Fra il 13 e il 14 marzo è morto ad Asti Luigi Piccatto, noto in particolare come disegnatore storico di Dylan Dog. Aveva 68 anni.
Dopo aver abbandonato gli studi di medicina, fa il suo esordio nel mondo del fumetto su Corrier Boy, con la serie Chris Lean, quindi pubblica storie autoconclusive su riviste come Skorpio e Lanciostory (Eura Editoriale) e Il ribelle su Jean Adventures.
Nel 1986 entra in Sergio Bonelli Editore, per il quale entra nello staff di Dylan Dog – firmando molte delle prime storie – e disegnando per Magico vento, Demian, Zagor, Nathan Never e Darwin (ideato insieme a Paola Barbato, con cui ha realizzato Romanzi a fumetti Bonelli n. 7 – Darwin, da cui nasce la miniserie pubblicata nel 2019 con l’etichetta Audace: un gruppo di giovani sopravvissuti cerca di salvare la civiltà in una Parigi sconvolta da forze misteriose).
Tra il 1986 e il 1988 disegna Roy Rod e Abular per il Corriere dei piccoli. Nel 2006 riceve il premio dei lettori di Fumo di China come miglior disegnatore realistico. L’anno dopo la comunità collinare Tra Langa e Monferrato gli commissiona una storia a fumetti ambientata nel 1100, Martino di Loreto, sceneggiata dal medievalista Renato Bordone, edito da Scrittura Pura.
Il tratto di Piccatto è chiaro, tondeggiante, espressivo, dettagliato, caratterizzato dal particolare uso delle ombre e dei volumi. In particolare nelle storie di Dylan Dog, coniuga realismo e surrealismo, caricatura e splatter: quest’ultimo aspetto lo divertiva particolarmente, come ha ricordato l’autrice Barbara Baraldi.
Tra le esperienze di Piccatto, anche quella sportiva: quarterback e allenatore di football americano, fondatore dei Giaguari di Torino.
Ad Asti, sua città di residenza, il suo studio è stato scuola per diversi talenti divenuti nomi importanti del fumetto: Andrea Broccardo (Brendon per Bonelli, quindi diverse testate Marvel come Spider-Man, X-Men, Doctor Strange and Punisher, Captain Marvel, Star Wars), Cristiano Spadavecchia (per Bonelli: Magico Vento, Brendon, Morgan Lost), Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta (Diabolik).
Luigi Piccatto, disegnatore storico di Dylan Dog
Per l’indagatore dell’incubo ha firmato diversi numeri storici, come l’8, il 14, il 18, il 24, il 31, il 37, il 41 e il 50 della serie regolare: Il ritorno del mostro, Fra la vita e la morte, Cagliostro!, I conigli rosa uccidono, Grand Guignol, Il sogno della tigre, Golconda!, Ai confini del tempo. Suoi anche i mitici “Grouchini” (Dylan Dog Presenta Groucho) che accompagnavano i primi speciali dell’Old Boy.
Successivamente Luigi Piccatto ha disegnato per la serie regolare i numeri 63, Maelstrom!, 68, Lo spettro nel buio, 77, Incubus, 90, Titanic, 107, Il paese delle ombre colorate, 114, La prigione di carta, 117, La quinta stagione, 128, Il richiamo della foresta, 140, Verso un mondo lontano, 154, Il battito del tempo, 175, Il seme della follia, 191, Sciarada, 203, La famiglia Milford, 210, Il Pifferaio Magico, 215, Il pozzo degli inganni, 223, Le due vite di Dream, 228, Oltre quella porta, 257, Il custode, 264, Liam il bugiardo, 270, Il re delle mosche, 294, Piovono rane, 301, L’imbalsamatore, 321, Giovani vampiri, 352, La calligrafia del dolore, 389, La sopravvissuta.
Per quanto riguarda le storie fuori serie, Piccatto ha firmato per Dylan Dog i numeri il Dylan Dog Gigante n. 9, Belve di città, i Maxi Dylan Dog nn. 22, 31 , 34, 38, L’armonia del silenzio, Rosso come il sole, caldo come il piombo, Finché vita non vi separi, La casa che piange, i Dylan Dog Oldboy nn. 4, 11 e 15, Il Natale infinito, Il mostro dentro e Il demone sciacallo, il Color Fest n. 38, Groucho Terzo.