Continua il nostro viaggio alla scoperta degli animali narrati nella collana Love pubblicata da Saldapress e disponibile in libreria e fumetteria, oppure nello shop online della casa editrice. Nella nostra ultima recensione avevamo parlato del viaggio di un cane attraverso un territorio sconosciuto, tra insidie e pericoli a lui sconosciuti, nella speranza di poter tornare alla pace ed alla tranquillità della sua vita di tutti i giorni.
Il volume che andremo ad analizzare oggi si intitola invece, Love – Il Leone, e come suggerisce il titolo, racconta una storia che ha come protagonista il re degli animali. Un leone che, come abbiamo avuto modo di leggere anche nel volume precedente, viene raccontato attraverso i piccoli gesti e le abitudini di questi mammiferi.
Cosa aspettarsi dunque dalla lettura di questo nuovo volume di Love – Il Leone?
Il viaggio silenzioso di Love
La storia sceneggiata da Federic Brremaud e disegnata e colorata da Federico Bertolucci immerge nuovamente il lettore in una natura sconfinata. La modalità scelta per la narrazione è la stessa adottata per la storia del cane: pagine completamente prive di dialoghi o suoni, ma capaci di far risuonare i rumori della natura.
Love – Il Leone racconta la storia del viaggio di un leone attraverso diversi scenari tipici dell’immaginario collettivo di questo possente animale, facendo addentrare il lettore in una serie di abitudini comportamentali non scritte di questo mammifero. La caccia silenziosa alla preda, la difesa del territorio o dei cuccioli, il valore affettivo della famiglia e la dura legge del più forte.
Emozioni che vorticano tra le pagine del volume, regalando una visione quasi umana di questo animale. Le suggestive immagini di Bertolucci sapranno far emozionare nei momenti più difficili, cosi come sapranno trasmettere la difficoltà e la paura di affrontare una sfida impegnativa, sia per il proprio orgoglio che per la difesa dei cuccioli.
Un mix di emozioni capace di far sentire il ruggito del leone anche dalle immagini mute che compongono il volume e che sapranno spiegare molto di un animale tanto ammirato quanto temuto.
Dipinti che sembrano quadri sui leoni
Le immagini di Bertolucci sanno essere suggestive e piene di emozioni ma per comprendere al meglio alcuni passaggi di questo racconto, bisogna soffermarsi un attimo anche sulla prefazione ad inizio volume a cura della biologa e scrittrice Alessandra Soresina. Uno sguardo pieno di amore per la figura del leone e pieno di apprensione per il futuro di questo animale, dovuto al continuo avanzamento tecnologico ed all’espansione dell’uomo.
Seppur senza nessuna linea di dialogo e nessuna onomatopea, il racconto del viaggio sceneggiato da Brremaud potrebbe risultare confusionario se letto troppo frettolosamente o con disattenzione. Le immagini sono molto realistiche e talvolta assomigliano a delle fotografie fatte con un infinito amore per gli animali, inglobando moltissimi dettagli indispensabili per la buona riuscita del racconto.
Un piccolo cenno di un animale, lo sguardo perso nel vuoto o gli occhi in allarme per qualche rumore sentito in lontananza, ogni singolo dettaglio è stato studiato ed inserito nelle tavole per accompagnare il lettore alla scoperta dei leoni e del loro comportamento e basta veramente poco per perdersi qualche sfumatura indispensabile per godere appieno di alcune scene.
La presenza dell’uomo, anche in questo caso, è solo marginale e viene inserita quasi forzatamente nel volume, sottolineando quanto anche un azione involontaria o non calcolata possa modificare l’ecosistema animale, creando scompiglio o semplicemente cambiandone il viaggio per pura curiosità.
Love – Il Leone si conferma quindi una lettura particolare, che richiede di fermarsi ad ammirare gli innumerevoli dettagli celati tra i suoi disegni e capace di raccontare una storia piena di emozioni anche senza dialoghi o suoni di alcun tipo.