Bentornato in questo nuovo appuntamento con le nostre recensioni! Quest’oggi parleremo di un’opera appena giunta in Italia: si tratta di Lullaby of the Dawn.
Lullaby of the Dawn è un’opera scritta e disegnata da Ichika Yuno. In Giappone, la pubblicazione è in corso dal 2020, mentre in Italia il primo volume è stato pubblicato il giorno 8 febbraio.
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E adesso iniziamo la nostra recensione!
La trama di Lullaby of the Dawn
Su un’isola sperduta esiste una leggenda: ogni notte, dal mare, prendono vita dei mostri neri. Per poter salvare gli abitanti, esistono i famosi sacerdoti, ragazzi nati come normali che hanno il compito di combattere contro i mostri.
I due protagonisti della storia sono il normale ragazzo Alto e il sacerdote Elva.
Per poter mantenere l’aiuto dei sacerdoti, la popolazione fa a turno per mandare loro del cibo. Quando tocca alla famiglia di Alto, questo (su suggerimento errato della cugina) entra nella casa del sacerdote e qui ha il primo contatto con Elva. Anche se questi ha un corpo maledetto (caratterizzato dalle estremità del corpo divenute nere), Alto non si spaventa di lui e finisce con il divenirne servitore.
Otto anni dopo, i due hanno un ottimo rapporto maestro/figlio e le condizioni di salute di Elva sembrano essere migliorate tantissimo, tanto che le macchie nere si estendono solo alle estremità di un dito. Con il suo corpo, è anche migliorato il rapporto con gli abitanti del villaggio, che non lo temono più.
Tuttavia Alto ha un altro obiettivo: scoprire il vero significato della maledizione e romperla, per liberare Elva dal suo peso.
Impressioni su Lullaby of the Dawn
La storia si presenta come estremamente semplice con uno sviluppo lineare. Il ragazzino protagonista è un classico bambino estremamente vivace e curioso, che riesce a guardare ben oltre il semplice aspetto esteriore delle cose.
Elva, invece, è un personaggio estremamente magnetico: anche se ha l’espressione di uno costantemente apatico, in realtà nasconde dei sentimenti profondi e, fino all’incontro con Alto, sembra essere rassegnato al suo destino, che lo porterà inevitabilmente verso la morte, per proteggere persone che con lui non vogliono avere nulla a che fare.
Nonostante tutto, i due si ritrovano praticamente a vivere insieme.
Molto divertente è il contrasto tra il nuovo aspetto di Alto (divenuto un uomo dopo il salto temporale di 8 anni) e il suo comportamento, rimasto quasi praticamente quello di un bambino. Divertente è anche il rapporto con Elva, che sembra rimanere immutato anche con l’evidente differenza di statura.
Nel primo volume, si inizia a intravedere la trama principale della storia e vengono iniziate le prime indagini per svelare il mistero: per quale ragione nascono gli esseri neri dal mare? E per quale motivo i sacerdoti sono gli unici in grado di combatterli? E come fanno a nascere i sacerdoti?
Per quanto riguarda l’aspetto grafico, i vestiti sono molto ben disegnati. Gli scenari, invece, in genere passano in secondo piano e non sono ben dettagliati.
Il primo volume dà ottimi spunti per lo sviluppo di trama che si avrà in quelli successivi.