Dopo un percorso travagliato è arrivato sugli schermi Lupin III – The First, esordio in computer grafica 3D per il ladro gentiluomo. Un salto importante, a suo tempo approvato e incoraggiato dall’autore del manga, Monkey Punch, morto l’anno scorso ad aprile.
Il regista è Takashi Yamazaki, già autore nel 2014 della prima versione in 3D di Doraemon, e lo scorso anno in sala con Dragon Quest: Your Story. Yamazaki accetta dunque un incarico delicato, benché meno rischioso rispetto alle trasposizioni live action di anime storici, che spesso negli ultimi anni hanno deluso le aspettative. Il personaggio ispirato all’Arsène Lupin letterario di Maurice Leblanc è, da decenni, un’icona pop che appassiona un ampio pubblico.
Trama
Parigi, anni 60: Lupin III cerca di rubare il diario dell’archeologo Bresson, necessario per impossessarsi di un immenso tesoro, Eclipse, e soprattutto unico obiettivo sfuggito a suo nonno Arsenio I. Sono alla ricerca del diario anche la giovane e coltissima Laetitia, Fujiko e un’organizzazione nazista.
Scoperto di avere diverse cose in comune con Laetitia, Lupin prosegue la ricerca con la nuova alleata e gli inseparabili Jigen e Goemon. Tra doppio gioco, colpi di scena e passaggi di mano del diario, l’avventura li porta in giro per il mondo, fino a scoprire la vera natura di Eclipse.
Lupin III & C
Arsenio Lupin III in formato 3D tutto sommato è convincente. La giacca è quella rossa, con cui si identifica la seconda serie, ma il film mescola elementi delle prime avventure ad altri più moderni. Vediamo anche il look con bastone e tuba, omaggio al nonno, Arsenio I, che in qualche modo sarà di aiuto nell’avventura. Spinto come sempre dall’ambizione più che dall’avidità, il ladro gentiluomo sfodera tutto il suo repertorio di carisma, abilità, coraggio e humour. Questa volta, più che da Fujiko, sarà catturato dall’ingenua Laetitia, il personaggio nuovo cui viene dato più spazio.
Tra i compagni di sempre, Jigen Daisukee guadagna in estetica, mentre Goemon Ishikawa XIII perde un po’ di austerità, risultando anche comico, per esempio quando manifesta il suo affetto per la spada zantetsu-ken. Fujiko Mine è il comprimario dalla rappresentazione più anonima: difficile trasporre in CGI una sintesi delle diverse caratterizzazioni accumulate nel corso degli anni. La minore sensualità probabilmente è un adattamento allo spirito del tempo, o al pubblico di tutte le età cui si rivolge la pellicola. L’ispettore Koichi Zenigata è invece quello che cambia di meno, ma non si limiterà all’ennesimo vano tentativo di arrestare Lupin III.
Impressioni
In certe scene e nella caratterizzazione di alcuni personaggi l’animazione in 3D non è molto convincente. Rende invece fantastici gli inseguimenti, in particolare la fuga in auto che restituisce il “cuore” delle vecchie serie animate valorizzandolo con il realismo della tecnologia odierna. La consueta varietà di ambientazioni (Parigi, Messico, Brasile) e di scene d’azione consentono di esaltare la cura del dettaglio e la spettacolarità della CGI. Il tutto trae giovamento dalla colonna sonora jazz di Yuji Ohno, autore dello storico tema musicale della serie.
La trama non è particolarmente originale, a metà tra la storia canonica della serie animata e un omaggio un po’ troppo insistito a Indiana Jones e l’ultima crociata. Il ritmo cala quando non è sostenuto dalle scene d’azione, mentre la risoluzione del conflitto è un po’ sbrigativa. Elementi di debolezza che, più che portare a una bocciatura del film, confermano che dal punto di vista narrativo per Lupin III la durata ideale è quella dell’episodio televisivo, mentre il lungometraggio necessita di artisti del calibro di Hayao Miyazaki.
Il fondatore dello Studio Ghibli, dopo aver curato buona parte della prima serie televisiva, nel 1979 aveva diretto Il Castello di Cagliostro, che dopo quattro decenni rimane per Lupin III il vertice cinematografico. Non a caso viene citato abbondantemente dalla pellicola di Yamazaki, a partire dalla 500 gialla.
DVD e Blu-ray
A portare il film al cinema a fine febbraio doveva essere Anime Factory, etichetta di Koch Media. Come sappiamo, la pellicola del ladro gentiluomo fu una delle prime a subire il lockdown. Dopo una serie di rinvii, la distribuzione è avvenuta direttamente in streaming, su Amazon Prime dal 15 settembre. Il 29 ottobre è arrivata la pubblicazione su supporto fisico: DVD e Blu-ray sono a cura della stessa Anime Factory e includono Slipcase, booklet e card da collezione.