, di tipografia (ad esempio come viene realizzata la carta dai vecchi stracci) e numerose altre nozioni riguardanti i libri e le biblioteche, una vera e propria “miniera d’oro” per qualsiasi lettore amante dei libri.
Nell’opera sono poi molteplici le tematiche analizzate: poiché la Biblioteca di Aftazaak raccoglie materiali e persone da tutto il mondo, è un luogo multietnico caratterizzato dal rispetto e dall’accettazione reciproca, cosa che, per esempio, non avviene nel resto del mondo di ambientazione. Molte razze sono infatti in lotta tra di loro, vi sono ex schiavi che provano risentimento nei confronti dei loro vecchi padroni, vecchi padroni che trattano ex schiavi con superiorità, considerandosi ad un livello più elevato, razze diverse che si odiano solamente per le reciproche origini o per la reciproca cultura. Il manga diviene quindi una lotta alla discriminazione e un invito all’accettazione e al rispetto reciproco, tematica incarnata perfettamente dalla politica della Biblioteca, dove queste ideologie vengono penalizzate e punite, e di notevole importanza nel mondo di oggi, in particolare in terra nipponica.
Un’altra tematica è quella del ruolo della donna: nel mondo di Magus of the Library in molte culture la donna ha solamente due scelte: sposarsi e mettere su famiglia oppure diventare un Kafna. Quest’ultima opzione è quindi l’unica disponibile a una donna per diventare indipendente ed emanciparsi.
Lo stile di disegno è forse uno dei migliori all’interno di un manga, ricco di dettagli e attento anche ai più piccoli particolari, che contribuiscono indirettamente ad arricchire e far meglio conoscere la cultura e le tradizioni del mondo di ambientazione. Gli sfondi sono meravigliosi, in particolari quelli ricchi di elementi naturali come foreste, montagne e paesaggi. La trama procede forse un po’ lentamente in alcuni punti e potrebbe risultare noiosa per alcuni lettori.