Nella recensione di oggi andremo ad analizzare il delirante manga Mad Chimera World, scritto e disegnato da Seishi Kishimoto e pubblicato sulla rivista Monthly Morning Two di Kodansha tra il 2017 e il 2019. La serie è stata pubblicata anche in Italia da Panini Comics sotto l’etichetta Planet Manga, tra 2019 e 2020; conta in totale 4 volumi.
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La trama di Mad Chimera World
In un mondo post-apocalittico abitato dalle chimere, gli esemplari femminili divorano quelli maschili. La bellissima Usagi, una giovane ragazza dotata di arti meccanici che si trasformano in armi, viaggia in questo mondo in compagnia di suo fratello Mitsuki, in grado di leggere i libri antichi e pertanto di descrivere il mondo e le specie viventi come erano in passato. I due viaggeranno alla ricerca dei Portali, con lo scopo di cambiare il mondo.
Impressioni
Il manga di Kishimoto si presenta con contenuti un po’ scarni e fa del suo cavallo di battaglia l’elemento sessuale, dal momento che le chimere altro non sono che fusioni tra esseri umani e varie specie animali e molte di esse sono, alla fin fine, donne che vagano come madre natura le ha fatte, ma in possesso di qualche caratteristica bestiale (come le falci delle mantidi, ad esempio). Ma non è solo questo, poiché anche i vegetali hanno forme femminili ed un seno prosperoso. E anche il modo con cui Usagi ottiene gli ormoni con cui “profumare” il fratello, in modo che abbia l’odore di una femmina, è alquanto… singolare.
I maschi, in larga parte più bestiali che umani, hanno invece un solo scopo nella vita: quello di accoppiarsi e finire, di conseguenza, divorati dalle femmine. Ci sono ovviamente delle eccezioni, poiché le chimere più evolute si sono adoperate, per esempio, per creare una città sotterranea in cui maschi e femmine vivono in pace e armonia e dove vivono con determinate regole sociali e morali. La maggior parte delle altre chimere, in particolare quelle prive di intelletto, sopravvivono invece allo stato selvatico.
I disegni sono sempre uno dei punti forti dei manga di Seishi Kishimoto, molto più che la storia in sé: il tratto pulito e l’attenzione ai particolari lo rendono un disegnatore migliore anche del gemello, che nonostante l’alta qualità delle sue opere non riesce graficamente a convincere fino in fondo. La spettacolarità dei disegni fuoriesce soprattutto durante le scene d’azione e i combattimenti, nella costruzione dei quali Kishimoto riesce sempre in modo buono, se non ottimo.
Costruzione e caratterizzazione dei personaggi sono abbastanza nella media, anche se i protagonisti riescono lievemente a spiccare sugli altri, Usagi con un carattere all’apparenza freddo e calcolatore che nasconde preoccupazione ed istinto di protezione verso il fratello, mentre Mitsuki possiede una personalità allegra e solare ed è incuriosito da tutto ciò che lo circonda, non essendo mai uscito nel mondo esterno fino all’inizio del loro viaggio.
Non mancano elementi comici grazie ad alcuni personaggi apparsi di volta in volta nella storia, imperniato però in larga parte sempre sull’elemento sessuale e sul desiderio dei maschi di potersi accoppiare; un esempio è il personaggio di Hang-san, che risulta simpatico e divertente, ma che sa diventare serio in caso di pericolo (e che, all’occorrenza, può farsi crescere il seno).