Con l’adattamento donghua in corso e una base di fan sempre più appassionata, Lord of Mysteries si sta affermando come una delle opere fantasy più complesse e affascinanti degli ultimi anni. Ma per chi si avvicina per la prima volta a questo universo ricco di simbolismi e riferimenti occulti, concetti come Beyonder, Pathway o Sequence possono sembrare inizialmente criptici.

In realtà, il sistema magico ideato da Cuttlefish That Loves Diving (Yuan Ye) è tanto affascinante quanto profondamente radicato in reali dottrine esoteriche, come la Kabbalah, il Tarot e l’Alchimia. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su come funzionano i poteri dei Beyonder e cosa significano davvero i Pathway.
Lord of Mysteries, chi sono i Beyonder?
Nel mondo di Lord of Mysteries, i Beyonder sono esseri umani che hanno ottenuto poteri soprannaturali attraverso pozioni mistiche, riti oscuri o interventi divini. Ma ottenere questi poteri non è privo di rischi: le pozioni che garantiscono l’accesso alle Sequence possono portare a effetti collaterali psicotici, fino alla perdita dell’identità e alla trasformazione in mostri.
Diventare un Beyonder è quindi un atto carico di tensione e mistero, un rituale al limite tra l’illuminazione e la follia.
Lord of Mysteries, cosa sono i Pathway?
Il concetto di Pathway (Cammino) rappresenta una delle colonne portanti dell’universo narrativo. Esistono 22 Pathway, ciascuno dei quali rappresenta un percorso di potere e trasformazione. Ogni Pathway è suddiviso in Sequence, numerate in ordine decrescente da Sequence 9 (il grado più basso) a Sequence 0 (l’equivalente di una divinità).
Ad esempio:
- Sequence 9: poteri iniziali e capacità latenti.
- Sequence 4-5: livello avanzato, raggiungibile solo con rituali.
- Sequence 1-0: potere divino, simile agli Antichi o ai Grandi Antichi.
Ogni Pathway ha un tema centrale: c’è quello del Ladro, del Veggente, del Sole, del Folle, dell’Araldo della Morte, e molti altri. I poteri si sviluppano secondo quel tema, creando identità magiche coerenti ma diversificate.
Le pozioni e il rischio della “devozione”
La pietra angolare per diventare Beyonder è la pozione alchemica contenente le “Beyonder Characteristics”, sostanze lasciate da esseri superiori che conservano ancora la loro volontà. Una volta ingerita, la pozione altera l’essenza dell’individuo, che deve “digestire” il potere, integrarlo nella propria mente e identità.
Fallire significa perdere sé stessi e diventare abomini noti come “creature corrotte”.
Alcuni riescono ad avanzare nel proprio Pathway invocando divinità o creature superiori in rituali, diventando “Boon Recipients”, ovvero riceventi di benedizioni o maledizioni divine.
Il simbolismo dietro al sistema
Il sistema dei Pathway richiama in modo evidente:
- L’Albero della Vita Kabbalistico, con le sue 22 vie e 10 Sefirot, che rappresentano l’ascesa spirituale e l’acquisizione del potere divino.
- I Tarocchi, in particolare i 22 Arcani Maggiori, collegati ai concetti di trasformazione, crescita e destino.
- La Massoneria, con i suoi gradi iniziatici (33 in totale), spesso associata a riti esoterici e conoscenze segrete.
In Lord of Mysteries, le Sefirah non sono solo simboliche: vengono descritte come fonti di potere puro lasciate sulla terra dall’Original Creator. Alcuni Sefirah corrispondono a fasi del Pathway, altri rappresentano verità cosmiche dimenticate.
L’anima dell’opera: un horror occulto mascherato da fantasy
Sebbene molti lo definiscano un isekai, Lord of Mysteries va ben oltre: fonde elementi steampunk vittoriani, horror lovecraftiano, filosofia esoterica e thriller psicologico. Il protagonista, Klein Moretti, è un detective dell’occulto che si ritrova intrappolato in un mondo dove ogni scelta può avere ripercussioni divine.
Il suo Tarot Club è un altro omaggio al simbolismo: un’organizzazione segreta costruita attorno alle carte, al destino e al potere condiviso.
Conclusione
Il fascino di Lord of Mysteries non risiede solo nella trama o nei colpi di scena, ma nella complessità strutturata del suo mondo, nella coerenza mistica del suo sistema magico e nella sottile linea tra verità storiche e finzione narrativa.
Un’opera che chiede attenzione, premia l’analisi, e offre un’esperienza rara nel panorama del fantasy contemporaneo.